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"La città ideale": debutto in regia di Luigi Lo Cascio

Al cinema il primo film di Luigi Lo Cascio, "La città ideale", un giallo ecologico che dimostra che è possibile vivere senza acqua ed energia corrente. Forse...

  • 10 aprile 2013

È delle città come dei sogni: tutto l'immaginabile può essere sognato ma anche il sogno più inatteso è un rebus che nasconde un desiderio oppure il suo rovescio, una paura. Le città come i sogni sono costruite di desideri e di paure. Desideri e paure per l'appunto, che prendono forma attraverso aspettative e perplessità di una città dei sogni, secondo Italo Calvino ne “Le città invisibili”. Ed ogni città porta con sé una chimera, fantastica e meravigliosa, come “La città ideale” dell'attore palermitano Luigi Lo Cascio, quella che ha prima immaginato e poi trascritto nel primo film con cui debutta alla regia, presentato alla 27° settimana internazionale della critica di Venezia (QUI il trailer).

Distribuito da “Istituto Luce - Cinecittà”, il film d'esordio alla regia di Lo Cascio è nelle sale italiane da giovedì 11 aprile, quindi affrettatevi al cinema. Nonostante l'attore avesse già curato tre testi teatrali, questo è il primo testo pensato per il cinema, ragionato per essere destinato al grande pubblico, messo in scena da Lo Cascio stesso che si è trovato dall'altra parte della cinepresa, senz'altro divertendosi ma anche impegnandosi.

Il protagonista della pellicola si chiama Michele Grassadonia, un fervente architetto ecologista palermitano che decide di abbandonare la terra natia per trasferirsi a Siena. Un città migliore, forse, o almeno, la migliore per lui. Da quasi un anno porta avanti un esperimento nel suo appartamento. Bizzarro a tratti, ma ha intenzione di dimostrare che è possibile vivere in autosufficienza, senza dover fare ricorso all'acqua corrente o all'energia elettrica.

Siena è la città che più si presta al suo drastico esperimento di vita. Con scrupolosità maniacale raccoglie l'acqua piovana - dovrà pur farsi la doccia... -. Sfrutta i riflessi lunari per illuminare ogni angolo di casa sua e sfrutta la pedalata di una bici domestica per poter utilizzare il rasoio elettrico e farsi la barba. Ovviamente non usa alcuna automobile, preferisce contare solo sui suoi piedi. Tutto perfetto, fino al giorno in cui, fatalmente il destino ci mette lo zampino, proprio una sera in cui decide di usare la macchina di un amico. È da lì che il progetto naufraga, trasformandosi in un incubo inquietante tra accuse, magistrati ed avvocati.

Ad anni ormai dall'esordio con “I cento passi”, pellicola che l'ha reso celebre, Luigi Lo Cascio si è messo alla prova. Ha creato e formato immagini che è riuscito a mettere in scena per la prima volta. Un lavoro appassionato che ha dato vita ad un giallo che può essere definito green, ecologico. La sua ideologia utopica sarà deviata da un'accusa che cambierà i suoi propositi ad impatto zero sull'ambiente circostante. Nel cast, tra gli altri, Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Aida Burruano e Roberto Herlitzka, per una produzione Bibi Film con Rai Cinema. Non sveliamo altro, d'altronde si tratta pur sempre di un giallo...

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