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Mintzer e Raja, “special events” all’Open Music

Balarm
La redazione
  • 4 maggio 2004

Nato con l’intento di diventare uno dei punti nevralgici del circuito jazzistico nazionale ed internazionale, questa settimana l’Open Music Club di Palermo (via Niccolò Turriti 51/53) diviene vetrina per due “special event” che colpiscono in pieno nel segno di quell’obiettivo. Giovedì 6 maggio sulla pedana del cubino si esibirà in un doppio concerto (ore 22.00 e 23.45, biglietto 10 euro per ciascuno spettacolo con prenotazione obbligatoria) Bob Mintzer, uno degli artisti più versatili della scena musicale internazionale, la cui carriera è sempre stata caratterizzata da una notevole versatilità: a parte sax tenore e soprano, Mintzer suona flauto, clarinetto, fiati elettronici, è pure compositore, arrangiatore e didatta rinomato in tutto il mondo, attivo non solo nel jazz, ma anche nel pop, nella musica orchestrale, nella latin e nella world music.

Insegnante ed autore di testi didattici, varie sono le nomination ai Grammy Awards cui è stato candidato, vincendo l’ambito premio nel 2002 per la registrazione dell’Omaggio a Count Basie con la Bob Mintzer Big Band, Mintzer è da dieci anni membro del gruppo jazz contemporaneo Yellowjackets, band regolarmente presente ai più importanti jazz-festival di tutto il mondo. Con essa Bob Mintzer ha registrato nove CD, lavorando con essi quattro mesi l’anno, senza trascurare gli impegni con la propria big band e con le molte altre formazioni, sia come direttore, ospite o solista, nonché con il suo quartetto jazz. Oltre che con gli YellowJackets, è possibile ascoltarlo in oltre 300 registrazioni con Jaco Pastorius, Michael Franks, Bobby McFerrin, Dave Liebman, Randy Brecker, George Gruntz, Steve Winwood, Diana Ross, Queen, the American Saxophone Quartet, New York Philharmonic, Tito Puente, Eddie Palmieri e Mongo Santamaria, mentre all’Open Music sarà accompagnato da Giovanni Mazzarino al piano, Nello Toscano al contrabbasso e Mimmo Cafiero alla batteria.

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Intercalato dall’esibizione di uno dei chitarristi siciliani più attivi nell’ambito jazzistico, Sergio Munafò, che venerdì 7 ore 22.00-23.00-24.00, ingresso libero, si esibirà in duo con Riccardo Lo Bue al contrabbasso per un programma di ammiccanti standard, l'altro special event sabato 8 (ore 22.00 e 23.45, biglietto 6 euro per ciascuno spettacolo con prenotazione obbligatoria) sarà invece con il quintetto del sassofonista Mario Raja, altro appuntamento di rilievo se si considera l’attività musicale del sassofonista d’origine napoletana. Anch’egli profondo conoscitore del sax, suona in prevalenza il tenore ma non disdegna il soprano, è molto noto nell’ambiente per il suono pulito e l’elegante fraseggio, nonché compositore, arrangiatore. Coinvolto in svariati progetti, è direttore di una propria orchestra, la Mario Raja Big Band (in cui sono transitati, fra gli altri, Gabriele Mirabassi, Pietro Tonolo, Marco Tamburini, Hilaria Kramer, Roberto Rossi, Piero Leveratto, Pietro Lussu ed Alfred Kramer) e co-leader del particolare quartetto Arundo Donax, tutto di sassofoni, con Pasquale Laino, Pietro Tonolo e Rossano Emili, mentre insieme a Marvi La Spina e Bruno Tommaso condivide il progetto Lighea.

Già primo sax alto e arrangiatore della “Grande Orchestra Nazionale di Jazz” diretta da Giorgio Gaslini, assistente di Gunther Schuller nella prima rappresentazione europea di “Epitaph” di Charlie Mingus, numerose sono le sue collaborazioni, sia italiane che internazionali (Bob Brookmeyer, Mel Lewis, Joe Lovano, Gary Smulyan, Enrico Rava, Jerry Lewis, Giovanni Tommaso, Phil Woods, Gianluigi Trovesi, Sal Nistico, Muhal Richard Abrams, Bob Mintzer, Rachel Gould, Hal Crook, Massimo Urbani, Stevie Wonder). Sabato si esibisce al fianco di Roberto Rossi al trombone, Riccardo Zegna al piano, Pietro Leveratto al contrabbasso e Mimmo Cafiero alla batterial. Domenica 9 alle ore 22.00-23.00-24.00 ingresso 5 euro con consumazione toccherà al trio del giovane e promettente pianista siciliano Mauro Schiavone supportato dal poliedrico basso a sei corde di Daniele Camarda e dal pirotecnico Francesco Cusa alla batteria, mentre il lunedì 10 alle ore 22 la consueta delirante jam session diretta dal pianista Marco Mazzamuto.

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