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Kals’Art 2005: due mesi di spettacolo nel cuore di Palermo

  • 30 maggio 2005

L’estate si avvicina e con essa vanno annunciandosi ricche e numerose le rassegne che annualmente la allietano. Ed anche quest’anno, forte del riscontro ottenuto la passata edizione, dall'1 luglio al 15 settembre torna a Palermo la grande kermesse di Kals’Art, spettacolare giostra di musica, cinema, teatro e danza che andrà ad animare le viuzze dell’omonimo quartiere popolare, per l’occasione trasformato in un’immensa isola pedonale (ogni giorno dalle ore 21 alle 2 del mattino) di fronte il mare del “Foro Italico Umberto I” con il suo grande prato che, dopo le recenti polemiche, sarà finalmente accessibile al pubblico, fiero del rinnovato maquillage.

Due mesi di concerti nelle piazze, rappresentazioni teatrali fra le più varie, ed alcuni tra i migliori classici del cinema nei più bei siti monumentali della città. Oltre a piazza Kalsa, centro pulsante dell’intera manifestazione, posto fra la chiesa barocca di Santa Teresa, Porta dei Greci ed il suddetto “Foro Italico”, costituiranno infatti location degli eventi anche l’ampio piazzale dinanzi all’ex Deposito locomotive di Sant’Erasmo, pensato come punto d’incontro soprattutto giovanile, l’atrio di palazzo Bonagia, l’estesa area verde di piazza Magione, il complesso monumentale dello Spasimo, il raccolto cortile del settecentesco Palazzo Palagonia, l’aristocratico atrio di Palazzo Abatellis, la corte del Teatrino Ditirammu, ed ancora Villa Garibaldi, il Giardino dell’Alloro ed infine il ritrovato Giardino della Zisa prospiciente l’austera residenza normanna, anch’esso fresco d’ultimazione dopo due anni di lavori (unico sito fuori dalla Kalsa). Tutta l’area interessata sarà percorsa da luminarie realizzate dalle storiche famiglie di luminaristi palermitani, su progetto di alcuni affermati designer italiani (Mario Bellini, Denis Santachiara, Michele De Lucchi, Italo Lupi, Gaetano Pesce, Pierluigi Cerri, Italo Rota e Paolo Rizzato) ed arricchita da un percorso artistico con scatti del fotografo americano David LaChapell. Senza dimenticare che, in collaborazione con l’associazione Amici dei Musei siciliani, l’Università degli Studi, l’Arcidiocesi di Palermo, l’Assessorato regionale e la Soprintendenza ai Beni culturali, saranno aperti da giovedì a sabato, dalle ore 21 alle 24, i tesori di Palazzo Abatellis, il Museo di Palazzo Mirto, le Chiese della Catena e della Pietà, la Magione, gli Oratori di San Lorenzo e dei Bianchi, San Giovanni dei Napoletani, la Gancia, Palazzo Chiaramonte, il Museo internazionale delle Marionette ed il Gymnasium dell’Orto Botanico. Il visitatore che indugi per i vicoli della Kalsa potrà pure gustare prodotti tipici siciliani in appositi stand mobili – disegnati da Italo Rota – ed acquistare oggetti del locale artigianato.

