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Ci arrivi dopo un lungo sentiero tra gli alberi: rinasce il (mistico) santuario in Sicilia

È a pochi passi da un borgo degli Iblei, un comune immerso nel verde e circondato da boschi e da pinete. Dimora per eremiti, negli anni è stato restaurato e riaperto

Federica Puglisi
Giornalista
  • 15 giugno 2023

Santuario della Madonna delle Grazie a Buccheri

Un tempo era dimora di monaci ed eremiti. Oggi è meta di spiritualità e silenziosa meditazione. Immerso in un bosco tra castagni, vigne e noccioli, si trova un piccolo Santuario.

Siamo a pochi passi da Buccheri, borgo degli Iblei in provincia di Siracusa, comune immerso nel verde e circondato da boschi e da pinete.

Il Santuario della Madonna delle Grazie è un luogo particolarmente suggestivo e da scoprire non solo per chi vuole vedere un contesto paesaggistico veramente notevole, ma anche per chi ama la spiritualità e la storia di questi luoghi spesso poco conosciuti ma ricchi di fascino e mistero.

L’edificio religioso si trova nella pineta di Santa Maria, subito dopo il cimitero di Buccheri.

Si racconta che la chiesa ha origini molto antiche: sembra che sia stata una donna a volere la costruzione della chiesa. Infatti c’è un documento, datato 1537, con cui donna Francesca de Cappello fece un lascito in favore della "maramma (costruzione) de Santa Maria La Gratia".
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La chiesa venne poi abitata nel Seicento dai frati Carmelitani e subito dopo dai Cappuccini. E si deve proprio a questi frati la costruzione del cenobio annesso all’edificio, poi dimora degli eremiti. E non c’è da stupirsi se questo luogo divenne meta privilegiata per la vita monastica: il suggestivo paesaggio e il silenzio, lontano dal caos della vita cittadina ne favoriscono la meditazione ancora oggi.

Come molti edifici sacri, anche il Santuario della Madonna delle Grazie subì molti danni a causa del terremoto del 1693 che devastò il Val di Noto e molti comuni della zona.

Danni numerosi a chiese e monumenti che in seguito vennero ricostruiti.

Anche il Santuario di Buccheri fu allora interessato da un intervento di ricostruzione: venne rifatta la facciata, il campanile e vennero restaurate le mura e il tetto. I lavori vennero completati nel 1774 con il pavimento di “balatelle” e gli stucchi della volta, fatti da Nicolao Cultrera di Avola. Sull’arco si trova anche lo stemma di Buccheri.

Da questo momento la chiesa era completa. Mancava solo un piccolo ma significativo segno della presenza della Madonna. Allora si decise di trasferire l’altare della Madonna Assunta, che si trovava nella Chiesa di Santa Maria di Fontana Murata, un piccolo rudere immerso nel bosco meta di pellegrinaggi e preghiere.

Infatti molti fedeli raggiungevano quella piccola chiesa in caso di epidemie per utilizzare l’acqua di una fonte vicina.

E proprio la presenza di questa statua nel Santuario della Madonna delle Grazie farà si che il culto per la Madonna fosse tramandato fino ad oggi. Infine nel 1774 il mastro Francesco Barbera di Catania costruì il "sacellum" di stucco, sopra l’altare marmoreo opera dei fratelli Marino di Catania.

Oggi, dunque, si può ammirare la chiesa, che al suo esterno presenta un lungo percorso circondato da alberi.

L’ingresso ha un portale scolpito in pietra e una cornice dentellata. Due ordini compongono la facciata. Il suo interno è ad una sola navata, molto semplice su cui spicca la statua della Madonna nel suo elegante baldacchino in legno dorato.

Oggi il santuario che fa parte della parrocchia di Sant’Ambrogio di Buccheri è aperto.

Molti infatti si recano nella piccola chiesa per venerare la Madonna e sostare in preghiera. Negli ultimi anni, infatti, il santuario è stato ristrutturato e riaperto al pubblico.

Nel mese di maggio, dedicato alla Madonna, vengono celebrate alcune funzioni. Ma quella più importante è quella che si celebra la prima domenica di settembre.

In preparazione della festa, c’è la caratteristica e antica novena, che si svolge all’alba. I fedeli raggiungono la chiesa dopo essere stati svegliati dal suono di un tamburo e dal coro in dialetto che invita la gente a recarsi nella chiesa, per pregare la Madonna “Bammina”.
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