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Flaccovio, novità in giallo al Kalhesa

Domenica 30 il Kalhesa ospita l’incontro-dibattito tra scrittori, sul tema: “Giallo, noir e contaminazioni. Da Palermo un nuovo corso per la narrativa di genere”

  • 28 novembre 2003

Week-end in giallo a Palermo. L’editore Dario Flaccovio ha organizzato due giorni di dibattito alla libreria Kalhesa di Palermo (Foro Umberto I, 21) per presentare le novità della collana Gialloteca, ma anche per discutere di letteratura. La città, allora, si propone come laboratorio per la narrativa di genere. «Forse è ancora presto per parlare di scuola palermitana – dice Raffaella Catalano, curatrice della collana Gialloteca – però in Sicilia sta nascendo una nuova sensibilità. Qualcuno ritiene ancora che la nostra realtà difficile allontani il lettore, ma non credo sia così. È ormai lontano il giallo di evasione e tocca al noir cercare di offrire nuove chiavi di lettura della realtà. Nel noir, infatti, non ci sono ricette, finali precostituiti e risposte certe, ma solo un percorso con tanti punti di vista per leggere la realtà».

Sabato 29 novembre, alle 17.30, al Kalhesa, in presenza degli autori, si potranno scoprire le tre novità della collana Gialloteca. Si comincia con “Duri a morire”, un’antologia di undici racconti di vari scrittori, alcuni noti ed altri emergenti, soprattutto palermitani: Danilo Arona, Ugo Barbàra, Luigi Bernardi, Giacomo Cacciatore, Enzo Fileno Carabba, Nino Filastò, Alessandro Locatelli, Gianfranco Nerozzi, Salvo Palazzolo, Serge Quadruppani ed Antonio E. Tinè. Alda Teodorani, nella prefazione di “Duri a morire”, trova nella contaminazione, sia di genere letterario che di linguaggio, il filo conduttore di queste storie, caratterizzate da una forte meridionalità. Tra il giallo ed il noir, le storie sono brevi e spesso hanno un finale mozzafiato. Protagonista è spesso la crudeltà di cui l'uomo è capace, specialmente se deluso, ferito. Il lettore si ritrova, come per incanto, in un brano di vita reale.

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Si prosegue con “Io e Yvonne” (di Ernesto Rasi e Ignazio Villa), il primo romanzo via e-mail, scritto da due autori che non si sono mai conosciuti, ma che si incontreranno per la prima volta alla manifestazione del Kalhesa. La storia è quella di una baby squillo e di un detective al verde. Il terzo titolo proposto è “Volto di pietra” (di Sal Cappalonga), scritto da tre amici palermitani, due insegnanti e un musicista, che si firmano Sal Cappalonga. Si tratta di due storie parallele, che si intrecciano in più punti. Da un lato, un gruppo di marinai etruschi, dall’altro un gruppo di professori in vacanza in Sicilia. In mezzo, una serie di omicidi.

Domenica 30, alle 10, il Kalhesa ospita l’incontro-dibattito tra scrittori, sul tema: “Giallo, noir e contaminazioni. Da Palermo un nuovo corso per la narrativa di genere”. Giacomo Cacciatore si interroga su “critica alta e narrativa popolare”, Luigi Bernardi affronta “gioie e dolori dello sdoganamento del giallo e del noir”, Serge Quadruppani propone una riflessione su “lingua italiana, lingue regionali e noir”. Al tavolo del dibattito anche Fileno Barabba, Filastò, Teodorani, Arona, Nerozzi, Barbàra, Nicolazzini. Coordina il giornalista Salvatore Ferlita.  «Il noir è ormai uscito dal genere di nicchia è si è imposto in libreria conquistando una buona fetta di mercato – aggiunge Raffaella Catalano - Non è un caso, infatti,  che un’azienda come l’Alfa Romeo abbia deciso di sponsorizzare la due giorni al Kalhesa. Il noir è un laboratorio di scrittura. Ai lettori, giovani e meno giovani, piace sempre di più». Tra gli sponsor che hanno reso possibile quest’iniziativa figura anche l’Alfa Romeo.

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