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«Anche quest’anno – ha sottolineato il sindaco Diego Cammarata – Kals’art rappresenta il momento di punta dell’estate palermitana. E, ancora di più, rispetto allo scorso anno, quando la manifestazione appena nata riscosse un enorme successo, riesce a percorrere trasversalmente i luoghi monumentali ed urbanistici della città, quelli culturali e dell’intrattenimento, in un mix straordinario di suggestioni visive e sonore che ha contribuito a riportare l’antico quartiere della Kalsa al centro dell’interesse collettivo». Obiettivi della grandiosa iniziativa, cui direttore artistico è Davide Rampello, sono dunque fondamentalmente la valorizzazione del centro storico, una proposta d’intrattenimento di qualità e l’occasione di una forte promozione turistica di Palermo. Per quanto riguarda gli spettacoli, partendo dalla musica, il cartellone è diviso in cinque sezioni: si apre con “Mare aperto”, l’anima rock di Kals’Art, che affida la prima ai Modena City Ramblers, folk band italiana al cui ultimo lavoro “Appunti partigiani” hanno collaborato artisti del calibro di Billy Bragg, Goran Bregovic, Francesco Guccini, Morgan, Piero Pelù, Bandabardò, Paolo Rossi, mentre territori musicali diversi saranno invece battuti dagli Oi Va Voi, commistione fra tradizione “klezmer” est-europea con i più moderni e smaliziati ritmi contemporanei, quindi per gli amanti del sound alla Nick Drake e Syd Barrett arriva Devendra Banhart, venezuelano adottato dallo stato del Texas, divenuto uno dei più accreditati esponenti della scena rock “lo-fi” americana, cui fanno eco i bolognesi Franklin Delano. Musica internazionale ma in lingua italiana è quella dei piemontesi Mambassa, così come internazionali sono ormai le sonorità crepuscolari dei siciliani Agricantus, accompagnati sul palco dai rarefatti loops di Dj Ravin del "Buddha Bar" ed infine in rappresentanza della contemporanea psichedelia, i Jennifer Gentle, il cui ultimo album “Valende” è stato pubblicato dalla “Sub Pop”, la stessa dei primi Nirvana, Soundgarden e Mark Lanegan.

Altro ciclo musicale sarà “Maree”, rivolto alla contaminazione fra varie culture musicali espressa da voci femminili le più rappresentative: esordio affidato ai lusitani Madredeus, apprezzatissimi esponenti del fado portoghese, quindi si va nel Mali africano con Rokia Traorè, una delle regine del genere reso celebre da Salif Keita, cui seguono i francesi Nouvelle Vogue a rivestire di pop jazz alcuni successi rock d’annata, quindi l’argentina Sandra Luna, recente nomination ai BBC Awards come miglior artista world music dell’anno per la personale interpretazione di tango, e la nostra Cristina Donà, nota ormai pure all’estero per la sua intensità vocale e compositiva. A rappresentare la bossa nova brasileira Adriana Calcanhotto, seguita dal talento tutto nuovo di Rossana e Zelia e dalla fresca affermazione della vocalist Chiara Civello, romana d’adozione newyorkese, con un cd jazz tenuto a battesimo da Burt Bacharach. È invece Tom Waits l’ispiratore del trio Marlango, ai vertici delle classifiche spagnole con il suo originale mix di rock, jazz e pop, mentre giungono dalla Scandinavia Kari Bremnes, talentuosa norvegese interprete dei brani di Leonard Cohen con sfumature “joni-mitchelliane”, e la jazzista Viktoria Tolstoy, nipote del grande scrittore russo Lev, reduce da un concerto al Blue Note milanese con “My Swedish Heart”. Famosa in tutto il mondo è la romana Maria Pia De Vito, voce jazz scortata negli ultimi anni da jazzmen come Ralph Towner, Michael Brecker ed Enrico Rava, mentre è scozzese Andi Neate, nuova promessa indie rock, già affiancata alle fini vocalità di Suzanne Vega ed alla sanguigna passione di Ani Di Franco.

