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Claudio Abbado: l'atteso ritorno al teatro Massimo

In scena al Massimo, un ottimo ritorno: quello del grande direttore d'orchestra Claudio Abbado, in un programma musicale interamente dedicato a Bach

  • 10 dicembre 2012

Conforta sapere che in una delle Stagioni più tormentate della storia del teatro Massimo di Palermo, uno dei grandi nomi della direzione artistica mondiale, torna ad abbracciare la città, dopo un'assenza di ben sei anni: lo spettacolo di lunedì 10 dicembre, che vede Claudio Abbado alla direzione dell'Orchestra Mozart Bologna, in un evento in scena, appunto, al Massimo, alle ore 21, non è soltanto un gradito ritorno - o un debutto, nel caso dell'Orchestara bolognese mai esibitasi a Palermo.

Il un tempo di dimenticanza e scarsa fiducia nelle potenzialità artistiche siciliane, provare a intravedere, in filigrana, quanto Palermo abbia custodito il seme di tanti talenti, poi proliferati al di fuori di questa terra, se proprio non inorgoglisce, quantomeno rincuora.

Nelle origini siciliane del grande direttore d'orchestra Claudio Abbado - il nonno, palermitano, coltivava una grande passione per la musica e pur non avedo mai studiato la disciplina, a orecchio riusciva a improvvisare melodie d'opera di Donizetti, Rossini, Bellini - c'è la traccia di una Palermo ottocentesca, mitica, che si affacciava alla grande Opera, forte di due invidiatissime istituzioni, il Massimo ed il Politeama. È con quell'orgoglio indomito - tanto chiaro ai posteri di Abbado - che la città dovrebbe guardare alla nuove Stagioni che verranno, accogliendo intanto, l'imminente ritorno del Maestro e della sua Orchestra sinfonica, composta da giovanissimi eccellenti interpreti affiancati da alcuni solisti di fama internazionale.

La prima lezione su un futuro prossimo, dopotutto, la regala lo stesso Abbado, che, dopo la fondazione nel 2004 dell'Orchestra Mozart Bologna, di cui è direttore artistico, ha sempre sostenuto con costanza e passione il progetto che racchiude nomi “mitici” della musica dei nostri giorni, da Wolfram Christ - la viola dei Berliner - al contrabbassista dei Wiener Alois Posch. Da Reinhold Friedrich a Lucas Macias Navarro, ad alcuni componenti dell'Orchestra di Santa Cecilia come, Francesco Bossone e Omar Tomasoni. Inoltre fra i solisti che più spesso collaborano con la Mozart e Abbado, è presenta al concerto del Massimo anche la violinista Isabelle Faust, vincitrice del Premio Abbiati come miglior solista per il 2011.

Il programma musicale è interamente dedicato a Johann Sebastian Bach, compositore sommo da sempre frequentato dal direttore italiano: la Suite-Ouverture n. 2 in Si minore BWV 1067, il Concerto per violino, archi e continuo n. 2 in Mi maggiore BWV 1042, la Suite-Ouverture n. 3 in Re maggiore BWV 1068, il Concerto per due violini, archi e continuo in Re minore BWV 1043, Concerto Brandeburghese n. 2 in Fa maggiore BWV 1047. Un viaggio musicale attraverso forme e stili rappresentativi dello stile di Bach che catturerà gli ascoltatori fra gli splendori del Barocco.

Il costo dei biglietti per il concerto va da 8 euro a 80 euro (esclusi i diritti di prevendita). Gli studenti sotto i 25 anni ed i biglietti dei settori 5, 6 e 7 godono di uno sconto del 50% sul prezzo intero. I biglietti possono essere acquistati presso il botteghino del Teatro aperto tutti i giorni - eccezionalmente anche lunedì 10 dicembre - dalle ore 9.30 alle 17, sul sito del teatro Massimo o nelle prevendite autorizzate in tutta Italia del circuito Amit-Vivaticket. Per maggiori informazioni si può chiamare il numero 091.6053580.

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