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Berio, Strauss e Brahms: l'Orchestra Sinfonica chiude la stagione

  • 19 maggio 2006

Un programma assai variegato quello proposto dall’Orchestra Sinfonica Siciliana per i tre appuntamenti del 26, 27 e 28 maggio (rispettivamente alle ore 21.15, 17.30 e 11), al teatro Politeama "Garibaldi" di Palermo (piazza Castelnuovo), prima della pausa estiva: dopo il successo di "Pelléas et Mélisande" e "Salomè" nel 2005, torna sul podio palermitano Gabriele Ferro, il celebre direttore d’orchestra, che guiderà l’organico strumentale e il soprano Janice Baird, nell’esecuzione delle "Quattro versioni originali de 'La ritirata notturna di Madrid'" di Luigi Boccherini, sovrapposte e trascritte da Luciano Berio, i "Quattro ultimi Lieder" di Richard Strauss e la "Seconda Sinfonia in re maggiore" di Johannes Brahms.

Le composizioni di Berio spesso formano un prezioso collage di pezzi mutuati dalla letteratura o dalla musica: ne sono esempi "Chemins" o "Sinfonia", ma con le "Quattro versioni originali de La ritirata notturna di Madrid’"di Luigi Boccherini, il compositore ligure adotta una nuova strategia, servendosi dell’intera opera del violoncellista vissuto nella metà del XVIII secolo. Da questo piccolo pezzo per grande orchestra emerge una brillantezza tutta beriana, una sorta di "marchio di fabbrica" del suono dell’artista, che si ritrova in molte opere del musicista di Oneglia.

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A rappresentare simbolicamente il tratto finale della creatività straussiana sono invece i "Quattro ultimi Lieder", con i quali il vecchio compositore si ricongiunge all’ideologia romantica, musicando tre liriche di Hesse ed una di Einchendorff. Essi divengono le stazioni di un percorso interiore: lo splendore della primavera in "Frühling", il malinconico "September", il sognante "Beim Schlafengehen" e il conclusivo "In Abendrot" (al tramonto) immerso in una pace profonda, preludio, forse, della morte per due amanti logorati da un lungo errare. Questi Lieder rievocano il canto delle grandi eroine del teatro di Richard Strauss e si allacciano alle tinte ed ai disegni del testo (lo spirito, le foglie, le allodole).

La "Sinfonia numero 2 in re maggiore" di Johannes Brahms è ispirata da un profondo senso della natura, riflessa in una strumentazione delicata e trasparente: il maestro tedesco, originario di Amburgo, decise di dar maggior rilievo al carattere pastorale dei flauti, degli oboi e dei clarinetti, non trascurando però tube e tromboni per enfatizzare le sensazioni di potenza e di forza. L’opera porta una freschezza e una padronanza di linguaggio melodico, che i viennesi, al primo ascolto, la trovarono più piacevole della precedente "Prima Sinfonia in do minore", proclamandola «immagine fedele della fresca e sana vita che si può condurre nella bella città del Danubio». Una sinfonia che però non trovò lo stesso favore a Lipsia: «Noi chiediamo a Brahms ben più della musica graziosa […] da lui ci aspettiamo sempre qualcosa di geniale, purchessia del suo stile o sull’imitazione di Beethoven». L’artista tedesco era considerato il legittimo successore del grande compositore di Bonn: che ne avesse voglia o no, Brahms fu obbligato a mostrarsi "eroico" e rifare Beethoven.

Gabriele Ferro, figlio del compositore Pietro Ferro, ha compiuto i suoi studi al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, dove si è diplomato in pianoforte. Ha collaborato con prestigiose orchestre in tutto il mondo ed è stato direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Siciliana dal 1979 al 1997. Il suo repertorio si muove nell’ambito della musica contemporanea, dirigendo in prima mondiale opere di Berio, Clementi, Maderna, Stockhausen, Ligeti e Nono, sebbene si sia dedicato dal 1978 anche al melodramma, esportandolo nei maggiori teatri d’opera europei e americani.

Attualmente uno dei soprani più importanti, famosa per le sue interpretazioni delle grandi eroine di Wagner e Strass, Janice Baird è nata e cresciuta a New York in una famiglia di musicisti, ed ha studiato flauto, canto e recitazione, debuttando così nei teatri lirici internazionali. La cantante ha interpretato tutti i ruoli del soprano drammatico: è stata "Brunhilde", ruolo per il quale è stata nominata "Singer of the Year" dalla rivista tedesca "Opernwelt", "Elektra", "Salomè" e "Isolde". Come concertista ha cantato i "Quattro ultimi Lieder" di Strauss, la "Seconda Sinfonia" di Gustav Mahler, il "Requiem" di Giuseppe Verdi e la "Nona Sinfonia" di Ludwig van Beethoven.

Il costo dei biglietti, compreso fra 10 euro e 20 euro, varia secondo la fascia d’età (under 25 e over 25) e il tipo di turno. La biglietteria del teatro è aperta tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 10 alle 13 e, nei giorni di spettacolo, da un’ora prima dell’inizio del concerto fino al primo intervallo. Per maggiori informazioni su abbonamenti, riduzioni e prenotazioni telefonare al numero 091.588001.

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