CINEMA E TV
Palermo shooting di nuovo al cinema
Un affresco onirico della città che apre squarci di luce e ombre sul percorso esistenziale del protagonista, un fotografo di successo interpretato da Campino
Il 28 novembre esce nelle sale cinematografiche italiane “Palermo shooting”, il nuovo sorprendente film di Wim Wenders nella versione totalmente rinnovata rispetto a quella presentata allo scorso Festival di Cannes. Tra gli altri nel cast, Campino, Giovanna Mezzogiorno, Dennis Hopper, Olivia Asiedu-Poku, e Letizia Battaglia.
La nuova versione del film che i critici di Cannes avevano bocciato senza appello, è un affresco onirico della città, che apre squarci di luce e ombre sul percorso esistenziale del protagonista, Finn, un fotografo di successo interpretato da Campino, la rockstar del gruppo Die Toten Hosen. Finn è un fotografo di successo che vive una vita frenetica, eccessiva, con la musica sparata nelle orecchie dal suo ipod, senza più riuscire a guardarsi dentro né a dormire. Fin quando una notte sfiora l’incidente mortale, e come Alice nel paese delle meraviglie, attraversa il varco immaginario che gli consentirà di riscoprire se stesso.
«Il film riguarda molto la mia vita- ha rivelato Wenders- e affronta il rapporto dell’uomo con l’accidia, l’incapacità di vivere il presente e riappropriarsi della propria sistenza. Questa dimensione potevo ambientarla solo a Palermo, perché non conosco altra città dove il senso della vita e il senso della morte siano così forti».Prodotto dalla Wenders Images Gmbh, cofinanziato da Regione, Provincia e Aapit con un milione 207 mila euro, la nuova versione del film ha perso per strada quei 18 minuti che appesantivano la storia e porta in calce la dedica a due maestri come Antonioni e Bergman.
La nuova versione del film che i critici di Cannes avevano bocciato senza appello, è un affresco onirico della città, che apre squarci di luce e ombre sul percorso esistenziale del protagonista, Finn, un fotografo di successo interpretato da Campino, la rockstar del gruppo Die Toten Hosen. Finn è un fotografo di successo che vive una vita frenetica, eccessiva, con la musica sparata nelle orecchie dal suo ipod, senza più riuscire a guardarsi dentro né a dormire. Fin quando una notte sfiora l’incidente mortale, e come Alice nel paese delle meraviglie, attraversa il varco immaginario che gli consentirà di riscoprire se stesso.
«Il film riguarda molto la mia vita- ha rivelato Wenders- e affronta il rapporto dell’uomo con l’accidia, l’incapacità di vivere il presente e riappropriarsi della propria sistenza. Questa dimensione potevo ambientarla solo a Palermo, perché non conosco altra città dove il senso della vita e il senso della morte siano così forti».Prodotto dalla Wenders Images Gmbh, cofinanziato da Regione, Provincia e Aapit con un milione 207 mila euro, la nuova versione del film ha perso per strada quei 18 minuti che appesantivano la storia e porta in calce la dedica a due maestri come Antonioni e Bergman.
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