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Il sogno americano di Valeria: da Alcamo a Boston (fino alla Norvegia) per la musica

Porta avanti il suo sogno con forza e nemmeno la pandemia è riuscita a fermarla. Ha 26 anni e "sta" nella musica da sempre. Il suo pubblico aumenta giorno dopo giorno

  • 27 giugno 2022

Valeria Corso

È sempre stata cullata dalla musica, sin da quando era piccina. La sua era una famiglia di musicisti e crescere in quell’ambiente ha fatto esplodere in lei un’irrefrenabile passione e amore per quel mondo.

Valeria Corso, alcamese, classe 1996, all’età di 4 anni aveva già iniziato a prendere lezioni di danza, per poi passare a quelle di pianoforte a 5 anni. Impreziosendo le sue doti innate e accrescendo il suo legame con la musica, a 13 anni ha iniziato a studiare canto presso il Brass Group di Palermo, esperienza che le ha permesso di essere supportata e seguita, durante il suo percorso di crescita musicale, da insegnanti di un certo calibro, come Lucy Garcia e Flora Faja.

La voce di Valeria era già qualcosa di speciale, riusciva ad arrivare dritta al cuore e a rapire l’anima. Il suo sogno, però, era quello di studiare medicina all’Università. Il canto era solo una passione, ma chi la conosceva guardava ben oltre quello che per lei era solo un mondo dove rifugiarsi.
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Quel mondo, al tempo un po’ parallelo rispetto a quelli che erano i suoi piani, alla fine ha iniziato ad essere più reale di ciò che potesse immaginare.

«Devi andare alla Berklee College of Music di Boston!» era la frase che iniziarono a dirle più persone, anche a distanza di tempo, però Valeria non dava molto peso a quelle parole. D’altronde entrare alla facoltà di Medicina era il suo obiettivo. Non poteva realmente cambiare strada. Ma questo era solo un suo pensiero che, dopo un po’ di tempo, è stato completamente stravolto.

Un giorno decise di fare domanda alla Berklee, ma senza porsi delle aspettative. Voleva semplicemente tentare per poter dire almeno di averci provato. E così, inaspettatamente, nel 2015 è stata ammessa al college, nello specifico al corso di “Contemporary Writing & Production” e “Performance” e, a settembre dello stesso anno, ha lasciato la sua amata Alcamo per intraprendere il tanto famigerato american dream.

Così la vita di Valeria ha iniziato a prendere una direzione diversa. Sembrava di vivere un sogno, ma in realtà era tutto vero. Lei si trovava proprio lì, nella terra dei sogni, dove tutto è possibile. Una volta conseguita la laurea, nel 2018, con Summa Cum Laude, ha lasciato Boston per lavorare a New York come ingegnere del suono e compositrice presso la casa discografica Pulse Music. Nonostante ciò, però, non riusciva a mettere da parte il canto e, per questo motivo, è entrata a far parte della band K2 come cantante.

Dalla vita frenetica americana, piena di sorprese e sogni da vivere, Valeria, però, è dovuta tornare alla sua vecchia quotidianità, nella sua cittadina siciliana, a causa del Covid. Un momento di transito e confusione, che l’ha nuovamente catapultata in un’altra realtà spiazzandola, nonostante le appartenesse già. Era come se le avessero mozzato le ali mentre era in volo.

Fortunatamente è stato solo un periodo grigio, ma che, per fortuna, ha ripreso i suoi colori nel 2021, quando Valeria è stata ammessa alla scuola di musica norvegese Limpi per conseguire una specializzazione della durata di un anno. Solo 48 persone in tutto il mondo potevano essere selezionate per studiare in quella prestigiosa scuola e lei era una di quelle.

Valeria stava ricominciando a tornare in volo e il suo cuore ha ricominciato a battere. Lì ha avuto la possibilità di conoscere e lavorare con figure importanti del settore, come Kiesza, Stargate, Sarah Hudson ed Emily Warren.

Nel frattempo continuava a scrivere le sue canzoni e a migliorare la sua scrittura. Scriveva in inglese perché riusciva ad esprimere meglio le sue emozioni, come se prendessero una forma diversa. Metteva sempre una parte di sé nei suoi testi, raccontando momenti della sua vita in Sicilia che l’hanno segnata particolarmente. Pertanto, nonostante avesse lasciato la sua terra già da tempo, il legame non si era mai interrotto, ma rimaneva vivo dentro di lei.

Le sue canzoni avevano colpito così tanto da permetterle di vincere una borsa di studio, presso l’accademia LAAMP di Los Angeles, che veniva assegnata solo a 6 studenti della Limpi.

Valeria, con la sua voce calda, profonda e avvolgente, riesce a stregare il pubblico facendolo innamorare follemente della sua arte. Un pubblico che aumenta giorno dopo giorno raggiungendo numeri inimmaginabili, specialmente grazie al suo nuovo singolo “Floating Sauna”, scritto e composto in Norvegia in un solo giorno.

Tutto questo riscontro è merito, in primis del suo talento, ma anche della sua forte determinazione e voglia di farcela. Il desiderio di puntare sempre più in alto facendo arrivare alla gente la sua immensa bravura, dolcezza e bellezza.
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