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Michele Placido ancora in Sicilia (con Benigno): gira la nuova miniserie per Rai 1

Ancora una volta torna la coppia che rese celebre "Mery per sempre" il regista pugliese si concentra sulla provincia di Agrigento ma stavolta sull'omicidio del giudice Livatino

Tancredi Bua
Giornalista
  • 29 ottobre 2025

Da sinistra Giuseppe De Domenico, Michele Placido e Leonardo Maltese (foto di Danilo Sguali)

L’ultima volta, Michele Placido era stato in Sicilia per le riprese del suo “Eterno visionario”, il film sugli ultimi anni di vita di Luigi Pirandello, sull’incantesimo mistico che l’isola e i suoi paesaggi ancora esercitavano su uno dei suoi autori più influenti. Le riprese si erano concluse a novembre del 2023, e adesso, due anni dopo, Michele Placido è nuovamente in Sicilia per girare un altro lavoro, stavolta una miniserie televisiva per Rai 1, il cui titolo risulta sinora essere “Il giudice e i suoi assassini”.

L’occhio del regista pugliese s’interessa ancora una volta alla provincia di Agrigento: per “Eterno visionario” era stata la volta di Girgenti, la città in cui Pirandello nacque nel 1867, oggi è il turno di Canicattì, il paese natale di Rosario Livatino, il magistrato che lottava contro la mafia e che proprio dal suo "ramo" meridionale, la Stidda, fu ucciso nel settembre del 1990.

Livatino sarà interpretato dal giovane attore messinese Giuseppe De Domenico (recentemente visto nella miniserie su Amanda Knox, “The Twisted Tale of Amanda Knox”, in cui interpreta Raffaele Sollecito, in “Vermiglio” di Maura Delpero, in cui interpreta Pietro Riso, e nella serie ideata da Andrea Di Stefano e Chiara Imbriale, “Bang Bang Baby”, in cui interpreta il personaggio di Rocco Cosentino).

Al suo fianco, nel cast, ci saranno Leonardo Maltese (Edgardo Mortara in “Rapito” di Marco Bellocchio, sempre lui interpreta Ettore Tagliaferri in “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio e il tenente Ragusin in “L’abbaglio” di Roberto Andò), Nino Frassica, Michela De Rossi (lanciata dai fratelli D’Innocenzo in “La terra dell’abbastanza”, e poi vista ne “La profezia dell’armadillo” di Emanuele Scaringi, “Io e Spotty” di Cosimo Gomez e la miniserie “Django” ideata da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli), Brenno Placido, il palermitano Francesco Benigno e Ninni Bruschetta.

Nelle quattro puntate, che dovrebbero uscire nel corso del prossimo anno su Rai 1, l’attenzione massima sarà verso la figura di Livatino, come ha raccontato Michele Placido in alcune dichiarazioni, ma secondo altre indiscrezioni è centrale al racconto anche il personaggio interpretato da Leonardo Maltese, che dovrebbe essere il capo degli "Stiddari".

Tra loro figura l'attore palermitano Francesco Benigno, che torna a collaborare con Michele Placido dopo diciotto anni (l’ultima volta fu per “L’ultimo padrino”, di Marco Risi, la serie prodotta da Taodue e trasmessa nel 2008 da Canale 5, in cui Placido interpretava Bernardo Provenzano e Benigno interpretava uno dei suoi fiancheggiatori, Matteo Canistra, che lo accompagnava in Francia per operarsi alla prostata).

Le riprese de “Il giudice e i suoi assassini” si concluderanno a Roma, ma riguardano principalmente la provincia di Agrigento: la macchina da presa viaggia di giorno in giorno fra Naro, Canicattì, Palma di Montechiaro, Favara e il capoluogo, Agrigento, per raccontare la vita di Livatino passando per i luoghi in cui ha lavorato e lasciato il suo segno.

La scelta di Michele Placido mira al realismo, quasi al documentario, il racconto senza orpelli, sulla scia, a detta della produzione, del cinema civile di Francesco Rosi (“Salvatore Giuliano”, “Le mani sulla città”, “Cadaveri eccellenti”), Pietro Germi (“In nome della legge”, “Il cammino della speranza”) e Mario Monicelli. Per Placido sarà la prima volta con Rai Fiction da regista, un progetto per lui "unico", dato che racconta sì «una pagina fondamentale del nostro Paese», ma lo fa andando a rievocare «ideali e argomenti d’integrità morale».

La miniserie è una co-produzione tra Rai Fiction e Goldenart Production, è prodotta da Federica Luna Vincenti, ed è realizzata con il contributo del Ministero della cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, dell’Assessorato del turismo, dello sport e dello spettacolo della Regione Siciliana e della Sicilia Film Commission. A scriverla, oltre lo stesso Michele Placido, sono stati gli sceneggiatori Angelo Pasquini e Fidel Signorile.
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