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Il thriller di Marina Di Guardo parla di Sicilia: "È una dichiarazione d'amore all'Isola"

L'autrice del libro “Braccata” ha voluto esprimere tutto il suo amore per la Sicilia, la terra di cui lei è originaria e che gli è rimasta nel cuore: nell'articolo l'intervista

Federica Puglisi
Giornalista
  • 16 dicembre 2025

Marina Di Guardo

Innamorarsi di una città, dei suoi luoghi caratteristici, dei suoi scorci, tanto da farli diventare ambientazione naturale per il suo ultimo romanzo. È ciò che è accaduto a Marina Di Guardo, autrice di “Braccata”, con cui ha voluto esprimere tutto il suo amore per la Sicilia, la terra di cui lei è originaria e che gli è rimasta nel cuore.

Un nuovo thriller, un intenso ed emozionante racconto, scritto con lo stile che da anni caratterizza i romanzi della scrittrice nata a Novara ma di origini siciliane, e che incolla il lettore fino alle ultime pagine, con finali inaspettati e sorprendenti. Marina Di Guardo in questi giorni è stata a Siracusa, dove ha presentato il suo libro, in occasione di un affollatissimo incontro pubblico a palazzo Vermexio, promosso dall’Associazione Opera con la Cultura, con cui è nato uno speciale legame.

E non a caso la scelta della presentazione, domenica 14 dicembre, nei giorni in cui Siracusa celebra la sua patrona Santa Lucia, a cui, Marina Di Guardo è molto devota.

Abbiamo deciso di incontrarla per farci raccontare di questo amore viscerale per la Sicilia, per Siracusa, per Ortigia, che «con le sue atmosfere struggenti e davvero suggestive mi è rimasta dentro – racconta a Balarm -. A Ortigia ho voluto dedicare molte delle ambientazioni di Braccata. Si tratta di un omaggio e di una dichiarazione d'amore per questo meraviglioso cuore antico di Siracusa».

«Gli amici dell’Associazione Opera – continua l’autrice – qualche anno fa mi hanno invitata in questa città per presentare un mio libro. Ed è stata l’occasione per visitare Siracusa, conoscere luoghi straordinari, anche poco noti. Tempo dopo ho pensato che avrei voluto raccontare la bellezza di questi luoghi, degli angoli nascosti, delle atmosfere di questo luogo incantato.

Il centro storico di Ortigia, i palazzi barocchi, le chiese, il lungomare con le sue mille sfumature, il Castello Maniace, il Plemmirio, ho presto immaginato che potevano diventare i luoghi per un nuovo thriller».

E poi la scoperta di quello che sarebbe diventato lo scenario dell’omicidio raccontato nel suo romanzo: l’antica Tonnara di Santa Panagia, alla periferia della città, un luogo ricco di fascino e con una storia antica. E proprio la copertina del romanzo riporta un riadattamento grafico della tonnara di Santa Panagia immortalata 13 anni fa da Massimo Distefano.

Se quella visita alla scoperta della città è nata come un tour turistico, nella mente della scrittrice è diventato, presto, qualcosa di più. Pian piano la fantasia si è mescolata alla bellezza dei luoghi, tanto da diventare ambientazione di molte scene trascritte nel romanzo.

«Dopo quella visita – aggiunge Di Guardo – sono tornata tempo dopo a Siracusa. Avevo già in mente qualche idea. Siamo andati nuovamente a visitare la Tonnara, facendo un lungo tragitto a piedi. Abbiamo visto questo luogo, per capire se si prestasse ad essere lo scenario del delitto. Ed è stato per me come un colpo di fulmine.

Ho allora scattato foto, video per memorizzare più dettagli possibili. Avevo anche pensato ad un altro luogo, le catacombe di Santa Lucia, ma sarebbe stato complicato arrivare fin lì, l’occultamento del corpo della vittima, non sarebbe stato veritiero. Per questo ho preferito una location più facile da raggiungere».

“Braccata” è il decimo romanzo della scrittrice, che già in un altro libro, “Dress Code-rosso sangue”, aveva ambientato alcune scene nella zona di Noto antica. Insomma la Sicilia e i suoi luoghi tornano spesso tra le pagine dei suoi romanzi.

«Amo Camilleri – aggiunge Di Guardo – è una fonte di ispirazione. Molte mie amiche si sono appassionate ai suoi romanzi, anche se hanno difficoltà a leggere molte parole in siciliese, come lo chiamo io. Di Camilleri amo le descrizioni dei luoghi, dei profumi, delle abitudini della gente, di una Sicilia contemporanea come mi veniva raccontata dai miei nonni. Ecco nelle sue pagine trovo tutto questo, non descrizioni folcloristiche di questa terra, ma realistiche e ricche di fascino».

E proprio della descrizione del cibo, dei sapori tipici è ricco anche “Braccata”, perché l’autrice ama raccontare anche dei sapori di questa terra. La protagonista di questo avvincente romanzo è una senior fashion buyer, ed è un ritorno anche nel settore della moda, raccontato già dalla scrittrice in altri suoi libri, un settore a cui lei stessa è stata molto legata.

Inoltre Angela, la protagonista, sarà al centro di una gogna mediatica, tema che la scrittrice ha voluto trattare per la sua attualità, come per i tanti processi che siamo abituati a vedere in tv, prima ancora che il colpevole venga assicurato alla giustizia e che tanto influenzano l’opinione pubblica.

E ancora temi forti come la violenza sulle donne, l’amicizia, i rapporti umani. Un libro che coinvolge e che è anche un buon biglietto da visita per chi vuole scoprire le straordinarie bellezze di un luogo magico come Siracusa.
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