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La Sicilia di John Turturro sbarca a Venezia

Al 66° Festival del Cinema di Venezia John Turturro presenterà il suo documentario girato in Sicilia: “Prove per una tragedia siciliana”

  • 21 agosto 2009

Il documentario “Prove per una tragedia siciliana” di John Turturro e Roman Paska, girato in Sicilia con il contributo dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, sarà presentato il sabato 5 settembre nella sezione “Controcampo italiano” del 66° Festival del Cinema di Venezia. La Regione Siciliana ha anche contribuito, ma questa è già notizia nota, alla realizzazione di “Baarìa” di Giuseppe Tornatore che aprirà il Festival il 2 settembre. “Prove per una tragedia siciliana” è il racconto di un viaggio in Sicilia che l’attore e regista italoamericano compie, alla ricerca delle proprie origini. E’ stato girato nei mesi scorsi tra Palermo e Agrigento (i nonni materni di Turturro sono emigrati negli States dal capoluogo siciliano e dal paese di Aragona, nell’agrigentino); un pre-montaggio di 15 minuti è stato presentato a Palermo durante i “Cantieri del documentario”.

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John Turturro, attore, regista e sceneggiatore statunitense di origine italo-americana (sua madre Catherine era una cantante jazz ed aveva origini siciliane e precisamente di Aragona), porta lo spettatore alla scoperta dei luoghi-simbolo della mitologia dell’emigrante, compiendo un percorso che aiuta a capire l’America di oggi. Sicilia e America: storia di una relazione viva e nascosta. Una memoria ritrovata attraverso un viaggio nello spazio e nel tempo, compiuto a ritroso rispetto a quello dei tanti siciliani emigrati nel ‘900. Nel film, oltre allo stesso attore (che lungo la sua carriera ha finora lavorato con registi del calibro di Martin Scorsese, Spike Lee, Joel ed Ethan Coen, Woody Allen, Francesco Rosi e Michael Cimino, interpretando ruoli memorabili come in "Il colore dei soldi" o "Fà la cosa giusta"), anche Andrea Camilleri, Donatella Finocchiaro, Gioacchino Lanza Tomasi, Mimmo Cuticchio, Vincenzo Pirrotta.

Alla direzione delle riprese Turturro ha chiamato il regista teatrale newyorkese Roman Paska, la fotografia è di Marco Pontecorvo. L’art director è Donna Zakowska, scenografa e costumista americana (Emmy Award - 2008). Il montaggio è curato da Michael Berenbaum, storico collaboratore di Turturro e dei fratelli Coen, di grande esperienza anche televisiva (Sex and the City, Desperate Housewives). Le musiche sono di Giovanni Sollima. Il documentario è coprodotto da Esperia Film e Assessorato Regionale ai Beni Culturali tramite un progetto Por dell’Unione Europea. Giuliana Del Punta e Bruno Restuccia (EsperiaFilm) hanno realizzato, tra l’altro, il documentario di Martin Scorsese sulla storia del cinema italiano “Il mio viaggio in Italia".

Per Sergio Gelardi, presidente di CineSicilia, “La vetrina di Venezia costituisce un punto di partenza importante per la promozione della filiera produttiva dell’audiovisivo in Sicilia in ambito internazionale. E’ un’occasione adeguata alla tradizione del territorio cinematografico siciliano e giunge utile per presentare le misure di sostegno che la Regione ha previsto a favore dell’audiovisivo in Sicilia”. Oltre al film d’apertura, “Baarìa” di Tornatore, e a “Prove per una tragedia siciliana” di Turturro, la Regione tra il 2008 e il 2009, ha collaborato alla realizzazione di quindici altre produzioni girate nell’Isola (film, documentari, fiction, cartoon): sono stati coprodotti, con l’intervento di CineSicilia, progetti per circa otto milioni di euro, attingendo a finanziamenti dell’Unione Europea (Por – Apq). A Venezia verranno presentati i nuovi progetti cinematografici, il festival “Doc.It” e sarà organizzata, durante le “Giornate degli autori”, una tavola rotonda sul sostegno delle attività cinematografiche in Sicilia.

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