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In giro per Palermo con Paolo Nutini: tra mercati storici, vacanze e un nuovo album

Il cantautore scozzese Paolo Nutini è stato visto passeggiare per il centro storico di Palermo: tra gli assaggi di street food e serate ai pub si è anche dedicato al nuovo disco

  • 12 luglio 2018

Paolo Nutini al pub St'Orto di Palermo

L'hanno visto passeggiare per le vie della Vucciria e assaggiare le stigghiole («not bad» dicono che ha detto), sedersi in un pub del centro a guardare le partite dei Mondiali e apprezzare la carne arrostita a Ballarò.

Che ci faceva Paolo Nutini a Palermo? Il mistero è presto svelato da una foto pubblicata sul profilo Instagram dello studio di registrazione Indigo: il cantautore scozzese è venuto a Palermo per registrare.

Anche se potrebbe sembrare un'idea affascinante, il cantautore scozzese Paolo Nutini non è - ahimè - venuto a Palermo per lasciarsi ispirare dalla Sicilia e dalle sue meraviglie ma perché qui si trova Indigo, casa di produzione tutta palermitana.

Oltre alle ore trascorse nel resident studio di Palazzo Tomasi di Lampedusa, Nutini è stato accompagnato dagli amici palermitani per le vie del centro storico, mimetizzandosi tra i tanti turisti in visita e apprezzando il mix di stili architettonici che caratterizzano la Palermo vecchia anche se pare che abbia speso i più entusiastici apprezzamenti per lo street food palermtano e la genuinità del cibo mangiato ai baracchini degli ambulanti.
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Sul nuovo album di Paolo Nutini c'è ovviamente la massima riservatezza ma se sulla qualità e la quantità della musica registrata a Palermo non ci è dato sapere praticamente nulla, è invece un segnale importante e da sottolineare il fatto che una delle star della musica internazionale abbia scelto Palermo per per mettere su disco la prime idee della sua nuova produzione.

A fare da tramite tra il cantante italo-scozzese e lo studio palermitano è stato infatti il produttore Dani Castelar che ha già lavorato con Indigo per la produzione di "Of Shadows", l'ultimo disco di Fabrizio Cammarata (qui abbiamo parlato di uno dei singoli).

«È venuto a indigo a lavorare per la preproduzione - racconta Francesco Vitaliti, sound engineer di Indigo - e chissà, forse potrebbe tornare in futuro».

E sulla passeggiata fatta insieme per le vie del centro aggiunge: «Qualcuno l'ha riconosciuto, non tantissimi, perchè non ha vezzi da star. Sicuramente ha mangiato un sacco di carne e ha molto apprezzato lo street food. È rimasto affascinato dall'aria particolare dei mercati storici e molto colpito dalle architetture della città» .

«È un ragazzo assolutamente normale - continua Vitaliti - e ha un'attitudine incredibile per la musica, si è divertito a lavorare con noi e lo studio residenziale l'ha aiutato a lavorare in piena tranquillità».
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