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Foss: è la Russia il filo conduttore musicale

Musorgskij, Šostakovič e Prokof’ev sono gli autori scelti per la grande cavalcata temporale: al Politeama, le più belle pagine del repertorio russo

  • 15 novembre 2012

Vibra di forza febbrile e tremante la musica che giunge da una Russia a cavallo tra fine Ottocento e prima metà del Novecento: uno slancio emotivo che è il filo conduttore del concerto dell’Orchestra Sinfonica Siciliana in programma al Politeama Garibaldi venerdì 16 novembre alle ore 21.15. Il concerto, in replica sabato 17 novembre alle ore 17.30, ha un costo di ingresso che va da 10 euro a 25 euro, con riduzioni per junior, senior, enti convenzionati e possessori di carte sconto.

Modest Musorgskij, Dmitrij Šostakovič e Sergej Prokof’ev sono gli autori scelti per la grande cavalcata temporale - diretta da Marco Boemi - che va dal 1881 al 1952, e che si fece spazio nella storia per la nascita della “Scuola musicale nazionale” - di cui Musorgskij era il massimo esponente - oltre che l'intuizione e la creazione di nuovi generi musicali perseguita da Prokof’ev grazie alla sua esperienza abitativa negli Stati Uniti.

La serata si apre con l’esecuzione del Preludio Alba sul fiume Moscova, da “Kovancina” di Musorgskij, opera in cinque atti su libretto del musicista stesso e ispirata alla storia nazionale; lo sfondo è la rivolta di Mosca del 1682, seguita alla morte del giovane zar Fedor III, e la vita nella “Moscovia” prima delle riforme “occidentalizzanti” dello zar Pietro. L’opera era incompiuta, fu fusa nel 1989 da Claudio Abbado, in un’acclamata versione teatrale, un’orchestrazione realizzata da Šostakovič nel 1958, con un finale scritto da Stravinskij, in collaborazione con Maurice Ravel, che è quella oggi normalmente eseguita.

Il concerto per pianoforte e orchestra di Šostakovič è il secondo brano in ascolto al Politeama. Composto nel 1957 in occasione del diciannovesimo compleanno e del diploma in pianoforte del figlio Maxim, la prima esecuzione dell’opera avvenne nell’Aula Bolshoi del Conservatorio di Mosca, il 10 maggio dello stesso anno. Al Politeama, invece, il Concerto è eseguito dal pianista russo Alexander Toradze.

La serata si conclude invece con l’esecuzione della gioviale Sinfonia n.7 in do diesis minore op. 131 - l’ultima delle Sinfonie di Prokof’ev - completata nel 1952, l’anno prima della sua morte. Inizialmente concepita come suite per bambini, con intento didattico, l’opera fu ben accolta alla sua prima esecuzione, posteriore di quattro anni alla morte del compositore, e fu insignita anche del prestigioso “Premio Lenin”.

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