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Dormire fa bene: oggi riposati, il 13 marzo si celebra la giornata mondiale del sonno

Si dice che ogni essere umano passi circa un terzo della propria vita dormendo e che un sonno sano aiuti a migliorare la qualità della vita: una giornata lo ricorda

  • 13 marzo 2020

(foto Pixbay)

La parola d’ordine oggi è “sbadigliare”: venerdì 13 marzo è la giornata mondiale del sonno. Una ricorrenza che va a braccetto con i ritmi lenti e la sana “lagnusia” che contraddistingue la quotidianità dei siciliani, quelli che amano dormire fino a tardi e che il caffè lo prendono a letto nonostante le lancette dell'orologio scorrano inesorabilmente.

Si dice che ogni essere umano passi circa un terzo della propria vita dormendo e che un sonno sano aiuti a migliorare la qualità della vita. E allora per celebrare le proprietà benefiche del sonno è stata istituita una ricorrenza annuale, fissata il secondo venerdì del mese di marzo ovvero il venerdì prima dell’equinozio di primavera.

La Giornata mondiale del sonno è un evento annuale organizzato dalla Commissione della Giornata mondiale del sonno della World Association of Sleep Medicine, con la collaborazione in Italia della Associazione Italiana di Medicina del Sonno (Aims).
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L’Aims è nata nel 1990 con la finalità di promuovere la ricerca scientifica sul sonno e la formazione clinica rivolta alla diagnosi e al trattamento dei disturbi del sonno e della veglia. Scopo della giornata è di celebrare i benefici di un sonno buono e salutare e di richiamare l'attenzione della società sulle problematiche legate ai disturbi del sonno e alle relative cure, nonché di promuovere la prevenzione dei disturbi del sonno e la loro gestione.

L’intento di questa ricorrenza annuale è quello di sensibilizzare la collettività sui disturbi del sonno e sui relativi risvolti sociali, al fine di promuovere un sonno sano e rigenerante, riducendo così a livello globale la problematica delle dissonnie che ha un'estensione diffusa e si stima minacci salute e qualità della vita del 45% della popolazione mondiale.

Insomma, quarantena a parte, quale migliore occasione se non quella di oggi per rimanere a casa a sonnecchiare nel divano?
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