MUSICA

HomeNewsCulturaMusica

Candelai: la chitarra di Ricky Portera

  • 24 gennaio 2005

“Toccare sulla fronte il tempo che passa volando”: un’occasione favorevole offerta da Ricky Portera, icona a sei corde della musica d’autore italiana, in concerto ai Candelai di Palermo (via Candelai 65) sabato 29 gennaio alle 22 (ingresso 7 euro, 5 per i soci Candelai). Chiedi chi erano gli Stadio, verrebbe da parafrasare scarseggiando in fantasia, ma la citazione è inevitabile per chi ha percosso le corde elettriche negli anni d’oro di quella “supporter band” arrivata dal nulla e diventata un punto di riferimento essenziale per il cantautorame emiliano. Si parla di sodalizi artistici che hanno segnato la storia della musica leggera italiana, vedi le partecipazioni allo storico “Banana Republic”, il concerto evento di Dalla-De Gregori, ma anche di un tris di album (Stadio – La Faccia delle donne – Canzoni alla Radio) che proietterà il gruppo nell’Olimpo della musica d’autore italiana.

Stadio e Olimpo a parte, le strade dei fondatori del gruppo si divideranno ben presto. Fabio Liberatori lascerà la band e qualche anno dopo anche Ricky Portera proverà a percorrere strade soliste, pur rimanendo strettamente legato alla “via Emilia” (attualmente è il chitarrista ufficiale di Lucio Dalla). Momenti di amicizia e liti furibonde caratterizzeranno quegli anni, e a lui pare sia stata dedicata la famosa “Grande figlio di …” scritta da Dalla e Curreri. Ma è giusto rendere omaggio anche al percorso solista di Portera. Un percorso che lo vede “sideman” dei grandi nomi della musica nostrana (da Venditti a De Gregori, da Loredana Bertè a Ron) e lo presenta in tenuta live, avido di pubblico sudore e palco a riproporre cover dei classici della chitarra elettrica con annessi doverosi omaggi al suo passato da chitarrista degli Stadio. Un concerto qualitativamente valido, indubbiamente, quello che si accinge ad offrire al pubblico palermitano:. la bravura di Portera allo strumento è fuori discussione, sommata alla maestria di aver trovato un elegante compromesso tra lo stile “all’americana” e le modulazioni “all’italiana”. Il risultato è un modello per tutte le nuove scuole chitarristiche di casa nostra. E uno spasso per le orecchie. Maggiori info sul nuovo sito dei candelai: www.candelai.it

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI