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“Il Ciclope” al Calatafimi Segesta Festival

Il dramma satiresco di Euripide diretto da Gatti sbarca a Segesta. Uno spettacolo contro l’intolleranza, la fobia razziale, l’appiattimento culturale e l’omologazione

Balarm
La redazione
  • 27 agosto 2008

La più crudele e dolorosa fra le avventure affrontate da Odisseo, cioè l'incontro con il gigante Poliremo e la morte dei compagni dell'eroe divorati dal mostro‚ rivivrà giovedì 28 agosto, al Teatro antico, alle 19, per il “Calatafimi Segesta Festival”, con l’ultima replica siciliana de “Il Ciclope”. La rappresentazione, diretta da Aurelio Gatti, proprio il mese scorso ha debuttato in Sicilia in prima nazionale.

In questa sorta di "opera buffa" che è il dramma satiresco‚ un tipo di composizione unico nel suo genere e di cui il Ciclope è la sola preziosa testimonianza pervenuta a noi per intero, si narra la vicenda di Odisseo che sbarcando sbarcando nell'isola dei giganti monoculi trova non soltanto il crudele Polifemo, ma anche Sileno‚ il fido compagno di Dioniso‚ costretto prendersi cura del gregge e a vivere lontano da lui e soprattutto dal vino. E sarà proprio il vino, questo nettare prezioso, intorno al quale si svolge tutto l’intreccio: sarà questo, infatti, a condannare il Ciclope e a salvare la pelle dell'eroe di Itaca.
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«Polifemo incarna un diverso tipo di pericolo per l’individualità e quindi per Ulisse – scrive Aurelio Gatti nelle note di regia - in quanto rappresenta un’era‚ l’età propriamente barbarica‚ anteriore a quella degli Dèi solari che rappresentano le divinità di una fase più civilizzata. La nascita e la supremazia dell’individuo necessita quindi il superamento della preistoria‚ il primato di Odisseo è in una forma di razionalità superiore, assente nel Ciclope in cui invece «stoltezza e illegalità appaiono come un solo e mediano attributo». Sul palco, tra gli altri, Ernesto Lama (nell'interpretazione di Sileno), Sebastiano Tringali (Ulisse), e Raffaele Gangale (Ciclope). Così, con quest’opera intramontabile, spunto di riflessione contro l’intolleranza, la fobia razziale, l’appiattimento culturale e l’omologazione, si chiude l’edizione 2008 del festival di Segesta, organizzato dal Comune di Calatafimi, con il sostegno della Regione Siciliana.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.festivalsegesta.com. Il prezzo del biglietto intero per gli spettacoli (diritti di prevendita escluso) è di 15 euro, ridotto 8 euro (per i residenti e per i possessori dei biglietti del circutio Teatri di Pietra). L'ingresso è gratuito per i bambini fino a 10 anni e per i disabili (gratuito anche per l’accompagnatore). I biglietti gratuiti e ridotti non sono aquisibili in prevendita, ma solo al botteghino del teatro che apre due ore prima dello spettacolo. Per agevolare i palermitani è previsto un bus Palermo-Segesta (infoline 0924.31020). La partenza del bus è prevista da piazza Castelnuovo ma con due fermate: una a piazza Unità d’Italia, un’altra in viale Lazio.

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