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Caltanissetta e i due volti della famosa "strata a foglia": dove tradizione e movida si mescolano

Potrebbe sembrare uno dei suok che si sviluppano nelle vie strette delle Medine tipiche del Marocco. È un luogo particolare, l'arteria principale della città e non parliamo di traffico ma di tradizioni

  • 5 ottobre 2021

Potrebbe sembrare uno dei suok che si sviluppano nelle vie strette delle Medine tipiche del Marocco,uno dei mercati luoghi privilegiati del piccolo commercio e dell’artigianato, dove si socializza come un tempo. "La strata a foglia" è un luogo particolare ma è l'arteria principale e non parlo di traffico ma di tradizioni, del cuore storico di Caltanissetta.

È il mercato "giusto" dove da generazioni, si va se vuoi i gusti e i profumi della Sicilia. Dove le nonne, quelle del sud hard rock, decidono come stordire i commensali con i gusti del Mediterraneo perché sì, anche la caponata o la "sarsa" della domenica devono avere un effetto ipnotico tale da fare cadere in tentazione il più determinato nipote a dieta.

E per fare un buon sughetto devi scegliere bene con cura la materia prima. Si parte da casa con le idee chiare lista della spesa e pitstop in piazza Grazia. Parcheggio, parcometro e giù lungo la scalinata. La piazzetta è accogliente tra tavoli e ombrelloni. Un caffè da Giovanni è rito propiziatorio dando sempre uno sguardo al giornale e poi iniziamo ad attraversare via Consultore Benintendi.
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Mi piace osservare le finestre dei palazzi che costeggiano la strada, bucato steso e qualche signora che chiacchiera con la vicina. Da quel mercato, vite, generazioni, tradizione, hanno attraversato il tempo regalando sapori, profumi, spezie. Tra suggestioni e colori che declinano le sfumature dell'ambra vista l'ora il sole si diverte ad esaltare la bellezza dei vicoli delle stradine. Si ha la sensazione di trovarsi in un vecchio film, dentro un'esplosione di colori.

Sui banchi frutta e verdura, ma anche abiti tra le attività commerciali di tutti i tipi c'è un calzolaio storico e di rara bravura. Poco più avanti un signore piuttosto in carne con un sorriso particolare e la fronte con le rughe segnate dal tempo tra il freddo e il sole ci invita ad acquistare un po' di sparacello.

Le sue mani sono quelle di chi lavora. I profumi della strada a foglia attraversano il Mediterraneo e si spingono oltre fino ad arrivare in oriente. Ci sono le spezie che rapiscono i sensi ma anche il profumo delle olive,come da rito ne compro una manciata di quelle verdi polpose da mangiare mentre continuo la mia passeggiata.

Ha un ché di suggestivo. E poco importa quale sia la stagione, si passa dai profumi della frutta o degli ortaggi e a quello del basilico che sfacciatamente amo. Potrebbe rapirvi anche il profumo del pomodoro raccolto qualche ora prima, in questa stessa strada potete trovare dell'ottimo pesce fresco e la maestria di chi lo vende sta nella voce che invita la gente ad acquistarlo o nelle mani che lo tagliano, puliscono e sfilettano, con destrezza e attenzione, consigliando anche qualche piccola ricetta per valorizzarlo a dovere.

Continuando a camminare i volti si trasformano in quelli dei migranti di seconda generazione tratti berberi si alternano a quelli del Pakistan o del cuore dell'Africa. C'è chi vende piccoli oggetti, chi foulard, chi qualche tappeto e proseguendo c'è anche una parrucchiera africana con mani veloci che fanno treccine ed acconciature meravigliose.

Parliamo di un mercato secolare della città, che nasce nel 1500 nel quartiere di San Rocco per riunire i fogliamari nella vendita delle verdure dei campi, su cui era applicata una tassa chiamata "fogghia" da cui prende nome il mercato. E se la stessa passeggiata la facessimo ad orario aperitivo? Il volto sarebbe quello della strada della movida. Si trasforma tutto e la via si riempie di musica, dei tavoli dei locali della rete di imprenditori che hanno deciso di mettersi in gioco.

A metà della via in uno slargo un gruppo fa musica live. Risalendo si è pervasi dal profumo e dal sapore delle panelle o di un buon cuoppo e poi si passa a quello dei falafel o del kebab ma non solo street food anche ottimi drink o meravigliosi vini da degustare e perché no c'è anche chi propone dei risotti o della pizza.

Proprio durante le serate estive i ragazzi e le ragazze si riversano in questa stretta strada tra i caseggiati che sanno di antico con le facciate che hanno i segni del tempo strade e poi basta alzare lo sguardo e perdersi tra i coloratissimi ombrelli rossi che restano sospesi come i sogni di chi scopre i tesori di Sicilia. Esperienza da provare.
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