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“La deutsche vita”: il cineclub del Goethe

Integrazione sociale, città multi-etniche e conflitti adolescenziali, attraverso i grandi classici del cinema tedesco, film più recenti e alcuni documentari

  • 20 gennaio 2009

Le metropoli tedesche protagoniste sul grande schermo in un ciclo di proiezioni che andrà da mercoledì 21 gennaio fino al 18 marzo, all’interno della sala Wenders dei Cantieri Culturali alla Zisa del Goethe Institut (Via Paolo Gili 4). La rassegna, dal titolo “La città siamo noi:Vivere e sopravvivere nelle metropoli ”, prevede una proiezione ogni mercoledì alle 18.30, e tutte le proiezioni sono in lingua originale tedesca ma porteranno i sottotitoli in italiano.

Di grande attualità saranno i temi trattati: dall’integrazione sociale alla questione delle frontiere, dalle multi etnie fino all’inserimento dei giovani nella società, attraverso i grandi classici del cinema tedesco alternati a film recenti e ad alcuni documentari. (Per la visione dei film non è previsto alcun prezzo per i biglietti).

Il primo film ad inaugurare il ciclo di proiezioni sarà (il 21 gennaio) "Urban Guerillas" (2003) del regista Neco Celik. Il film, girato con un budget ridottissimo, con una piccola video camera digitale e con attori non professionisti è ambientato a Berlino, e descrive uno spaccato sulla controcultura giovanile rappresentata dalla musica hip hop, dal graffitaggio e dalla break dance. Protagonisti della pellicola sono due giovani, un ragazzino di nome Kasper ritenuto responsabile della morte di un compagno e una ragazzina di nome Jade che viene allontanata dal suo gruppo di amiche.

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Il secondo film in programma, fissato per mercoledì 28 gennaio è "Die Mörder sind unter uns" (Gli assassini sono tra noi) del regista Wolfgang Staudte (1946). Il film ambientato nel 1945 sempre a Berlino, costituisce il primo tentativo del cinema tedesco di occuparsi dei crimini del nazionalsocialismo. La pellicola sarà proiettata in occasione della “ Giornata della memoria ” e introdotta dal Professore Mario Rubino della facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo, dipartimento di Scienze Filologiche e Linguistiche.

Mercoledì 4 febbraio sarà la volta di "Was lebst du?" (Che cosa vivi?) un documentario di Bettina Braun del 2004 che porterà sul grande schermo la storia di quattro immigrati in Germania, provenienti tutti da città differenti ma che hanno in comune oltre il fatto di non essere tedeschi, di essere disoccupati e di avere la stessa passione per il rap, che li porterà ad avere grandi conflitti con i genitori.

Berlino torna protagonista nel film di Andreas Dresen (noto nell’ambiente cinematografico tedesco per i suoi film basati sull’improvvisazione realistica) intitolato "Sommer vorm Balkon" (Estate a Berlino) (2005): una commedia toccante che affronterà i temi del vivere e sopravvivere nella società di diverse generazioni giovanili. Mercoledì 18 febbraio sarà la volta di "Berlin – Ecke Schönhauser" (Berlino – Angolo Shönhauser) di Gerhard Klein (1956/57) ambientato nella Berlino est degli anni 60, quando ancora il “muro” divideva la città in due, dove un gruppo di amici, giovani operai trascorre il tempo sotto il viadotto della ferrovia a ballare e ascoltare musica e divertendosi.

Per via delle diverse strade che intraprenderanno per il loro futuro il gruppo di spaccherà e niente sarà come prima. Il regista Klein come i nostri registi neorealisti ha girato l’intero film per le strade di Berlino, facendo agire i suoi personaggi nella vera realtà di quei tempi. La regista Franziska Buck sarà protagonista col suo film mercoledì 25 febbraio dal titolo "Emil und die Detektive" (Emil e i detective) remake del romanzo del 1929 di Erich Kästner (2001). La storia e ambientata nei tempi moderni e sottolinea forti disagi sociali come la mancanza, per i bambini, di importanti valori come quelli di una famiglia unita. Questo film che è la quarta trasposizione del romanzo è stato modernizzato e attualizzato a fondo dalla regista.

Il 4 marzo sarà sulle scene la città tedesca di Francoforte che insieme alla città polacca Slubice sarà al centro di un intreccio di piccole storie nel film "Lichter" (Luci) di Hans Crhistian Shimd (2003). Ambientato nel periodo seguito dopo la fine della guerra fredda e la successiva riunificazione della Germania, il film affronta le grosse difficoltà economiche delle popolazione che da un lato cerca di emigrare ad ovest, più benestante, dal’altro si scontra con la propria realtà fatta di violenza e insicurezza. Oltre ad aggiudicarsi il Premio internazionale della critica al Festival del cinema di Berlino nel 2003, il film ha raccolto il favore dalla stampa tedesca con rara unanimità.

Maikis e Crhisto due fratelli greci di lingua Turca che vivono a Monaco sono i protagonisti del film "Ghettokids" di Christian Wagner (2001) in programma per l’11 marzo. Un film che tratta di questioni sociali, traffico di droga, prostituzione e microcriminalità. La particolarità del film sta proprio nella regia tedesca che ha saputo trattare il tema degli immigrati in terra straniera, della loro difficile convivenza con la gente del luogo, in maniera egregia in quanto solitamente film provenienti dalla Germania con questa tematica furono firmati in passato da registi di quegli stessi luoghi e che quindi hanno vissuto la stessa esperienza da immigrati.

La rassegna cinematografica si chiuderà infine, il 18 marzo con la proiezione di "Der geteilte Himmel" del regista Konrad Wolf (1964) che mette in scena il difficilissimo rapporto di coppia di una giovane donna Rita Seidel e un chimico Manfred Herrfurth inizialmente messo in crisi dal rapporto con i genitori di lui e in seguito dalla volontà di Manfred di trasferirsi a Berlino Ovest dopo aver visto rifiutarsi una importante ricerca dalla sua azienda.

Il film è un omaggio all’80° compleanno della scrittrice tedesca Christa Wolf (madre del regista) e proiettato in collaborazione con la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Palermo, Dipartimento di Arti e Comunicazioni. La rassegna è un’iniziativa inserita all’interno del progetto triennale Omiapolis dedicato alle città e alle culture urbane. Per maggiori informazioni sul programma potete visitare il sito www.goethe.de/palermo.

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