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Palermo vuole la sua consulta giovanile: "Non possiamo arrenderci al dolore"

"Palermo è una città per giovani?" è la domanda che si pongono i ragazzi della città: ecco cosa è emerso durante l'assemblea cittadina e le parole dell'assessore Ferrandelli

Nicoletta Sanfratello
Studentessa di Lettere classiche
  • 7 novembre 2025

Assemblea cittadina a Palermo

"Palermo è una città per giovani?" è la domanda che si sono posti centinaia di ragazzi della città a seguito dei fatti terribili che hanno scosso Palermo in questi mesi. Un’ondata di violenza che va ben oltre ai singoli episodi che hanno sconvolto la città, come l’omicidio di Paolo Taormina, che ha visto riversarsi nelle piazze migliaia di suoi coetanei.

Da questi episodi, i giovani hanno ripensato a come vivere la loro città, i loro quartieri, rivendicando il diritto a divertirsi in tranquillità, senza aver paura di essere coinvolti in una rissa o in situazioni peggiori.

Dopo l’omicidio di Paolo diverse sono state le fiaccolate, i momenti di piazza animati dai giovani. Uno di questi, il corteo del 17 ottobre, è terminato davanti palazzo Comitini con un incontro con l’assessore con la delega alle politiche giovanili, Fabrizio Ferrandelli.

Da quell’incontro è emersa la volontà di avere un confronto costante tra studenti, associazioni e l’Amministrazione. È stata organizzata per questo un’assemblea cittadina, il giovedì 6 novembre, nel salone della chiesa della Santissima Trinità della Zisa.

Il salone è stato animato da un dibattito acceso durante il quale sono emerse le mancanze e le criticità della città. Partendo dal modello sbagliato di movida fino alla mancanza di spazi aggregativi nei quartieri, ma non solo. Si è posto l'accento sulla necessità di non attuare solo "soluzioni tampone" o di proporre interventi spot solo davanti alle tragedie.

«Dobbiamo ripartire da noi. Dalle città che attraversiamo ogni giorno come studenti, giovani lavoratori o giovani disoccupati - dichiara Giorgia Frusteri, una giovane studentessa dell’Arenella -. Nel nostro caso, da Palermo. Per non arrenderci al dolore e interrogare le istituzioni su cosa possono e devono fare, su come costruire un città che sappia rispondere alle esigenze e difficoltà di tutti i ragazzi, dal centro alle periferie».

Una cosa però, viene richiesta più di tutte: l’istituzione di una consulta giovanile. La consulta, dicono diversi degli interventi, è un mezzo fondamentale per i giovani per potersi confrontare costantemente con le istituzioni, avere un dibattito serio con esse e fare in modo che Palermo sia una città a misura di giovane.

«Il cambiamento della città non può essere solo nelle mani di un amministratore - afferma l’assessore Ferrandelli durante l'incontro -. Momenti come questi sono spontanei, ho colto l’invito alla presentazione di una consulta giovanile. Serve partire dagli spazi nei quartieri.

È stata presentata una delibera di iniziativa consiliare. Questa proposta (costituzione della consulta) ha finito l’iter assessoriale ed è stata illustrata al consiglio comunale. Il consiglio comunale di Palermo ha oggi (6 novembre) una delibera e può decidere di votare questa proposta per finalmente istituire una consulta giovanile in città che diventa quel luogo di confronto che poi dà rappresentanza alle varie voci».

Nell’attesa della costituzione di questa è però, secondo l’assessore, importante continuare a incontrarsi per avere un dialogo con i giovani: «Nessuno ci vieta di autoconvocarci ogni mese in assemblea fino a quando non ci sarà lo strumento consultivo - aggiunge l'assessore -. Non possiamo fermarci a un atto burocratico».

I luoghi da cui deve partire il cambiamento sono i quartieri, le borgate: ecco perché è importante aprire spazi nuovi. «Abbiamo iniziato da un po’ di tempo a questa parte un’esperienza sperimentale nel quartiere Cep di Palermo, non abbiamo aspettato. Ci siamo rimboccati le maniche e lo abbiamo ristrutturato, ora il centro è aperto a tutti. Serve aprire spazi del genere in ogni quartiere».

Durante l’assemblea è stato anche rilanciato la prossima mobilitazione giovanile in piazza: il corteo è previsto il 14 novembre, per la giornata internazionale dello studente e partirà da piazza Verdi. Si rivendica, più di tutto, il diritto a restare e di vivere in una Palermo a misura di giovane.
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