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Sensi Contemporanei in Sicilia

Da Potenza a Matera, da Reggio Calabria a Lecce, passando per Bari, Napoli, Campobasso, L’Aquila, adesso tocca a Palermo e Bagheria ospitare stralci dell’ultima Biennale di Venezia, articolati in tre grandi mostre-sezioni

  • 14 settembre 2004

Qualcuno lo legge come un fenomeno di colonizzazione dall’esterno, o come un voler elargire briciole di contemporaneità a un territorio “emarginato”, per altri, invece, è un’occasione per confrontarsi con aspetti del panorama artistico difficilmente fruibili a queste latitudini; la maggior parte, comunque, sono curiosi di vedere cosa ne verrà fuori. È controverso l’atteggiamento dei palermitani nei confronti del grande progetto “Sensi Contemporanei in Sicilia”, mirato, come recitano i comunicati, alla promozione e diffusione dell’arte contemporanea e la valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici nelle Regioni del Sud Italia. Da Potenza a Matera, da Reggio Calabria a Lecce, passando per Bari, Napoli, Campobasso, L’Aquila, adesso tocca a Palermo e Bagheria, oltre che all’Ente Parco delle Madonie, ospitare stralci dell’ultima Biennale di Venezia, articolati in tre grandi mostre-sezioni: “Ritardi e rivoluzioni”, a cura di Francesco Bonami (direttore della 50esima Biennale) e Daniel Birnbaum, ospitata fino al 30 ottobre, a Palazzo Belmonte Riso, in corso Vittorio Emanuele a Palermo; “Movimento/Movimenti”, curata sempre da Bonami, dal 15 settembre al 15 novembre presso la settecentesca Villa Cattolica – Museo Guttuso di Bagheria, e, infine, “Le vie dell’arte”, un progetto inedito, fatto ad hoc per la Sicilia, curato da Salvatore Lacagnina.

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Ma andiamo per gradi: la prima mostra, quella di Palazzo Riso, ospiterà una serie di artisti già visti a Venezia, uniti dal filo comune di una portata rivoluzionaria o comunque poco sintonizzata sulle mode del momento pur sotto l’apparente ritardo rispetto ai trend comuni. Sotto l’egida di mostri sacri dell’arte del XX secolo come Marcel Duchamp e Andy Warhol, evocati, rispettivamente, da un ritratto e dal un film, vedremo, distribuite nei tre piani del palazzo, tra sale, cortili e facciata, opere di Paul Althamer, Thomas Bayrle, Gil Carmit, Jonas Dahlberg, Din Q-Le, Juan Oedro Fabra Guemaberena, Ceal Floyer, Isa Genzken, Felix Gmelin, Amit Goren, Massimo Grimaldi, Kevin Hanley, Carsten Holler, Peter Fischli e David Weiss – vincitori della 50esima Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia – Shirana Shabazi, Tobias Rehberger, Rirkrit Tiravanija.

A Bagheria, invece, saranno visibili alcuni tra i più interessanti video e film esposti alla Biennale, installati negli spazi del complesso della villa, non nuova al confronto con il contemporaneo: potremo vedere le opere di Abdel Abdessemed, Victor Alimpiev e Marian Zhunin, Joanna Billing, Mircea Cantor, Ghazel, Jun Nguyen Hatsushiba, Kyupi Kyupi, Diego Perrone, Aida Ruilova, Chen Shaoxiong, Anri Sala con Edi Rama, Su-Mei Tse, Doron Solomons, Jaan Toomik, Shizuka Yokomizo. Per quanto riguarda “Le vie dell’arte”, il progetto inedito, sono stati selezionati otto artisti del panorama internazionale, Johanna Grawunder, Konstantin Grcic, Domenico Mangano, Gabriele Picco, Rob Pruitt, Ettore Spalletti, VedovaMazzei, chiamati a ideare delle grandi installazioni da collocare all’interno del Parco delle Madonie, nei pressi delle strade che collegano i quindici Comuni della zona. Le opere saranno visibili dalla primavera del 2005, ma da oggi, e fino al 30 ottobre, si potrà visitare a Palazzo Belmonte Riso l’allestimento fotografico che illustra l’intero progetto.

“Sensi Contemporanei in Sicilia” è frutto di una collaborazione tra il Ministero dell'Economia e delle Finanze (dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione), il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanea) e la Fondazione Biennale di Venezia, d’intesa con l’Assessorato ai Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, Comunicazioni e Trasporti. Tra le iniziative che fanno da corollario alla manifestazione, il completamento degli interventi di recupero e ristrutturazione di Palazzo Belmonte Riso a Palermo, i cui spazi saranno riorganizzati in previsione di eventi culturali e esposizioni temporanee; una serie di attività di formazione per giovani laureati e operatori del settore, con esperti e curatori della Biennale di Venezia, e attività rivolte al pubblico. È inoltre programmato un concorso per giovani artisti sul tema “Il linguaggio dei luoghi”, mirato alla ridefinizione di luoghi fortemente simbolici che sono stati, in qualche modo, privati della loro funzione originaria. Comunque vada, sarà un successo, almeno speriamo.

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