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Prima era una colonia, ora studia (e tutela) l'ambiente: l'ex Roosevelt cambia volto

Il complesso dell'Addaura si trasforma in un polo scientifico d'eccellenza dell'Arpa Sicilia, l'Healthy Planet Center, centro di ricerca e prevenzione dei danni ambientali

Ferdinando Lo Monaco
Studente di Scienze della Comunicazione
  • 28 luglio 2025

Il governatore Renato Schifani all'inaugurazione del ’Healthy Planet Center, nell'ex Rossevelt dell'Addaura

Nasce a Palermo l’Healthy Planet Center, un nuovo polo laboratoristico e scientifico ad opera di Arpa Sicilia, inaugurato oggi, lunedì 28 luglio. Situato all’interno dell'ex complesso Roosevelt, il progetto rientra nell’ambito del PNC, il Piano nazionale per gli investimenti complementari.

Quella che nel secondo dopoguerra fu una colonia nata per ospitare gli orfani di guerra, oggi si trasforma e cambia volto del tutto.

Un nuovo polo scientifico estremamente importante che ha il fine di potenziare ulteriormente quelle che sono le infrastrutture regionali di ricerca e dello sviluppo delle attività tecnico-scientifiche dell’Agenzia.

L’Healthy Planet Center nasce per rafforzare la capacità dell’Isola di risposta ai rischi emergenti ambientali, sanitari e climatici, secondo i principi dell’approccio One Health e della sua evoluzione Planetary Health.

L’infrastruttura, promossa dalla Regione Siciliana attraverso l’assessorato del Territorio e dell’Ambiente e finanziata con 45 milioni di euro nell’ambito del POC 2014-2020, è guidata da Arpa Sicilia e sarà completata presso il complesso Roosevelt entro il prossimo anno, promuovendo un nuovo modello di governance della prevenzione fondato sull’integrazione tra infrastrutture digitali, ricerca multidisciplinare, formazione e innovazione tecnologica.

Il centro si sviluppa su oltre 1000 metri quadrati di laboratori open space, pensati per favorire la collaborazione tra gruppi di lavoro multidisciplinari, con l’obiettivo di integrare competenze scientifiche, tecniche, digitali, ambientali, sanitarie e climatiche all’interno di una struttura unica nel suo genere.

Il piano operativo si articola in tre assi strategici: la ricerca e sviluppo laboratoriale, con laboratori specialistici dedicati ad ambiente, salute, biodiversità e clima; il trasferimento tecnologico, per trasformare i risultati della ricerca in soluzioni operative, sostenendo start-up e innovazione digitale; capacity building e governance della ricerca, per attrarre fondi, creare partenariati e rafforzare la progettualità dell’Agenzia.

L’inaugurazione si è tenuta questa mattina, lunedì 28 luglio, all’interno della struttura. A partecipare ad essa sono stati l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino e il direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino. L’onore del taglio del nastro è stato ceduto al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, presente alla cerimonia.

«Continua l'impegno del governo – dichiara Schifani - per fare di Arpa Sicilia un centro strategico di eccellenza di calibro nazionale, dotato di strumenti tecnologici e all'avanguardia per la ricerca e personale di alta formazione.

Un luogo moderno in cui fare ricerca e mettere in rete strumenti professionali, dati ambientali e competenze innovative, per individuare soluzioni in grado di combattere gli effetti dei cambiamenti climatici, e soprattutto, per tutelare la nostra salute, in linea con la strategia per lo sviluppo sostenibile».

A seguito del taglio del nastro si è svolta una breve visita presso alcuni dei laboratori del nuovo centro di ricerca. A guidarla sono stati il direttore generale dell’Arpa Infantino e l’assessore Savarino, che hanno avuto modo di illustrare alla stampa una parte del lavoro che verrà svolto quotidianamente all’interno del nuovo polo di ricerca.

«Con l’Healthy Planet Center - afferma il direttore generale di Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino - si compie un primo passo concreto nel percorso di trasformazione di Arpa Sicilia in una moderna agenzia di riferimento, sia a livello regionale che nel contesto del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente».

«Questa nuova infrastruttura non rappresenta soltanto uno spazio fisico rinnovato - continua il DG di Arpa -, ma si configura come un motore strategico per l’innovazione tecnologica applicata alla gestione dei dati ambientali. Attraverso l’integrazione di competenze multidisciplinari e l’utilizzo di tecnologie avanzate, mettiamo a disposizione del territorio uno strumento operativo in grado di rafforzare concretamente la capacità di prevenzione e risposta ai rischi emergenti, contribuendo alla transizione ecologica e digitale della Sicilia».

Un notevole progresso per la ricerca scientifica siciliana, che rende estremamente orgogliose le istituzioni per il lavoro svolto in questi mesi: «Siamo particolarmente orgogliosi del lavoro portato avanti da Arpa Sicilia - ha dichiarato l'assessore regionale al Territorio e ambiente, Giusi Savarino - che oggi si conferma un centro di eccellenza a livello nazionale nei settori della sostenibilità ambientale, della salute, della biodiversità e della prevenzione integrata dei rischi».

«L’attivazione dell’Healthy Planet Center – ha poi aggiunto - rappresenta un primo passo fondamentale all’interno di una strategia più ampia e strutturata. Abbiamo saputo utilizzare con efficienza tutti i fondi disponibili del Piano Nazionale Complementare al Pnrr che sono risorse extra-regionali, rispettando i tempi previsti e dimostrando la capacità della nostra amministrazione di portare a compimento interventi complessi e strategici».

L’assessore Savarino, infine, ha sottolineato come il progetto non si limiti a rappresentare una semplice riqualificazione di uno spazio da tempo abbandonato: «La realizzazione dell’HPC, e del futuro centro di eccellenza, non è solo un traguardo infrastrutturale: è la base per un cambiamento culturale e scientifico. Saper monitorare i dati, leggerli, analizzarli e trasformarli in strumenti concreti di prevenzione e tutela, significa fare un passo avanti decisivo per proteggere il benessere dei cittadini e garantire un ambiente sano e resiliente per le generazioni future».
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