Addio a Chiara Conigliaro, aveva 37 anni: notaio simbolo per le donne di Palermo
Notaio di successo sebbene la giovane età e mamma di una bimba di 1 anno e mezzo, era un punto di riferimento per tante professioniste della città
Chiara Conigliaro (foto Facebook)
Palermo dice addio a Chiara Conigliaro, 37 anni e già un notaio non solo di successo, ma soprattutto un "simbolo", un punto di riferimento per le donne di Palermo.
Chiara si è spenta nelle scorse ore dopo una malattia contro cui ha combatutto con forza fino all'ultimo. «Chiara non si è mai arresa - la ricorda il marito Dario Carbonaro - Abbiamo affrontato insieme un percorso difficile, provando di tutto per combattere questa malattia, ma la sua forza rimarrà per sempre un esempio per me e per nostra figlia».
Mamma di una bimba di 1 anno e mezzo e professionista molto nota nel settore notarile e non solo. Grazie alla sua professionalità ed empatia, era diventata un punto di riferimento per tante donne che a lei si rivolgevano per avviare un'attività commerciale o una start-up.
«Sognava un futuro migliore e più rispettoso per tutte le donne» La ricorda così Dhebora Mirabelli, presidente Confapi Sicilia. «Una donna straordinaria - continua -, un notaio piena di umanità, una rappresente preziosa e appassionata del Gruppo Donne Confapi Sicilia. Una madre e moglie felice.
Ha aiutato molte giovani donne pronte ad aprire una start up con consulenza e consigli - ricorda ancora Mirabelli -, pronta a pensare al futuro della tua bimba ...un futuro che volevi contribuire a costruire più rispettoso per tutte le donne».
Con entusiasmo partecipava a iniziative per la parità e il rispetto dei diritti, come quando l'anno scorso aveva posato per il Calendario Cinema della parità 2024 di Confapid Sicilia. Una scelta fatta in nome della figlia: «perché voleva lasciarle un mondo migliore e aiutare le donne professioniste. Poi la malattia e quel calendario per noi oggi è diventato ricordo indelebile», conclude il presidente Mirabelli.
Un dolce ed emozionante ricordo anche da Laura Anello e da tutta la rete de Le Vie dei Tesori, che la ricordano per la sua generosità e per il contributo dato all'associazione.
«Dovevo andare a stipulare un atto da un notaio per Le Vie dei Tesori, bussai alla porta dello studio e mi trovai davanti il sorriso incantevole di Chiara - racconta Laura Anello -. Ci lavorò per tutta la mattina con acutezza e competenza rare, e alla fine mi disse che non voleva essere pagata perché era il suo contributo a un progetto che amava: “Mi sento parte della squadra”».
«Mi commosse - continua -, letteralmente, come penso si commuovano i soldati in trincea quando trovano un alleato inatteso. A nulla valse insistere per pagare. Parlammo, a lungo. Di quanto aveva combattuto per diventare notaio, lei che veniva da una famiglia umile e aveva avuto la fortuna di entrare nello studio di un anziano professionista che non aveva figli e che le aveva lasciato il testimone. Della casa che si apprestava a comprare. Di quanti amici da ogni parte d’Italia facesse venire a Palermo per il Festival Le Vie dei Tesori, “che mi rende orgogliosa della mia città”. E poi della sua bambina appena nata, al cui pensiero le si inumidivano gli occhi di felicità».
«Chiara bella, Chiara combattente - conclude Anello - ti immagino nel paradiso delle persone speciali. Grazie di essere stata al nostro fianco. A nome di tutto il popolo di Vie dei Tesori, non ti dimenticheremo mai».
Chiara si è spenta nelle scorse ore dopo una malattia contro cui ha combatutto con forza fino all'ultimo. «Chiara non si è mai arresa - la ricorda il marito Dario Carbonaro - Abbiamo affrontato insieme un percorso difficile, provando di tutto per combattere questa malattia, ma la sua forza rimarrà per sempre un esempio per me e per nostra figlia».
Mamma di una bimba di 1 anno e mezzo e professionista molto nota nel settore notarile e non solo. Grazie alla sua professionalità ed empatia, era diventata un punto di riferimento per tante donne che a lei si rivolgevano per avviare un'attività commerciale o una start-up.
«Sognava un futuro migliore e più rispettoso per tutte le donne» La ricorda così Dhebora Mirabelli, presidente Confapi Sicilia. «Una donna straordinaria - continua -, un notaio piena di umanità, una rappresente preziosa e appassionata del Gruppo Donne Confapi Sicilia. Una madre e moglie felice.
Ha aiutato molte giovani donne pronte ad aprire una start up con consulenza e consigli - ricorda ancora Mirabelli -, pronta a pensare al futuro della tua bimba ...un futuro che volevi contribuire a costruire più rispettoso per tutte le donne».
Con entusiasmo partecipava a iniziative per la parità e il rispetto dei diritti, come quando l'anno scorso aveva posato per il Calendario Cinema della parità 2024 di Confapid Sicilia. Una scelta fatta in nome della figlia: «perché voleva lasciarle un mondo migliore e aiutare le donne professioniste. Poi la malattia e quel calendario per noi oggi è diventato ricordo indelebile», conclude il presidente Mirabelli.
Un dolce ed emozionante ricordo anche da Laura Anello e da tutta la rete de Le Vie dei Tesori, che la ricordano per la sua generosità e per il contributo dato all'associazione.
«Dovevo andare a stipulare un atto da un notaio per Le Vie dei Tesori, bussai alla porta dello studio e mi trovai davanti il sorriso incantevole di Chiara - racconta Laura Anello -. Ci lavorò per tutta la mattina con acutezza e competenza rare, e alla fine mi disse che non voleva essere pagata perché era il suo contributo a un progetto che amava: “Mi sento parte della squadra”».
«Mi commosse - continua -, letteralmente, come penso si commuovano i soldati in trincea quando trovano un alleato inatteso. A nulla valse insistere per pagare. Parlammo, a lungo. Di quanto aveva combattuto per diventare notaio, lei che veniva da una famiglia umile e aveva avuto la fortuna di entrare nello studio di un anziano professionista che non aveva figli e che le aveva lasciato il testimone. Della casa che si apprestava a comprare. Di quanti amici da ogni parte d’Italia facesse venire a Palermo per il Festival Le Vie dei Tesori, “che mi rende orgogliosa della mia città”. E poi della sua bambina appena nata, al cui pensiero le si inumidivano gli occhi di felicità».
«Chiara bella, Chiara combattente - conclude Anello - ti immagino nel paradiso delle persone speciali. Grazie di essere stata al nostro fianco. A nome di tutto il popolo di Vie dei Tesori, non ti dimenticheremo mai».
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