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Dalla triscele alla zagara, dai pupi alle pigne: i 9 simboli a cui pensi quando dici "Sicilia"

Un'incursione tra i simboli che meglio rappresentano la nostra Isola e che rimangono nell'immaginario di turisti e visitatori, spaziando dal cibo all'oggettistica

Balarm
La redazione
  • 12 novembre 2021

Chiunque venga in vacanza o per una visita in Sicilia, come da tradizione, vuole portare con sé un ricordo di questa terra che, indiscutibilmente, colpisce tutti.

Tanti sono questi oggetti che, tra storia e tradizione popolare, sono diventati veri e propri simboli di un cultura antichissima che si è nutrita delle incursioni delle diverse civiltà che l’hanno toccata.

Vi proponiamo i principali simboli della Sicilia che vengono riconosciuti a livello universale.

Cominciamo dal simbolo storico per eccellenza: la triscele, che campeggia al centro delle bandiere sventolanti che rappresentano l’Isola, che significa letteralmente "tre gambe".

Forse non tutti sanno che si tratta di un antico simbolo celtico formato da 3 spirali unite in un punto centrale; questa venne in seguito sostituita dall’attuale raffigurazione di un essere con tre gambe. Tante sono le versioni e le declinazioni dell’origine di questo simbolo che, di sicuro, si è modificato e arricchito nelle diverse epoche.
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La triscele si trova rappresentata praticamente ovunque, dalle sedi istituzionali, alle ceramiche per arrivare ai grembiuli da cucina ma forse non è proprio il simbolo più immediato, forse per la sua spigolosità, che i turisti ricercano.

Tra gli oggetti più “rassicuranti” e attualissimi - ora vi diremo perché - c’è di sicuro il carretto siciliano.

Di sue rappresentazioni, non solo in stampa, ma anche in modellini tridimensionali in scala, se ne trovano di tutti i materiali, dal legno ai fiammiferi e sono tra i più ricercati.

Recentemente, a testimonianza di quanto detto prima, il carretto siciliano è stato proposto alla commissione di valutazione internazionale per identificarlo come patrimonio Unesco, e siamo sicuri che questo passaggio, che speriamo vada a buon fine, lo renderà ancora più riconoscibile.

Chi viene in Sicilia si aspetta di mangiar bene e ricerca, principalmente, due tipiche preparazioni dolci: il cannolo e la cassata.

Rappresentati in mille gadget, anche come calamite da apporre sul frigorifero, rappresentano uno dei must da non perdersi e, soprattutto, uno dei ricordi più “dolci” da raccontare al proprio rientro.

Sua maestà il Pupo siciliano poi, già patrimonio Unesco grazie alla figura di Mimmo Cuticchio, patrimonio immateriale dell’umanità con i suoi cunti, è di sicuro sul podio dei simboli della Sicilia.

Tra gli oggetti, invece, più facili da acquistare e portarsi dietro come souvenir ci sono le pigne, di varie forme di ceramica, e il celeberrimo marranzano o scacciapensieri.

Le prime sono oggetti che portano salute e prosperità nelle case, tipiche quelle di Caltagirone ma si trovano pressocchè in ogni bottega.

Lo scacciapensieri, divenuto famoso grazie anche al suo impiego nel cinema, sebbene fosse appunto più usato nell’antichità per far passare il tempo, oggi è ancora molto richiesto tanto che viene prodotto anche artigianalmente.

Immancabile, infine, la coppola siciliana, oggi simbolo, fortunatamente, rivalutato che viene indossato da tutti e che identifica a buon titolo la Sicilia.

Per i più nostalgici, infine, per coloro i quali basta un sentore per ricreare nella propria mente la scoperta di questa terra - che è ricchissima anche di profumi - vogliamo aggiungere nella nostra lista la zagara, con i suoi fiori e il suo inconfondibile profumo che per i siciliani parla di infanzia e semplicità.
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