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Addio ai gazebo, un'ordinanza impone la rimozione

Attoniti gli esercenti fanno appello al buon senso facendo notare che in tempi di crisi il provvedimento porterebbe al fallimento a catena di tutte le attività

  • 12 maggio 2012

La battaglia dei gazebo la vincono il Commissario straordinario Luisa Latella e la Polizia municipale: da mercoledì 16 maggio le strutture esterne a ristoranti, pub e pizzerie potranno essere montate soltanto nelle rarissime aree chiuse al traffico e l''intero popolo che sorseggia drinks all'aperto presto sarà orfano nostalgico di verande, pedane, gazebo, ombrelloni e tavolini.

L'ordinanza provoca ovviamente la rabbia dei commercianti che già avvertono la minaccia di un crollo della clientela avendo ricevuto un ultimatum che li costringe a rimuovere i gazebo entro 60 giorni, pena la rimozione forzata e l'inasprimento delle sanzioni. Multe di per sè pesanti che si affiancano all'intimazione di chiusara temporanea per i recidivi che si ostineranno ad invadere la carreggiata o il suolo pubblico. Anche chi è già in possesso dell’autorizzazione potrà usufruirne solo fino alla scadenza per poi essere obbligato a rispettare la nuova normativa.

Attoniti gli esercenti fanno appello al buon senso facendo notare che in tempi di crisi il provvedimento porterebbe al fallimento a catena di tutte le attività del centro cittadino che proprio sulle consumazioni en plain air battono cassa. Ma l'applicazione della legge nata per combattere l'abusivismo non fa eccezioni e bacchetta su qualsiai tipo di attività dichiarando off limits anche le zone marine, da Mondello a Sferracavallo, dove i controlli verranno ulteriormente intensificati monitorando i proprietari dei locali che fino ad oggi hanno posto pedane lungo il litorale o sugli scogli.

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