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Regionali, Orlando: "L'Idv appoggia Claudio Fava"

Dalla conferenza di Leoluca Orlando e Antonio Di Pietro arriva la decisione del partito: l'Idv sosterrà il leader di Sel Claudio Fava. Tensione sulla vertenza Gesip

  • 31 agosto 2012

Era pronto a dimettersi Leoluca Orlando se il governo Monti non avesse concesso 5 milioni di euro alla Gesip, società partecipata che svolge servizi per il Comune di Palermo. Durante la conferenza stampa, svoltasi alla Sala Wagner dell'Hotel delle Palme, venerdì 31 agosto, insieme al leader nazionale di Idv, Antonio Di Pietro, arriva la decisione sui due scottanti temi all'ordine del giorno: oltre ad una scelta dell'Idv sugli accordi per le prossime regionali c'è anche l'annosa questione Gesip.

«Non mi dimetto, resto sindaco. Ma i partiti che sostengono Monti e i loro candidati non hanno speso una sola parola per il Comune, l'Amia e la Gesip». E la questione continua ad essere rimandata anche dal tavolo tecnico del ministero dello Sviluppo Economico che ha posticipato la riunione che avrebbe dovuto fornire risposte. La proposta del governo, era quella di svincolare i 5 milioni in cambio della mobilità per i 1.800 dipendenti Gesip a partire dal primo ottobre. «Aspettiamo dal governo i cinque milioni – ha detto Orlando – altrimenti domani partiranno i licenziamenti collettivi. L'esecutivo nazionale si dovrà prendere questa responsabilità».

Quanto alle scelte dell'Idv e ad un possibile dialogo con il Pd, arriva la bocciatura da parte del Professore che ha piuttosto comunicato il suo appoggio al candidato di Sel, Rifondazione Comunista e Verdi, Claudio Fava. «Abbiamo fatto ogni tentativo di convincere il Pd che prima ha deciso di sostenere Lombardo e adesso di allearsi in maniera innaturale con l'Udc - ha tuonato il sindaco - ma senza successo. Vogliamo dare continuità alla straordinaria esperienza di Palermo, dove abbiamo dato un segnale di discontinuità a dieci anni di mal governo. Dopo due presidenti costretti a dimettersi a causa di processi collegati alla mafia, è necessario un segnale di discontinuità. Ieri il Pd ha ufficializzato l'appoggio a Rosario Crocetta, saranno gli elettori a giudicarli».

Immediata la risposta di Fava, che sul suo profiol twitter dice di essere "Onorato e orgoglioso per l'appoggio di Luca Orlando e Antonio Di Pietro - aggiungendo - Lavoreremo insieme e lavoreremo bene per la Sicilia e per i siciliani". In una nota Claudio Fava ha poi voluto commentare positivamente la scelta dell'Idv: «La scelta annunciata da Leoluca Orlando sul sostegno dell'Idv alla mia candidatura ovviamente mi onora. Adesso si fa ancora più concreta la possibilità di cambiare pagina in una terra umiliata da politiche affaristiche che hanno portato la Regione ad un passo dal fallimento finanziario e morale. Noi lanciamo una sfida per la discontinuità con un passato segnato dai disastrosi governi di Cuffaro e Lombardo. Ci attendiamo che tutte le donne e gli uomini liberi della Sicilia si riconoscano in questo progetto e nella passione civile che lo anima» -conclude Fava.

Il leader Idv, Antonio Di Pietro ha chiarito anche la linea che seguirà il partito sia in Sicilia sia a livello nazionale: «Chiederemo a Fava che ci sia una forte presenza femminile nella lista del presidente. Idv vuol costruire il centrosinistra dopo l'innaturale scelta del Pd di allearsi con l'Udc. Fava ha le qualità umane, politiche e morali per realizzarla questa discontinuità in Sicilia». «A Vasto - ha continuato Di Pietro – delineeremo un programma di governo sul quale costruire le alleanze. Il Partito democratico ha venduto l'anima al diavolo, per questo ci rivolgiamo alle forze politiche e ai soggetti della società civile che vogliono costruire l'alternativa».

E se per i grillini Di Pietro dichiara di rispettare la scelta di correre da soli, ha parole meno cortesi per Crocetta, che secondo il leader di Italia dei Valori sarebbe sostenuto da alleati di Lombardo, un Cuffaro senza cannoli. E Ingroia? «Non abbiamo mai chiesto ad Antonio Ingroia di candidarsi - ha voluto sottolineare il leader di Idv - per ragioni squisitamente istituzionali, visto che si sta decidendo sul rinvio a giudizio nell'indagine sulla trattative Stato-mafia. E' importante tenere distinti i due ruoli».

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