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Bruciate e abusive, a Palermo sono ancora lì: quando abbattono le baracche alla stazione

Stanno lì da oltre 60 anni. Prima ci compravi di tutto, ora sono diventate un problema serio per decoro e sicurezza. Da tempo si aspetta la demolizione: cosa dice il Comune

  • 27 ottobre 2025

Le baracche di piazza Giulio Cesare a Palermo

Per anni sono state luogo di vendita di borse, valigie, vestiti e oggetti da regalo. Poi, a novembre dello scorso anno, il sequestro da parte della polizia municipale, a seguito di un'ordinanza del sindaco, Roberto Lagalla, poiché ritenute abusive e ricadenti sul percorso in cui dovrà essere realizzato un tratto della linea C del tram. In seguito, la notizia della demolizione e, infine, l’incendio del mese scorso.

Stiamo parlando delle baracche in piazza Giulio Cesare, proprio davanti alla stazione centrale di Palermo. Ebbene, dopo mesi di proteste, i residenti sono ancora alla ricerca di risposte e, soprattutto, chiedono che venga riportato il giusto decoro nella zona, ormai invasa dai rifiuti.

Nel corso del tempo, l’area è diventata anche rifugio di fortuna di clochard, luogo di prostituzione e di chi fa uso di sostanze stupefacenti.

Balarm ha chiesto quale sia il futuro della zona all’assessore comunale alle Attività Produttive, Giuliano Forzinetti, il quale ha dichiarato: «Sono state stanziate delle somme per lo sgombero e la bonifica dell’area. La Protezione Civile ha già fatto un sopralluogo e, nel giro di poche settimane, verranno affidati i lavori per la demolizione delle baracche e lo sgombero dell’area per ridarvi decoro».

Ma ricostruiamo i fatti. «Già a giugno 2025, insieme ai residenti, abbiamo denunciato quale fosse la situazione delle baracche – spiega Antonio Nicolao, vicepresidente della prima circoscrizione di Palermo -. L’area era utilizzata dai clochard come rifugi di fortuna, è diventata luogo prostituzione e frequentata da assuntori di sostanze stupefacenti. Abbiamo chiesto agli assessori comunali competenti di fare un’impegnativa, attraverso il Coime, affinché mandassero qualcuno a ridare decoro alla zona e a mettere delle paratie per impedirne i bivacchi. Tuttavia, ad oggi, non è accaduto nulla».

Circa un mese fa, l'incendio che ha interessato le baracche e il marciapiedi divenuto inagibile: «Anche in quella circostanza – prosegue Nicolao – abbiamo chiesto un intervento, ma nulla. Non riusciamo a far comprendere che ci troviamo in un luogo che è il biglietto da visita e d’ingresso alla città, ormai, da mesi, ridotto al degrado».

Tre settimana fa, la prima circoscrizione, attraverso il vicepresidente, ha chiesto la chiusura delle rimanenti baracche, quelle non interessate dalle fiamme: «Vorremmo evitare – conclude il vicepresidente Nicolao – il verificarsi di una tragedia: se, malauguratamente, un clochard dovesse trovarsi lì e si verificasse un altro incendio? Ecco perché chiediamo l’immediato intervento del Coime».

«Spiace constatare che dal giorno dell'incendio, il 12 settembre, non vi sono stati più progressi da quello che sembrava una temporanea messa in sicurezza della zona da parte della protezione civile dopo il rogo - dichiara Giovanni Bronte, presidente della Prima Circoscrizione -. Il marciapiede antistante le strutture in disuso è ormai impraticabile data la grande quantità di fogliame e rifiuti presenti, rendendolo ancora più pericoloso.

La zona è adibita a fermata dei pullman dei pendolari e turisti che arrivano in città, e chiaramente non è un buon biglietto da visita. Ho inviato richiesta di maggiore pulizia della zona e di chiarimenti sugli sviluppi che vi saranno per questa area. Le baracche, le cui saracinesche sono state aperte e accessibili a chiunque, inoltre, vengono tutt'oggi utilizzate da clochard come giacigli e per il consumo di sostanze stupefacenti. A questo si aggiunge già la perdurante mancanza di manutenzione, di pulizia e di sorveglianza del parcheggio a servizio anche degli Uffici di Stato Civile più volte denunciato da tutto il Consiglio della prima circoscrizione. La messa in sicurezza dell'area e l'eliminazione di ulteriori disagi, non alimenterebbe comportamenti pericolosi per la cittadinanza».

«La questione delle baracche di piazza Giulio Cesare fa parte di uno dei tanti problemi annosi ereditati - replica a Balarm l'assessore Forzinetti - e sui quali ci siamo confrontati a partire dal nostro insediamento. La conformazione delle baracche non era adeguata allo stato dei luoghi e dei fatti. Nel tempo, inoltre, si sono trasformate in manufatti abusivi non autorizzati. Siamo intervenuti. Sono state stanziate delle somme per lo sgombero e la bonifica. La Protezione Civile ha fatto un sopralluogo e, nel giro di poche settimane, verranno affidati i lavori per la demolizione delle baracche e lo sgombero dell’area per ridarvi decoro».
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