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Viaggiare per non essere fuori dal mondo

  • 23 maggio 2005

Una rassegna che sfida a riflettere e viaggiare tra vecchie e nuove pellicole, per rivivere il mito, le conquiste, le speranze e le realtà, d’oltreoceano e d’oltralpe, con occhi da emigrante. Questa in sintesi la rassegna “Andate e Ritorni cinema e migranti”, dal 24 al 28 maggio a Palermo (Metropolitan, Sala Blu) e Ragusa (Cine Lumière), e da novembre, finale stelleestrisce, alla New York State University. La rassegna, che si compone di 25 film e 8 documentari, illustra, con l’incisività propria del linguaggio cinematografico, un pezzo di storia della nostra terra in terre altre, rivolgendo anche lo sguardo alle nuove storie migranti (i passaggi lungo le linee delle nostre coste e nelle città) e verso nuove conquiste e presunti sogni. Partendo dal concetto di “terra”, spazio di partenza e di approdo, Giovannella Brancato e Antonella Giardina, coordinatrici del progetto, organizzato dall’Associazione “Ragusani nel mondo” e promosso dall’Assessorato al Lavoro, Formazione, Emigrazione e Immigrazione della Regione Siciliana, hanno suddiviso la rassegna in tre sezioni: "Terre di partenze", per guardare all’epico viaggio di fine Ottocento e fino agli anni settanta del secolo scorso e per inseguire il sogno di una vita migliore; "Terre del sogno", per uno sguardo ai problemi degli italiani tra vecchie e nuove identità in America, Australia e nord Europa; e, infine, più ridotta ma anche sostanziosa, per riflettere sul ruolo d’oggi della Sicilia nel Mediterraneo, "Terre di mezzo", ovvero l’Italia attuale come terra di passaggio e meta di nuove emigrazioni.

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Proprio riferendosi a quest’ultima sezione, l’approccio filmato testimonia il confronto delle vicende degli italiani emigrati all’estero, ieri, con quelle degli stranieri immigrati in Italia, oggi, affrontando la comprensione del conflitto dei tanti immigrati in bilico tra la ricerca delle proprie radici e la voglia di costruirsi una nuova identità sociale e culturale. In pratica una prospettiva di confronto, con una rassegna aperta a tutti, fra spettatori (particolare attenzione è stata riservata alle scuole), personaggi e ospiti, per esplorare orizzonti diversi e contribuire a formare le coscienze verso una società interculturale e dove lo straniero sia più integrato come “risorsa” e non additato come “problema”. Tra i film in rassegna si segnalano, tra i tanti: "Anni ribelli" di Rosaria Polizzi (Italia/Argentina, 1993), "Bronx" di Robert De Niro (Usa, 1993), "La donna della luna" di Vito Zagarrìo (Italia, 1987), "La leggenda del pianista sull’oceano" di Giuseppe Tornatore (Italia, 1998), "L’America" di Gianni Amelio (Italia, 1994), "My name is Tanino" di Paolo Virzì (Italia, 2003), "S.O.S. Summer Of Sam - Panico a New York" di Spike Lee (USA, 1999), "Terra di mezzo" di Matteo Garrone (Italia, 1997), "Terza generazione" di Kate Woods (Australia, 2000), "Tornando a casa" di Vincenzo Marra (Italia, 2001) oltre ad altre interessanti opere.

Le proiezioni, ad ingresso libero fino a esaurimento posti, hanno diversa programmazione (a partire dalle ore 9,00 e fino alle 22,30). Tra gli ospiti partecipanti attori, registi, critici e giornalisti fra i quali, a Palermo, Roberto Andò, Simone Arcagni, Mario Azzolini, Mario Bellone, Fethia Bouhajeb, Francesco Calogero, Nello Correale, Salvo Cuccia, Umberto De Paola, Nino Genovese, Carlo Luglio, Franco Maresco, Giovanni Massa, Italo Moscati, Gregorio Napoli, Egle Palazzolo, Alessandro Rais, Claudia Riccardi, Marcello Saija, Rino Schembri, Pasquale Scimeca, Fulvio Vassallo Paleologo, Sandro Volpe, Vito Zagarrìo e, a Ragusa, Maria Gabriella Adamo, Carmelo Arezzo, Vincenzo Albanese, Mauro Aprile, Paolo Aquila, Biagio Barone, Carmelo Battaglia, Fethia Bouhajeb, Francesco Calogero, Nello Correale, Carmelo Di Mazzarelli, Nino Genovese, Sebastiano Gesù, Tullia Giardina, Karim Hannacki, Carlo Luglio, Italo Moscati, Aldo Nicosia, Giuseppe Pitrolo, Marcello Saija, Pasquale Spadola, Massimo Sciortino, Pasquale Scimeca, Vincent Schiavelli, Salvatore Schembari, Claudia Riccardi, Maria Terranova, Angelo Zaffarana, Vito Zagarrìo, Nunzio Zago. E ancora una curiosità, che è anche un invito alla riflessione sul significato della rassegna "Andate e Ritorni".

Sapevate che esiste un’altra Sicilia fuori dalla Sicilia? Ebbene sì. Infatti, a fronte di 5milioni di residenti su tutto il territorio siciliano, si contano ben 6.200.000 nostri emigrati in tutti i continenti, e precisamente: 2milioni in Europa (compresi oriundi siculi: le nuove generazioni), 1.200.000 in Argentina, 1.000.000 negli States, 800mila in Brasile, 400mila in Australia, 200mila in Canada, 100mila in Sud Africa, 500.000 in altri Paesi. Esiste pure il paradosso delle Eolie, la cui popolazione residente è di numero inferiore rispetto ai discendenti eoliani d’Australia, mentre un’altra imponente fetta vive nella comunità marittima degli USA e si dedica alla pesca del salmone. Il maggior numero di siciliani (e discendenti) vive negli Stati Uniti d’America, con la città di Chicago che detiene il primato della comunità siciliana più popolosa (almeno 200mila, tra vecchia e nuova generazione). La città al mondo dov’è più sostanziosa la rappresentativa made in Sicily è San Paolo (Brasile), con oltre 400.000 persone. Infoline Palermo 347.2939883 www.regione.sicilia.it/lavoro chiaradibella@itenets.org
Infoline Ragusa: 0932.682699 www.cinelumiere.it info@cinelumiere.it giuseppegambina@virgilio.it

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