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Gegè Telesforo: a Palermo arriva il groove

Balarm
La redazione
  • 26 marzo 2007

È un cantante, un percussionista, un polistrumentista; ma è anche un giornalista, un conduttore radio-televisivo e un entertainer. In qualità di musicista è dotato di un talento raro e poliedrico con cui rende ogni live un evento unico ed esplosivo. Alle 22,30 di sabato 31 marzo, il palco dei Candelai di via Candelai 65, a Palermo, ospiterà la musica di Gegè Telesforo & Groovinetors, uno spettacolo che per Palermo si prospetta già come un grande evento. Per l’occasione il jazz vocalist tra i più conosciuti e apprezzati al mondo sarà accompagnato dai musicisti che lo affiancheranno nel suo nuovo Tour durante tutto il 2007: Mia Cooper (voce), Max Bottini (basso), Fabio Zeppetella (chitarra), Marcello Surace (batteria) e Alfonso Deidda (sax, percussioni e voci). Il cammino artistico di Gegè Telesforo ebbe inizio negli anni ’80 ed è legato a Renzo Arbore, che ne scoprì per primo le eccezionali qualità vocali. Da allora il cantante ha perseguito un personalissimo progetto di ricerca musicale che si è indirizzata da qualche anno sul versante di un funk aggressivo e purissimo, che la mescolanza tra elementi del jazz tradizionale e dell’improvvisazione sperimentale, uniti ad una rigorosa concezione ritmica dominata dal “groove”, ha reso inconfondibile.
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Il suo stile trova nello scat, ovvero nell’improvvisazione con la voce, la sua massima espressione e il suo tratto peculiare, lo stesso che ha permesso all’artista di collezionare numerosissimi successi nel corso della sua carriera. Ha duettato più volte con Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, DeeDee Bridgewater e molti altri, incontrando uno strepitoso consenso anche da parte della critica e del pubblico negli Stati Uniti, grazie al sodalizio con Ben Sidran, pianista, cantante e raffinatissimo critico musicale. Per Telesforo l’America è diventata nel corso degli anni e delle preziose collaborazioni con i più importanti musicisti della scena contemporanea, quasi una seconda patria, in cui il suo sound si è via via arricchito di nuove suggestioni e ha collezionato una serie impressionante di sould out. Ha coronato la sua lunga carriera la pubblicazione nel 2006 di “Groovin'on the swing of things”, una compilation che raccoglie le sue migliori produzioni discografiche, venti anni di musica che vanta la partecipazione di una lista impressionante di ospiti ed una track list dove comprendente brani famosi come Fever in duetto con Giorgia o Desire of love con Dee Dee Bridgewater, una versione tiratissima di Sex Machine di James Brown, Mumbles con Jon Hendricks & Clark Terry che scalò la top ten della classifica in Giappone, la versione radio edit di Volere e potere, brano contenuto anche nel cd e dvd live di Renzo Arbore.

E proprio l’indipendenza è la cifra comune di questa raccolta: la capacità di muoversi nella musica senza limitazioni e di sfruttarne tutti i lessici. L’amore del jazz viene da lontano per GeGè, così come da lontano viene l’uso ritmico della voce, doveroso tributo ai suoi maestri, ma è il funk che trasuda da questa raccolta, un funk tutto italiano che la scena internazionale ci invidia e che Telesforo ha esportato con successo. Conscio dell’importanza di mantenere sempre intatta la propria libertà artistica, Gegè ha scelto la strada dell’indipendenza produttiva molti anni fa. Nessun altra scelta poteva essere migliore: come attesta il suo ultimo lavoro, che ha fatto meritare all’artista il titolo di Groove Master.

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