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Code infernali sulla Palermo-Catania, piano per l'estate: più vicina la fine dei lavori

Dopo le file chilometriche registrate il 2 giugno la promessa di Renato Schifani: "Mai più disagi come quelli". Interventi notturni, alcuni cantieri sospesi a luglio

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 5 giugno 2025

Stop alle code infernali sull'autostrada A19 Palermo-Catania. Dopo i disagi causati dai cantieri — culminati con incolonnamenti chilometrici lo scorso 2 giugno e una dura presa di posizione congiunta da parte dei sindaci di Casteldaccia, Altavilla e Bagheria — Regione e Anas sono corse ai ripari.

Tripli turni, lavori sospesi nei giorni più caldi. Sono alcune delle soluzioni annunciate nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d'Orléans, nella quale sono intervenuti il presidente Renato Schifani e l’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme.

«Ci tengo a rassicurare i siciliani dicendo che quanto è avvenuto la sera del 2 giugno sulla Palermo-Catania non si ripeterà», ha esordito Schifani. Il presidente ha sottolineato l’importanza degli investimenti messi in campo e del lavoro svolto da Anas per il potenziamento delle infrastrutture dell’Isola.

«È evidente che l’intervento sulla Palermo-Catania è strutturale, perché fino ad ora l’autostrada non era mai stata oggetto di manutenzione. Dunque i lavori fanno parte di un grande progetto di Anas di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutta la A19».

Disagi a fin di bene? «Queste interruzioni fanno parte di un sacrificio che la Sicilia deve compiere in virtù di un miglioramento, dal valore di parecchie centinaia di milioni, delle sue infrastrutture stradali», ha aggiunto Schifani.

Anche Claudio Andrea Gemme ha sottolineato l'importanza dei lavori, snocciolando anche i numeri di quanto fatto finora: «Ad oggi Anas gestisce in Sicilia 3.908 km di strade, con tutta una serie di complessità che derivano dalle attuali condizioni di non totale messa in sicurezza in cui si trovano alcuni tratti delle infrastrutture».

In merito agli investimenti già realizzati, Gemme ha spiegato: «L’investimento che è stato fatto sulle infrastrutture siciliane ammonta a 913,5 milioni di euro. Di questi, 511,8 milioni sono già stati impegnati per lavori infrastrutturali, con 88 milioni di euro corrispondenti a interventi già conclusi».

Cosa manca per completare l'opera? «Il piano complessivo di Anas prevede 64 interventi: 44 già avviati e 20 conclusi. Numeri che testimoniano l'avanzamento rispetto alla programmazione iniziale».

Per accelerare i tempi dei cantieri, è prevista l’introduzione di tripli turni nel cantiere numero uno, situato all’altezza di Bagheria. Ma non solo: il cantiere sarà sospeso dal 28 luglio al 10 settembre, per evitare code e rallentamenti durante la stagione estiva.

Entro il 20 giugno, inoltre nel cantiere numero tre (quello all’altezza di Casteldaccia), verrà ristretta l’area dei lavori e aperta una seconda corsia in direzione Palermo; mentre entro l’11 luglio verrà attivata anche la doppia corsia in direzione Catania.

Per i due cantieri, come hanno ribadito Schifani e Gemme, c'è la volontà di completare i lavori entro la fine dell’anno, con il termine fissato per il 15 dicembre 2025.

L'auspicio è accelerare l'attività di tutti i cantieri della A19 e completare gli interventi previsti nel piano Anas. «Il 90% dei lavori che Anas sta portando avanti sulla Palermo-Catania saranno conclusi entro il 2026», è l'impegno di Gemme.
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