LIBRI

HomeNewsCulturaLibri

Si presenta “Oscene parole” di Riccardo Ruggeri

Il personaggio centrale del libro è l'establishment euro-americano “che ci governa da due secoli” che l'autore non nasconde di non amare

Balarm
La redazione
  • 26 maggio 2011

Fare beneficienza attraverso la cultura, o meglio, fare beneficienza e cultura insieme si può. È questo il tema del libro “Oscene parole” di Riccardo Ruggeri (edizioni Grantorino libri) che verrà presentato venerdì 27 maggio alle ore 18 al Kursaal Tonnara di Palermo. L’ingresso è libero. Decisamente unica è la storia personale e imprenditoriale di questo manager torinese (Riccardo Ruggeri, ndr), diventato anche autore e poi editore di una Casa Editrice (la Grantorino libri) che vanta solo ricavi e non costi e che devolve gli utili in beneficienza: alla Hagar International Foundation, fondata in Svizzera nel 1994, impegnata a restituire speranza e dignità a donne e bambini.

Il libro sarà presentato alla presenza dell'autore da Massimo Maniscalco e Alessandro Scelfo, rispettivamente Presidente Provinciale e Regionale della UCID, Associazione Cristiana di Imprenditori e Dirigenti. “Oscene parole” racconta il mondo di oggi, in un arco temporale di un anno (2009-2010) trat-tando temi economici, presentando riflessioni personali, ricordi, esperienze, parlando anche di informazione, di scienza. di cibo, di etica, di estetica.

Il personaggio centrale del libro è l'establishment euro-americano “che ci governa da due secoli” che l'autore non nasconde di non amare. Nei suoi 84 mini racconti, il libro ha una quantità di personaggi “veri”, di storie che Ruggeri raccoglie esercitando una feroce critica agli atteggiamenti, ai comportamenti, alle decisioni di coloro che detengono il potere in occidente e al loro modo di informare e comunicare. Le sue argomentazioni, gli esempi sono contro i luoghi comuni, il relativismo, contro i furbi e i rapaci. È la caduta di una cultura, la caduta di un'etica, la perdita di valori solidi di rife-rimento,( anche per gli investimenti di un manager ),è la caduta di un'estetica, come scrive Oscar Giannino nell'introduzione.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI