Chiediamo la grazia a San Filippo? Vicino Enna c'è una statua del Santo che "suda"
I fedeli sono pronti a chiedere la grazia e c'è pure un video della statua che trasuda un liquido trasparente: siamo ad Agira, vicino Enna, e la gente inneggia al miracolo
La statua di San Filippo
Il santo è Filippo d’Agira e stando a quanto dicono i fedeli (e anche guardando il video diffuso nel weekend) avrebbe cominciato a "sudare".
Che significa? Che di fatto è innegabile che la statua perda liquido, anzi trasudi: il busto in legno perde un liquido trasparente dal volto.
Secondo alcuni non è la prima volta. la Curia però invita, intanto, a mantenere la calma e ancora non diffonde dichiarazioni ufficiali nonostante la chiesa di Agira (in piazza Abbazia, 1) resti aperta fino a tardissimo.
Il vescovo di Nicosia, don Salvatore Muratore, chiede riserbo fino a che il "sudore" sia effettivamente riconosciuto come espressione di un messaggio divino.
Operazione che necessita di diverso tempo, (parliamo di mesi) tra accertamenti tecnici e teologici.
San Filippo, storicamente di origini siriane, è uno dei diversi santi «neri» adorati sull’isola, come San Calogero ad Agrigento o San Benedetto a Palermo.
Viene celebrato con processioni e feste il 12 maggio ed è venerato come santo patrono anche ad Aci San Filippo (frazione di Aci Catena, CT), a Calatabiano (CT), a Chiaramonte Gulfi (RG), a Limina (ME), a Rodì Milici (ME) e a Santo Stefano Medio (frazione di Messina, ME).
Le cronache raccontano che fu inviato in Sicilia nel V secolo dopo Cristo per sconfiggere le forze del male e il paganesimo diffuso.
Che significa? Che di fatto è innegabile che la statua perda liquido, anzi trasudi: il busto in legno perde un liquido trasparente dal volto.
Secondo alcuni non è la prima volta. la Curia però invita, intanto, a mantenere la calma e ancora non diffonde dichiarazioni ufficiali nonostante la chiesa di Agira (in piazza Abbazia, 1) resti aperta fino a tardissimo.
Il vescovo di Nicosia, don Salvatore Muratore, chiede riserbo fino a che il "sudore" sia effettivamente riconosciuto come espressione di un messaggio divino.
Operazione che necessita di diverso tempo, (parliamo di mesi) tra accertamenti tecnici e teologici.
San Filippo, storicamente di origini siriane, è uno dei diversi santi «neri» adorati sull’isola, come San Calogero ad Agrigento o San Benedetto a Palermo.
Viene celebrato con processioni e feste il 12 maggio ed è venerato come santo patrono anche ad Aci San Filippo (frazione di Aci Catena, CT), a Calatabiano (CT), a Chiaramonte Gulfi (RG), a Limina (ME), a Rodì Milici (ME) e a Santo Stefano Medio (frazione di Messina, ME).
Le cronache raccontano che fu inviato in Sicilia nel V secolo dopo Cristo per sconfiggere le forze del male e il paganesimo diffuso.
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