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Domina Ragusa Ibla, qui il tempo si è fermato: l'antico palazzo (dalla vista unica)

Nel cuore del centro storico c'è un antico palazzo, che si affaccia maestosamente sulla piazza dominata dalla Cattedrale di San Giorgio: una "vista barocca"

Federica Puglisi
Giornalista
  • 24 agosto 2025

Palazzo Arezzo a Ragusa Ibla

Vivere in un antico palazzo come nelle favole, dove il tempo sembra essersi fermato e la memoria storica di un luogo è conservata ancora nonostante i decenni.

Nel cuore del centro storico di Ragusa Ibla si trova un antico palazzo, che si affaccia maestosamente sulla piazza dominata dalla Cattedrale di San Giorgio: una vista barocca davvero unica.

Si tratta del palazzo Arezzo di Trifiletti, ricostruito dopo il devastante terremoto del 1693 che provocò numerosi danni tra i comuni del Val di Noto, con il crollo di molte chiese e monumenti.

Oggi il palazzo si presenta con uno stile architettonico neoclassico, caratterizzato da una struttura lineare arricchita da un portale in pietra pece, con arco a tutto sesto e lo stemma di famiglia scolpito, frutto di laboriosa maestria locale.

La spettacolarità di questo luogo, che è visitabile, grazie all’interessamento degli eredi, che in molte occasioni fanno loro stessi da guida, è il suo interno.

Infatti l’ingresso conduce a un cortile da cui parte una suggestiva scalinata in pietra pece, che sale verso il piano nobile. Al pianterreno, inoltre, un androne precede ambienti che un tempo ospitavano stalle e depositi.

Il salone delle feste è il cuore della dimora: impreziosito da affreschi ottocenteschi originali (mai restaurati), arredi neoclassici raffinati. E ancora specchiere altissime, tendaggi pregiati e un pavimento in maiolica napoletana ottocentesca dipinta a mano.

Si possono poi visitare altri ambienti particolari, come la Sala dei ritratti, con i ritratti degli antenati della famiglia, la camera degli angeli, con un soffitto decorato nei primi del Novecento da maestri locali, il salotto giallo, che conserva un pavimento in pietra pece con piastrelle di Caltagirone, quello rosso dove si trova un’antica cappella di famiglia.

Un’ala rinnovata negli anni Sessanta presenta pavimenti in marmi pregiati (giallo di Siena, rosso di Francia, Carrara, onice) realizzati dal maestro Li Calzi di Comiso.

Spettacolare è poi il rapporto visivo con la Cattedrale di San Giorgio: dal salone si gode una vista emozionante sull’imponente facciata barocca, illuminata a giorno.

La casata Arezzo ha radici antiche, presenti in Sicilia fin dal XII secolo. Fu grazie al matrimonio tra Domenico Arezzo Prado e Concetta Sortino Casa (fine Settecento) che questo ramo divenne influente nella provincia di Ragusa.

Negli anni, il palazzo rimase abitato dai discendenti e fu suddiviso in due parti dal barone Domenico Arezzo prima del 1880, unendo però sempre la memoria e l’identità della famiglia.

C’è poi anche una curiosità legata allo stemma della famiglia: pare che gli antichi nomi Ariziis – Arizzi abbiano portato alla scelta di ornare lo stemma della casata con quattro ricci, due in campo azzurro, simbolo di virtù, fermezza, giustizia e due su fondo oro, a simboleggiare fede, carità e clemenza.

Storia dunque ma anche memoria viva. Infatti palazzo Arezzo di Trifiletti non è solo testimone storico, ma anche residenza ancora abitata dai discendenti.

Le visite sono possibili solo su appuntamento, spesso condotte personalmente dagli eredi, che guidano gli ospiti attraverso la storia, l’arte, tra aneddoti e curiosità legati alla nobile dimora e alla famiglia.

E la visita è davvero un’immersione senza tempo un’esperienza elegante e autentica.
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