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I Candelai, musica e tendenze: una passione che resiste

Una realtà che rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per la scena musicale di Palermo, un grande contenitore di energie: I Candelai resiste da ben ventun'anni

  • 21 gennaio 2017

Cosa permette a una realtà di sopravvivere, di resistere al tempo e ai cambiamenti? È la capacità di seguire le tendenze, di scoprire cosa propone il mercato, sempre con un occhio attento alla qualità.

È questo il caso del club palermitano I Candelai, in via dei Candelai 65, che continua ad essere e a proporsi come un grande contenitore per le energie che esprime questa città.

Una realtà storica, tappa di numerose band e artisti come i Subsonica e Vinicio Capossela, che resiste perché mossa dalla volontà di continuare a costituire un punto di riferimento in tutta Italia; non soltanto per i palermitani, ma anche per gli appassionati di musica e per gli stessi musicisti.

Dopo 21 anni, festeggiati a gennaio, I Candelai perseverano nel loro obiettivo, avvalendosi di nuove collaborazioni come quella con il musicista Roberto Cammarata, e in particolare per rimettere in sesto la situazione musicale che due, tre anni fa a Palermo, ha avuto un notevole crollo dell’attenzione.
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Ma cosa attira l’attenzione? Quale genere, quale sound? Come racconta uno dei due fondatori dell'associazione, Fabio Schillaci, parlando con il musicista dei Subsonica Samuel: «si è arrivati ad una considerazione: è il momento in cui musicalmente le nuove generazioni non ascoltano le dissonanze ma le assonanze».

«Quello a cui si assiste oggi - continua Fabio Schillaci - è una semplificazione della musica e degli accordi, che testimonia quando si sia diffusa una certa immediatezza. C’è un pubblico più verde a cui si collega una minore attenzione e una sempre minore curiosità.»

Una situazione che dipende dal fatto che gran parte delle persone di età compresa tra 28 e 40 anni, quella fascia più attenta culturalmente alla scena musicale, non vive più a Palermo. «Se in una città va via la fascia più curiosa e più colta, si viene a creare un vuoto.»

Il ruolo de I Candelai, che è appunto quello un po' da club, è quello di riuscire a capire la tendenza del momento e prendere l’artista un attimo prima che poi esploda e diventi popolare. Uno "studio" e una ricerca continua, costante ma soprattutto appassionata.

Resta il fatto che i gruppi palermitani hanno sempre la priorità: il locale resta una casa che li ospita, dove organizzare e produrre, provare e lasciare spazio all’ispirazione in un ambiente intimo e familiare. Il gruppo palermitano che riesce ad inserirsi nel circuito nazionale rimane un grosso orgoglio. Non ultimi, gli Omosumo che hanno provato a I Candelai il nuovo disco o come La rappresentante di lista e Antonio di Martino: energie positive che lasciano il segno.

La festa dei 21 anni del locale è stata dedicata al ricordo di Maurilio Prestìa, collega ma soprattutto amico, un rapporto di più di dieci anni di collaborazione. Emozionato, Fabio Schillaci racconta dei primi anni di lavoro insieme, della ricerca spassionata di musica emergente e di tendenza sempre con uno sguardo alla qualità, alle cose un po' più "grandi".

Una guida "spirituale" che ha lasciato un'impronta ben precisa nel lavoro che I Candelai porta oggi avanti con lo stesso sentimento, quello di regalare alla città la grande esperienza della Musica, lasciandosi affascinare anche dal mondo che sta dietro le quinte, dalla nascita di un’idea fino alla realizzazione del disco.
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