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La gemma Liberty torna a splendere sulla corona di Palermo: "Riapre entro l'anno"

Stando alle parole del presidente della Regione siciliana Renato Schifani mancano pochi mesi alla riapertura di uno degli edifici simbolo di Palermo. A che punto siamo

Balarm
La redazione
  • 10 ottobre 2025

Castello Utveggio a Palermo

Guarda tutta Palermo da Palermo dall'alto ma la città ancora l'aspetta. Ma entro il 2025, il governatore Renato Schifani, ne è certo, qualcosa potrebbe cambiare: «Entro l'anno restituiremo Castello Utveggio non solo a Palermo ma a tutta la Sicilia». Il presidente della Regione ha sempre dimostrato di tenere particolarmente a questo edificio simbolo del capoluogo regionale e ai Cantieri navali di Palermo, a margine del varo del nuovo traghetto Costanza I di Sicilia, finanziato con fondi regionali, è tornato sull'argomento: «Abbiamo lavorato in silenzio - prosegue Schifani - per raggiungere nel più breve tempo possibile questo straordinario risultato».

Castello Utveggio, gemma del Liberty palermitano, è tornato a illuminare Palermo già nei mesi scorsi: lo spettacolo serale delle luci che fanno risplendere l’edificio novecentesco è però soltanto un assaggio della mastodontica operazione di riqualificazione e riconversione. La prima azione del Governo regionale nella direzione del recupero è stata la delibera che, di fatto, ha inserito la struttura tra i siti presidenziali. Successivamente, è stato dato il via al percorso che determinerà il ripristino della piena fruizione del “guardiano di Palermo”, icona architettonica neogotica dal colore rosa pallido.

Schifani ripercorre le tappe che lo hanno portato oggi a questa affermazione: «Quando mi sono insediato, i lavori erano stati realizzati solo a metà ed erano fermi, abbiamo individuato le risorse e fatto ripartire il cantiere. Ogni tanto ho dovuto fare qualche blitz per accelerare le procedure e far rispettare le scadenze. Ma credo che fosse un atto dovuto».

Il declino dell’immobile iniziò nel 2016, con la decisione assunta dall’ex presidente Rosario Crocetta di chiudere il CERISDI, la scuola di alta formazione della Regione Siciliana ospitata per trent'anni proprio all’interno di Castello Utveggio. Ne seguì un abbandono, aggravato dalle infiltrazioni d’acqua: all’interno, cucine arrugginite, biblioteca e corridoi in stato di degrado, impianti elettrici, rilevatori antifumo e ascensori fuori norma.

Un edificio che, una volta terminati i lavori, è destinato ad assume anche un valore strategico: «Siamo al centro del Mediterraneo - continua il governatore - quindi mi auguro che questa struttura, bellissima sia dal punto di vista storico sia da quello architettonico, possa diventare presto un luogo in cui ospitare momenti di incontro tra culture diverse, dibattiti scientifici di vario genere ed eventi internazionali di eccellenza».

Una vera sfida «che ci siamo posti e, adesso che siamo vicini al traguardo - conclude - posso dire che da palermitano ne sono molto fiero».
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