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Chris Jones, un animale da palco per “MusicAlea”

  • 6 dicembre 2004

Proseguono i concerti della rassegna “MusicAlea” ai Candelai di Palermo (via Candelai 65). Per il nuovo appuntamento di giovedì 9 dicembre, sarà di scena Chris Jones, alla sua prima apparizione live in Sicilia (costo del biglietto 7 euro, 5 per i soci Candelai). Il virtuoso chitarrista blues di Rino, Nevada, sarà accompagnato da J Cat, Dino Triassi ed Enzo Balistreri, vale a dire una buona porzione dei Kingdom Blues. Quarantasei anni appena compiuti di cui quaranta trascorsi con una chitarra a tracolla. Un amore viscerale, per questo strumento, che sboccia all’età di cinque anni e che continuerà, negli anni a seguire, sotto la volta del conservatorio di Baltimora nella classe speciale dei “bambini prodigio”. Dopo aver scelto la carriera militare, Chris Jones si riscopre artista folk, scrutando orizzonti abbastanza lontani da quella “Sonata in D” di Johann Sebastian Bach che gli valse nel 1972, il titolo di “miglior giovane chitarrista dell’anno”.

Le esperienze maturate in Europa lo portano a dedicarsi a generi che spaziano dal blues al country, passando per le musiche tradizionali irlandesi, e gli varranno diverse collaborazioni con un “santone” inglese dell’armonica, quel Steve Baker con il quale inciderà due album: “Slow Roll” (1995) e “Everybody’s Cryin’ Mercy” (1998). Il tutto rigorosamente accompagnato dalla sua chitarra acustica con la quale riesce a emettere suoni “innaturali”, usualmente riproducibili solo con una chitarra elettrica). Autentico animale da concerto, voce roca e chitarra esperta, spesso accostato a Ry Cooder – a detta di molti l’unica differenza che passa tra i due sarebbe la fama – Chris Jones, così come l’artista californiano, ha al proprio attivo anche diverse composizioni per colonne sonore nonché autoproduzioni di lungometraggi.

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