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Pittau e Marcotulli: “doppio”…all’Open!

  • 24 gennaio 2005

Anche questa settimana doppio appuntamento all’Open Jazz Club di Palermo (via Nicolò Turrisi 52/53): sulla pedana del club si alterneranno il trombettista sardo Riccardo Pittau venerdì 28 gennaio e la jazz-singer Carla Marcotulli sabato 29, (due concerti, in entrambi i casi ore 21.30/23.30, ingresso con tesseramento, biglietto 7 euro, ridotto 5 euro).

Il primo dei due “special events” vede il jazzista cagliaritano in duo con il versatile pianista palermitano Mauro Schiavone, per un concerto che metterà in luce le qualità tecniche della tromba intensa e spesso anche ironica di Pittau. Varie collaborazioni alle proprie spalle (Butch Morris, Chris Cutler, Lester Bowie, Steve Lacy, Elliot Sharp, Miriam Palma, Saadet Turkoz, Phil Minton, Michael Allen, Marie Goyette, Lukas Ligeti, Michael Riessler, Roswell Rudd, Tanaka Yumiko, Andy Moor, Phillip Greenlief, Misha Mengelberg, Tristan Honsinger, Lorin Maazel, Surakata Djoubate, Fernando Murga “Murguita”, Josè Luis Molejòn, Gianni Gebbia, Roy Paci, Domenico Caliri, Paolo Angeli, Antonello Salis, Daniele Sepe, Tiziano Tononi, Vinicio Capossela), Pittau ha prestato la propria arguta cornetta anche ad espressioni artistiche altre rispetto alla musica, mettendola al servizio degli scrittori Paolo Maccioni e Marcello Fois, delle danzatrici Hisako Horikawa, Katleen Delaney, Carla Onni e Rita Spadola, del catalano Anton Roca, i poeti Serge Pey, Alberto Masala, Antonio Pani ed Emanuele Saba, nonché varie compagnie teatrali, a testimonianza, così, del proprio eclettismo e della propria capacità di adattamento a varie situazioni ambientali ed artistiche. Fra le sue collaborazioni più accattivanti quelle con un altro estroso artista del jazz siculo, il batterista e “rumorista” Francesco Cusa, con il quale collabora per il progetto "Skrunch" e non solo. Lo accompagnerà Mauro Schiavone, pianista formatosi alla scuderia del Brass palermitano ed oggi docente dello stesso, cadetto del jazz siciliano che attende solo d’esser scoperto per affascinare tutti gli amanti del buon jazz con le sue innate doti tecniche e musicali.

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Sabato 29 gennaio sarà invece la volta del quartetto di Carla Marcotulli, composto per l’occasione dalla solida pianista Marvi La Spina, il pimpante contrabbasso di Luca LoBianco e la leggiadra batteria di Fabrizio Giambanco. Avviata la sua attività di cantante all’inizio degli anni ’80, grazie ad apprezzatissime esibizioni nei jazz clubs della capitale, la Marcotulli già nell’83 prende parte al “Four Roses Jazz Festival” affiancando il mitico Chet Baker: da allora, la vocalist ha collaborato con grandi artisti della scena nazionale ed internazionale, da Carmen Mc Rae a Massimo Urbani. Frequenti le sue incursioni in ambiti non necessariamente jazzistici, forte anche di studi di canto classico che le consentono nell’88 di dare il proprio contributo vocale allo spettacolo “La Cantata del fiore”, firmato dai maestri Vittorio Cerami e Nicola Piovani, sotto la direzione di quest’ultimo. Ma la sua versatilità si produce anche nella Keptorchestra, dal ’90 al ’93, formazione diretta dai fratelli Marcello e Pietro Tonolo e nel teutonico gruppo d’improvvisazione Neue Note (’97-’98) attivo. La sua caratteristica vocalità è stata pure coinvolta in vari progetti facenti capo a Paolo Pietrangeli, Tommaso Vittorini (con la sua Big Band al Teatro Eliseo nel ’99) e nel cd “Amori Imperfetti” (Egea, 2000) testi di Domenico Starnone su musica ed arrangiamenti di Mario Raja.

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