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Palermo: piano moderno per l'energia elettrica

Un'imponente opera di riassetto dell’alta tensione nei centri urbani: razionalizzata la rete del Comune di Palermo, Monreale, Piana degli Albanesi e Bagheria

  • 22 marzo 2012

Cambia il volto della rete elettrica ad alta tensione nelle aree delle grandi città d’Italia. Palermo inclusa tre le grandi aree metropolitane interessate dal piano di ammodernamento della rete elettrica approvato da Terna - il primo operatore di trasmissione indipendente in Europa - che avrà come obiettivo quello di aumentare la sicurezza, la qualità e l'efficienza delle infrastrutture elettriche in un’ottica di sostenibilità.

I lavori di questa imponente opera di riassetto dell’alta tensione nei grandi centri urbani - Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova - impegneranno in totale 80 imprese, con l’utilizzo di oltre 100 mezzi speciali per un totale di un miliardo di euro di investimento complessivo. Nello specifico a Palermo, con investimenti per 90 milioni di euro, si mira al miglioramento della qualità ed efficienza del servizio elettrico in una delle aree più importanti della Sicilia: verrà razionalizzata l’intera rete ad alta tensione del Comune di Palermo e dei comuni limitrofi Monreale, Piana degli Albanesi e Bagheria .

Nel corso del 2012 partiranno i cantieri di tre nuove opere strategiche mentre proseguiranno, poi, i lavori iniziati già nel 2011 del ponte elettrico tra Sicilia e Calabria “Sorgente - Rizziconi”. Tra le opere principali, in Sicilia, anche gli elettrodotti Melilli-Priolo e Paternò-Pantano-Priolo. Tantissimi i benefici del colossale intervento, tra cui l’utilizzo di parte di vecchi tracciati, la minimizzazione degli impatti con aree a tutela paesaggistica e archeologica. Riduzione dell’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di opere di ingegneria naturalistica, di sostegni a basso impatto e cromatismi compatibili con il paesaggio. Assicurato il miglioramento della sicurezza e la continuità del servizio elettrico dell’area di Palermo da sempre individuata come critica.

Il progetto prevede 2.400 chilometri di linee elettriche realizzati e oltre 70 stazioni elettriche da Nord a Sud, riducendo il gap infrastrutturale che separava l’Italia dagli altri paesi europei, e che ha portato un risparmio per cittadini e imprese di 4 miliardi di euro.

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