ITINERARI E LUOGHI
Dai suoi sentieri in Sicilia vedi calette e baie: il monte (dal nome mitico) sull'isola di Circe
Posta a 36 miglia nord dalla costa – diciamo fronte Palermo – è un unicum isolato senza arcipelago, un luogo ideale per una vacanza tra mare e natura. Vi ci portiamo

Panoramica isola di Ustica
Quando si parla di isole l’unico scenario immaginario che salta subito in mente è quello “marittimo” con spiagge di sabbia e ciottoli, scogliere di pietra o falesie a picco sul mare.
Eppure non è sempre così, sono diverse le isole minori che circondano la Sicilia ad essere meta di trekking anche d’estate in habitat boschivi o naturalistici, un opportunità per fare esperienze che spesso iniziano con lo spettacolo dell’alba o si concludono con quello altrettanto suggestivo del tramonto.
È sulla sommità del Monte Anchise – una vetta di 2.000 mt – parte emersa di un vulcano sottomarino della bella età di circa un milione di anni fa, che troviamo la Perla nera del Mediterraneo: Ustica.
Posta a 36 miglia nord dalla costa – diciamo fronte Palermo – è un unicum isolato senza arcipelago, un luogo ideale per una vacanza tra mare e natura per il paesaggio, le caratteristiche storiche e quelle naturalistiche.
Un meta perfetta per appassionati per seguire sentieri immersi in habitat di macchia mediterranea, boschivi, affacciati su panorami mozzafiato con tracciati sulla costa che arrivano fino alle alture da dove si domina un orizzonte strepitoso.
Ricchissima di storia e cultura antichissime, ruralità ancestrale ed enogastronomia che si coniugano con una meravigliosa natura da esplorare sui tanti sentieri percorribili con facilità, Ustica non è soltanto riserva marina.
Qui si può immergere in acque di cristallo praticando snorkeling ed esplorando il mondo sottomarino tra pesci variopinti e vegetazione acquatica, o praticare il birdwatching osservando moltissimi uccelli rari e non, che scelgono questo luogo come dimora.
Istituita nel 1997 la Riserva Naturale Orientata comprende lo spazio di Monte Guardia dei Turchi, qui è possibile come in una inaspettata sorpresa, scoprire un isola poco conosciuta sotto l’aspetto del trekking e delle passeggiate, da fare al mattino presto o nel pomeriggio a causa del caldo afoso, anche se è sempre possibile fare un tuffo per rigenerarsi!
Immerso nel verde costantemente con vista sul mare meraviglioso, c’è "Il sentiero del bosco" - difficoltà medio/facile dislivello tra 100 e 200 mt - detto “del tramonto” che si percorre all’interno della riserva esposto a nord e dal quale si aprono scorci panoramici straordinari sulla costa settentrionale, un tragitto caratterizzato da un boschetto di conifere, lecci, querce e da ricca vegetazione tipica della macchia mediterranea.
Si parte dalla località di Case Vecchie in paese e si percorrere la strada che in passato fu utilizzata dai carbonari, arrivando al passaggio che conduce fino all’osservatorio radar.
Eccezionale la veduta che domina sulla Piana di Tramontana dalla quale si vedono i campi coltivati, o andare a vedere le antiche cave dette Grotte del Lapillo, come il sito archeologico della Culunnedda.
Il sentiero di tramontana parte da Passo della Madonna e arriva fino al belvedere dal quale si apre una vista straordinaria su alcuni luoghi noti dell’isola come lo Spalmatore, Cala Sidoti, e lo scoglio del medico, per finire all’ingresso della pineta; da questo punto si ritorna indietro e si può deviare su altri sentieri come quello del "serpente" o dei "quattro venti" oppure farlo al contrario, partendo dal boschetto e arrivare a passo della Madonna alla chiesetta da cui prende il nome.
Quello detto di Mezzogiorno - partenza dalla Torre Santa Maria in pese fino al faro di Punta Cavazzi - è percorso davvero suggestivo: panorami spettacolari sulle calette e sulle baie, un mare azzurro che incanta con il scintillio, i sentori delle essenze che emana la vegetazione delle macchia mediterranea, il volo degli uccelli sospesi dalla brezza e i suoni della natura che risuonano nel silenzio.
Perfetto per degli intermezzi in cui rinfrescarsi dentro qualche caletta accessibile dalla terra, è poco impegnativo e come sempre meglio farlo la mattina presto o nel tardo pomeriggio.
