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Thony: "Pare che Palermo non mi abbia mai voluta"

La palermitana Federica Victoria Caiozzo, in arte Thony, è protagonista del film "Tutti i santi giorni", di cui è anche autrice della colonna sonora

  • 24 ottobre 2012

Irrequieta e leggera per la pellicola di Virzì, come nella vita reale: Federica Victoria Caiozzo, in arte Thony, è la cantautrice palermitana protagonista del film “Tutti i santi giorni”, di cui è anche autrice della colonna sonora, racchiusa nel suo ultimo album, “Birds”. Per inseguire il suo sogno ed assecondare la sua incantevole voce a metà tra la più “vellutata” Cat Power e l’intimità di Nick Drake, lascia la Sicilia appena diciottenne, per riscoprirla sotto una nuova luce negli anni a venire. Un debutto al grande pubblico davvero anomalo per una cantante, che, esordendo nel 2012 con l’album “ With The Green In My Mouth”, si ritrova quest’anno sul grande schermo nei panni di se stessa…

Thony, sei prima di tutto una cantautrice che non ha mai avuto l’ambizione del cinema. Come sei finita dentro il mondo di Paolo Virzì?
Direi per caso! Paolo Virzì e Simone Lenzi, l’autore del romanzo “La generazione” da cui è stato tratto il film, cercavano una protagonista che fosse principalmente una cantante. Digitando “cantautrice siciliana” sul motore di ricerca hanno trovato, tra le tante proposte, il mio profilo my space con dei demo che avevo caricato qualche anno prima. Mi hanno contattata e abbiamo fissato un incontro a cui sono seguiti dei provini. All’inizio nemmeno volevo crederci, pensavo fosse uno scherzo perchè non avevo nemmeno ben chiaro come fossero arrivati a me. Ma la verità era tra le risposte più semplici che mi potessero dare. La verità è sempre semplice.

La protagonista del film, Antonia, è come te una siciliana che ormai vive da anni a Roma…
Ho vissuto a Palermo fino a 18 anni ma all’ultimo anno di liceo avevo già deciso di andare via perché volevo fare la musicista e mi sembrava che rimanendo nella mia città non avrei avuto molte prospettive da quel punto di vista. Poi avevo un fidanzato che mi trattava male, quindi in fondo, ho solo colto la palla al balzo e sono andata via.

Quindi a diciotto anni vedevi già il tuo futuro altrove?
Non la metterei così… Ero molto piccola, ero alla ricerca di un’avventura, principalmente. Non scrivevo ancora delle canzoni e quindi non avevo chiaro il mio futuro. Non si tratta di un problema di mancanza di fiducia nel proprio territorio. Probabilmente a causa della mentalità tipica palermitana con cui mi trovavo a convivere negli anni 90, mi sentivo un po’ “limitata”. Non so, se camminavo a Palermo allora, e avevo un vestito un po’ più eccentrico o dei jeans strappati, tutti mi guardavano male. Arrivavo a chiedermi se ero io ad avere qualcosa che non andava. Per questo sono andata via, cercavo un po’ più libertà.

E una volta andata via, pensi ti sia rimasto qualcosa addosso di questa terra?
Per tanti anni, da quando me ne sono andata, sono tornata a Palermo pochissime volte, appena per le feste comandate. Poi verso i 25 anni ritornando in Sicilia ho percepito un’energia molto forte che non avevo mai colto prima. Forse perché non ero stata attenta, ero sempre di corsa, pensavo a scappare. Mi è arrivata addosso una ventata di ottimismo, una forza enorme, che ho saputo cogliere un po’ tardi. Si tratta di una sorta di spinta, che ti accompagna, che ti fa credere che tutto sia possibile. Questa è una delle cose che adesso porto sempre con me. E poi mi è rimasto addosso, come donna del Sud, un particolare orgoglio, un po’ come Antonia. E anche un po’ di “permaloseria” tipicamente palermitana.

I testi delle tue canzoni e le sonorità hanno una forza evocativa molto forte. C’è un'immagine che a te viene in mente pensando al tuo album, “Birds”?
Mi viene in mente l’acqua perché la sensazione che avevo nello scrivere tutte le canzoni era la stessa di quella percepita leggendo la sceneggiatura del film per la prima volta: il senso di qualcosa che fluisse, che avesse dei pieni e dei vuoti, che fosse contemporaneamente rassicurante e spaventosa.

Quando ti sentiremo cantare a Palermo?
Ho in programma al momento degli showcase a Milano, Roma mentre il tuor vero e proprio partirà tra dicembre e gennaio. Al momento non ho date precise ma posso dirti che tra i tanti posti in cui ho suonato in Sicilia, non ho mai tenuto un concerto nella mia città. Catania, Messina, Enna, Siracusa ma mai a Palermo. Pare che quella città non mi abbia mai voluta.

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