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I soliti idioti: se i tulipani di Blufi spariscono la colpa è di tutti (ma c'è chi li protegge)

I tulipani di Blufi stanno scomparendo un'altra volta e la colpa è nuovamente di quei visitatori che non si accontentano di fotografarli. È nato così il gruppo "Tulipiamoli"

Federica Cortegiani
Giornalista pubblicista
  • 12 marzo 2021

Il campo di tulipani a Blufi (foto di Rory Pecoraro)

Ci risiamo, i soliti idioti (senza offesa per Ruggero De Ceglie e Gianluca) sono tornati. O più probabilmente, non se ne sono mai andati.

Non è la prima volta infatti che nell'ormai famosa distesta di tulipani di Blufi - che ogni anno, a metà marzo, vede sbocciare decine e decine di fiori color rosso fuoco - tornano a "sbocciare" anche alcuni visitatori che peccano di avidità.

I tulipani di Blufi stanno piano piano scomparendo un'altra volta. E la colpa è nuovamente di quegli idioti che non si accontentano di ammirare e fotografare una delle attrazioni più belle che la natura ci offre, ma devono per forza armarsi di sacchetti e saccheggiare il campo facendo razzìa di tulipani.

È infatti notizia di questi giorni quella che ha visto protagonisti due uomini che hanno saccheggiato un campo di tulipani, portando con sè i fiori, calpestandoli e strappandoli fino al bulbo.

Una pratica veramente barbara che già due anni fa aveva portato a un grido di allarme per la quantità estremamente ridotta di fiori sbocciati.
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Per fortuna, questa volta, qualcuno ha avuto l'occhio lungo. I due uomini infatti sono stati beccati e fotografati e le loro immagini hanno fatto il giro dei social scatenando un vero e proprio "movimento" a difesa dei poveri tulipani.

Nel giro di poche ore infatti i residenti della zona si sono attivati. È nato così il gruppo Facebook chiamato Tulipiamoli, creato dall'associazione giovanile Young event art, aperto a tutti coloro che sono innamorati del campo sulla collina in cui sorge il Santuario della Madonna dell’Olio.

Da qui sono partite una serie di iniziative a tutela dei tulipani. I cittadini hanno raggiunto il campo e hanno appeso intorno agli alberi dei cartelli che invitano i visitatori a rispettare il luogo e a non deturparlo raccogliendo e calpestando i tulipani.

«Chiediamo ai signori visitatori del campo di rispettare il luogo e di non deturpare raccogliendo e calpestando i tulipani. Fotografate ma lasciate la possibilità a tutti di poterli ammirare come Madre Natura li ha fatti», si legge sul cartello.

«Utilizziamo questo gruppo per segnalare, informare, creare iniziative volte alla tutela di questo magnifico posto che la natura ci regala ogni anno - si legge nel box informazioni del gruppo -. Combattiamo gli incivili che vandalizzano il posto e lo deturpano raccogliendo i tulipani».

Per tutelare il luogo, si era pensato in un primo momento di chiedere al Comune di Blufi di recintare il sito. Un'idea però non semplice da realizzare.

«Il terreno - precisano i volontari dell'associazione Young event art - non è comunale, né di un singolo privato ma è di proprietà della Diocesi che ha affidato la gestione del terreno ad un agricoltore locale, tant'è che il campo è stato seminato con del grano che verrà raccolto in estate».

La situazione dunque è più complicata del previsto essendo più parti coinvolte. Ma la speranza rimane viva. «Adesso che stiamo toccando il punto di non ritorno forse qualcosa inizia a muoversi, speriamo bene», aggiungono.

D'altronde, raggiungere il campo di Blufi è semplice.

Basta percorrere la Strada Statale 290 e arrivare al piccolo centro situato alle pendici meridionali delle Madonie. Il campo si trova proprio di fronte al Santuario della Madonna dell’Olio: impossibile non notarlo immerso tra le colline.

Inoltre, a pochi passi dal Santuario, si trova anche una preziosa sorgente ricavata nella roccia dalla quale sgorga un olio minerale che, si narra, abbia particolari proprietà terapeutiche capaci di curare alcune patologie della pelle.
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