Per i più appassionati avventurosi – e resistenti alle temperature - è possibile anche fare il periplo dell’isola e godersi i due versanti di questo autentico paradiso per gli amanti del trekking, come per chi vuole scoprire un altro aspetto dell’isola che a detta di alcuni studiosi sarebbe la mitica "Eéa" dimora della potente maga Circe narrata da Omero nella vicenda tumultuosa di Ulisse nella sua Odissea.
Eppure non è sempre così, sono diverse le isole minori che circondano la Sicilia ad essere meta di trekking anche d’estate in habitat boschivi o naturalistici, un opportunità per fare esperienze che spesso iniziano con lo spettacolo dell’alba o si concludono con quello altrettanto suggestivo del tramonto.
È sulla sommità del Monte Anchise – una vetta di 2.000 mt – parte emersa di un vulcano sottomarino della bella età di circa un milione di anni fa, che troviamo la Perla nera del Mediterraneo: Ustica.
Posta a 36 miglia nord dalla costa – diciamo fronte Palermo – è un unicum isolato senza arcipelago, un luogo ideale per una vacanza tra mare e natura per il paesaggio, le caratteristiche storiche e quelle naturalistiche.
Un meta perfetta per appassionati per seguire sentieri immersi in habitat di macchia mediterranea, boschivi, affacciati su panorami mozzafiato con tracciati sulla costa che arrivano fino alle alture da dove si domina un orizzonte strepitoso.
Ricchissima di storia e cultura antichissime, ruralità ancestrale ed enogastronomia che si coniugano con una meravigliosa natura da esplorare sui tanti sentieri percorribili con facilità, Ustica non è soltanto riserva marina.
Qui si può immergere in acque di cristallo praticando snorkeling ed esplorando il mondo sottomarino tra pesci variopinti e vegetazione acquatica, o praticare il birdwatching osservando moltissimi uccelli rari e non, che scelgono questo luogo come dimora.
Istituita nel 1997 la Riserva Naturale Orientata comprende lo spazio di Monte Guardia dei Turchi, qui è possibile come in una inaspettata sorpresa, scoprire un isola poco conosciuta sotto l’aspetto del trekking e delle passeggiate, da fare al mattino presto o nel pomeriggio a causa del caldo afoso, anche se è sempre possibile fare un tuffo per rigenerarsi!
Immerso nel verde costantemente con vista sul mare meraviglioso, c’è "Il sentiero del bosco" - difficoltà medio/facile dislivello tra 100 e 200 mt - detto “del tramonto” che si percorre all’interno della riserva esposto a nord e dal quale si aprono scorci panoramici straordinari sulla costa settentrionale, un tragitto caratterizzato da un boschetto di conifere, lecci, querce e da ricca vegetazione tipica della macchia mediterranea.
Si parte dalla località di Case Vecchie in paese e si percorrere la strada che in passato fu utilizzata dai carbonari, arrivando al passaggio che conduce fino all’osservatorio radar.
Eccezionale la veduta che domina sulla Piana di Tramontana dalla quale si vedono i campi coltivati, o andare a vedere le antiche cave dette Grotte del Lapillo, come il sito archeologico della Culunnedda.
Il sentiero di tramontana parte da Passo della Madonna e arriva fino al belvedere dal quale si apre una vista straordinaria su alcuni luoghi noti dell’isola come lo Spalmatore, Cala Sidoti, e lo scoglio del medico, per finire all’ingresso della pineta; da questo punto si ritorna indietro e si può deviare su altri sentieri come quello del "serpente" o dei "quattro venti" oppure farlo al contrario, partendo dal boschetto e arrivare a passo della Madonna alla chiesetta da cui prende il nome.
Quello detto di Mezzogiorno - partenza dalla Torre Santa Maria in pese fino al faro di Punta Cavazzi - è percorso davvero suggestivo: panorami spettacolari sulle calette e sulle baie, un mare azzurro che incanta con il scintillio, i sentori delle essenze che emana la vegetazione delle macchia mediterranea, il volo degli uccelli sospesi dalla brezza e i suoni della natura che risuonano nel silenzio.
Perfetto per degli intermezzi in cui rinfrescarsi dentro qualche caletta accessibile dalla terra, è poco impegnativo e come sempre meglio farlo la mattina presto o nel tardo pomeriggio.
Per i più appassionati avventurosi – e resistenti alle temperature - è possibile anche fare il periplo dell’isola e godersi i due versanti di questo autentico paradiso per gli amanti del trekking, come per chi vuole scoprire un altro aspetto dell’isola che a detta di alcuni studiosi sarebbe la mitica "Eéa" dimora della potente maga Circe narrata da Omero nella vicenda tumultuosa di Ulisse nella sua Odissea.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|