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Lo fanno tutti (e non va bene) a Punta Raisi: guerra alle auto in sosta in autostrada

Un vizio di tanti che rappresenta un rischio per tutti: fermarsi sulla corsia d'emergenza in attesa dei passeggeri in arrivo. Chiesto intervento immediato

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 31 luglio 2025

Un vizio di tanti che rappresenta un rischio per tutti. Infuriano le polemiche sulle condizioni di pericolo che si registrano in maniera quotidiana nel raccordo autostradale che porta all’aeroporto “Falcone e Borsellino” e nelle aree di accesso allo scalo.

Chi è di Palermo purtroppo lo sa, perchè è una cattiva abitudine molto diffusa: sostare in auto lungo l'autostrada, peraltro in corsia d'emergenza, in attesa dell'arrivo di parenti e amici. Capita spesso, soprattutto nel periodo delle vacanze estive, di assistere a lunghe file di automobili ferme a occupare tratti di carreggiata, rappresentando un ostacolo ma anche un pericolo per chi transita per accedere o uscire dall'aeroporto.

Praticamente la corsia d’emergenza dell’autostrada viene utilizzata come se fosse un vero e proprio parcheggio dagli automobilisti in attesa dei passeggeri in arrivo.

La Filt Cgil sottolinea come le fermate irregolari nei pressi delle rotonde aeroportuali mettano a rischio la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri. L'aerea in questione è di competenza di Anas.

Il fenomeno è ampliamente conosciuto da chi si reca spesso in aeroporto - specie gli addetti ai lavori – che registrano quotidianamente delle condizioni di pericolo non indifferenti. Risale infatti al 24 luglio l’ultimo incidente, dove un’auto si è ribaltata al centro della rotonda.

«Ma il problema non riguarda solo il parcheggio - ci ha spiegato Fabio Lo Monaco, segretario Filt Cgil Palermo - Il problema reale è che, usando la corsia d’emergenza come un parcheggio vero e proprio, le persone tendono ad allontanarsi dalla propria auto, mettendo a repentaglio la loro sicurezza e quella di tutti gli automobilisti che transitano su quel tratto, specie dei lavoratori che quotidianamente passano più volte da quel punto».

«Nelle ore notturne – sottolinea il sindacalista – la situazione peggiora drasticamente, complice anche l’assenza del servizio viabilità di Gesap. Il servizio è attivo solo nelle fasce diurne e la sua assenza comporta le soste prolungate dei veicoli anche all’interno dell’area aeroportuale, generando caos».

Ricordiamo che chiunque non abbia la necessità di usufruire del posteggio può sostare gratuitamente all’interno dello scalo nella Zona Traffico Controllato per 15 minuti. La ZTC comprende le strade che costeggiano i terminal delle partenze e degli arrivi.

Una volta superati i 15 minuti, scatta la multa: dal momento che l’entrata e l’uscita della ZTC sono costantemente tenute sotto sorveglianza da due telecamere che catturano la targa, la data e l’orario di entrata e di uscita dei veicoli.

Come spiegato in un nostro articolo di approfondimento, se si supera il limite di tempo stabilito vengono applicate le cosiddette multe “Kiss and Fly”, dal valore di 73,33 euro (con il 30% di sconto se pagate entro i primi cinque giorni dalla data di notifica).

Gli unici esonerati dalle regole imposte all’interno della zona ZTC sono le persone con disabilità che possono accedere ai posti dedicatigli, con ingresso direttamente dalla Zona Traffico Controllato.

Ricordiamo, inoltre, che all'interno dell'aeroporto ci sono i parcheggi a tariffe orarie. In particolare, c’è il parcheggio P2 “Terminal”, collocato di fronte al terminal, con 620 posti auto. Qui è prevista la sosta gratis fino a 15 minuti, poi scatta la tariffa di 3 euro fino a un’ora di sosta. (I dettagli sui parcheggi in un nostro articolo).

Il problema è che quando i 15 minuti non bastano, ci sono automobilisti che ricorrono a “metodi fantasiosi” come, per l'appunto, quello di sostare nella corsia d’emergenza autostradale e magari raggiungere da lì a piedi l’area del terminal aeroportuale.

La Filt Cgil Palermo e la Cgil Palermo hanno chiesto alla prefettura l’apertura immediata di un tavolo di confronto interistituzionale che coinvolga tutti gli enti coinvolti nella questione: la Gesap, l’Anas, la polizia stradale, il Comune di Cinisi, la Città Metropolitana di Palermo, le forze dell’ordine territoriali e le rappresentanze sindacali.

«L’obiettivo è quello di far fronte comune e di trovare una soluzione congiunta a questo problema che si verifica quotidianamente a Punta Raisi, che mette a repentaglio la sicurezza delle persone e dei lavoratori del luogo. Dal nostro punto di vista – concludono i sindacalisti - gli obiettivi del tavolo dovrebbero essere i seguenti:

garantire presidi e controlli anche nelle ore notturne, contrastare le fermate improprie e il rischio di incidenti, intervenire sulla messa in sicurezza della rotonda autostradale e sul rispetto dei limiti di velocità, ripristinare condizioni di legalità e tutela stradale. Salvaguardare la vita e la salute di chi lavora e di chi viaggia».
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