Tutta all’insegna del duo la subrassegna “Riflessi” attenta alla musica etnica, minimalista e jazz, un insolito confronto fra artisti e strumentisti, a volte di tradizioni diverse, a volte coinvolti in ardite accoppiate sonore: artisti padroni assoluti della tecnica dei propri strumenti e sperimentatori quali Gianni Gebbia, sassofonista palermitano le cui sonorità free saranno avviluppate all’organetto diatonico di Dominique Regef, il fiatista argentino Javier Girotto con l’accordion di Luciano Biondini, il duo sax-pianoforte Stefano D’Anna e Salvatore Bonafede, il clarinetto di Gabriele Mirabassi abbinato alla chitarra brasiliana di Guinga, la sensuale voce di Petra Magoni a percorrere le corde del contrabbassista Ferruccio Spinetti, i fiati arcaici di Mario Crispi con la chitarra di Aldo De Scalzi, la zampogna cromatica di Giancarlo Parisi con il piano di Katia Pesti. Quindi le ultime due sezioni, “Parole alle parole”, dedicata all’uso della parola come strumento musicale per la quale nel Cortile di Palazzo Palagonia ascolteremo lo scrittore Stefano Benni, il giornalista Roberto Alajmo, il milanese Carlo Fava, il giovane Pippo Pollina, e Sylviane Dupis & Faxet in vari “jazz reading”; e “KalsArtMed”, con Bollywood Brass Band, il serbo Boban Markovic e la sua Orkestra dalle sonorità tipiche dei film di Kusturica, i Lautari scoperti e prodotti da Carmen Consoli, Banda di Avola, il jazz tango di Boris Kovac, i partenopei Cantodiscanto con tarantelle contaminate da suoni afro, i Flamenjazz con la compagnia “Gitana Cortès” di Joaquin Cortez, ed infine Daniele Sepe con l’ultimo disco “Vite Perdite” (1° nella World Music Chart).

Costituisce filo conduttore del programma teatrale la proposta di celebri pagine di narrativa tra l’800 ed i primi del ’900, riadattate drammaturgicamente: così “Teatro narrato”, dall’1 al 31 agosto a Palazzo Bonagia, darà corpo in 14 spettacoli ai volti dei protagonisti de “Le affinità elettive” con Edoardo Siravo,<“Alice nel paese delle meraviglie” con Milena Vukotic, “Lo strano caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde” con Franco Castellano, “Forte come la morte” con Flavio Bucci, “Il ritratto di Dorian Gray” con Giancarlo Zanetti, nonché alcune novelle di Verga e le kafkiane “Metamorfosi” interpretate dai nostrani Franco Scaldati e Roberto Burgio, per concludere con un recital di Gianrico Tedeschi. Dal 25 al 31 luglio sette serate “a sorpresa” nei Giardini della Zisa: luci, parole, musica e danza ispirati a "Le mille e una notte", oltre ad alcune piéces di sperimentazione dirette da Geroger Lavaudant, Emma Dante, Claudio Collovà, Franco Scaldati ed Enzo Moscato.

Dal 12 agosto allo Spasimo, tema del cartellone cinematografico curato da Mario Bellone e Franco Marineo sarà il genere “noir”, con sei classici hollywoodiani realizzati negli anni ’40 e ’50 ed appositamente restaurati dalla Lab 80 di Bergamo (quattro in versione originale sottotitolata): “L’infernale Quinlan” di Orson Welles, “La fiamma del peccato” di Wilder, “La donna del ritratto” di Lang, “Doppio gioco” di Siodmak, “La fuga” di Delmer Daves e “Le catene della colpa” di Tourneur. Inoltre saranno proiettate anche pellicole frutto delle più moderne concezioni dell’idea stessa di “enigma”, quali “La promessa” di Sean Penn (tratto dal romanzo omonimo dello svizzero Dürrenmatt) e “Mulholland Drive” di David Lynch, nonché una sezione speciale rivolta al connubio fra cinema e letteratura, coinvolti alcuni tra i migliori “giallisti” italiani, ed un’altra dedicata alla cinematografia dell’Estremo Oriente. Infine, una serie di documentari incentrati sulla realtà politica contemporanea e sul cinema italiano “minore”, alcuni in prima rappresentazione per Palermo. Tutti i concerti saranno gratuiti. Per ulteriori informazioni ed aggiornamenti consultare il sito www.kalsart.it.

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