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Il vulcano Marsili si sfalda: allarme tsunami?

L'improbabile allarme adesso arriva dal mare: il distacco di pareti rocciose dai versanti del vulcano potrebbe generare onde altissime nel Tirreno meridionale

Balarm
La redazione
  • 31 maggio 2012

L'improbabile allarme adesso arriva dal mare: uno smottamento lungo uno dei versanti del Marsili, vulcano sommerso nel mar Tirreno, ha provocato l'allarme tsunami in tutto il Tirreno meridionale. Marsili si trova a circa 140 km a nord della Sicilia e circa 150 km dalle coste della Campania, ed ha dimensioni davvero notevoli: la montagna sottomarina è lunga 70 chilometri e larga 30 e la vetta del suo cratere è a 450 metri dalla superficie del mare. L’allarme su una possibile minaccia è lanciato dal professore Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell'Università di Napoli Federico II che avverte come «Bisogna però evitare facili allarmismi e non lasciarsi prendere dal panico ma organizzare al più presto sistemi di difesa dei litorali».

Gli tsunami si verificano anche in seguito a fenomeni franosi o di collasso parziale o totale di strutture vulcaniche, in caso di elevata rapidità ed estensione di tali fenomeni. Il distacco di pareti rocciose movimenterebbero materiale a sufficienza per generare onde altissime nel tirreno meridionale. Una possibile attività franosa di questo vulcano sottomarino, scoperto negli anni Venti del secolo scorso, potrebbe dunque ripercuotersi sulle coste siciliane e gli esperti avanzano l'ipotesi che già le ultime scosse telluriche registrate, siano in realtà conseguenziali all'attività eruttiva del Marsili.

A smentire qualsiasi allarmismo è Franco Italiano, ricercatore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Palermo, che spiega come il vulcano sia sottoposto a continui monitoraggi perchè protagonista del primo progetto al mondo di sfruttamento dell'energia geotermica a mare :«Tutti gli studi hanno rivelato che il Marsili è coperto da uno strato sedimentato che testimonia la sua inattività da centinaia di anni». Inoltre rilevamenti effettuati lungo tutte le coste dell'Italia Meridionale, dalla Sicilia alla Campania, indicano che non esiste nessun residuo di maremoto e che pertanto non è mai accaduto in passato che si verificasse un maremoto nel Tirreno, specie provocato da vulcani sottomarini. «Il vulcano è da anni sotto la continua e costante osservazione del nostro centro; di certo la storia ci dimostra che nessuna attività può essere esclusa, ma qualora ciò accadesse noi saremmo i primi ad accorgercene tempestivamente».

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