ARTE E ARCHITETTURA
Se ci entri fai un viaggio indietro nel tempo: così "Siramuse" ti fa scoprire la Sicilia
Passato e presente si incrociano attraverso le voci di illustri personaggi in un viaggio unico: così che la Siracusa di un tempo e quella di oggi rivivono, ecco come

Ortigia
Immaginate di scoprire la storia di una città attraverso il racconto diretto di alcuni protagonisti che l’hanno vissuta.
Come una macchina del tempo che riporta indietro alla scoperta di un territorio, patrimonio Unesco, tra i più belli della Sicilia. Siamo a Siracusa, nel cuore del centro storico di Ortigia, a pochi passi da piazza Duomo.
Da alcuni giorni è stato inaugurato “Siramuse” un Museo multimediale delle storie di Siracusa, negli spazi di Montevergini.
Passato e presente si incrociano attraverso le voci di illustri personaggi in un viaggio unico.
Ed è così che la Siracusa di un tempo e quella di oggi rivivono attraverso i racconti del grande Archimede, Caravaggio, Santa Lucia, ma anche da Eschilo e Platone ad Enzo Maiorca, da Federico II a Paolo Orsi.
Siramuse, dunque, non è un classico museo, ricco di opere e reperti, la città aretusea ne ha già tanti. Bensì un museo unico nel suo genere creato proprio per accompagnare il visitatore, come una porta d’ingresso da cui partire “per scoprire Siracusa”.
E non a caso l’apertura di questo nuovo museo nell’anno in cui la città celebra il ventennale dell’iscrizione nella lista di patrimonio Unesco.
Ed è stato ambizioso il progetto, nato da un partenariato speciale tra pubblico e privato: da una parte il Comune di Siracusa e dall’altro Civita Sicilia, con cui l’ente pubblico ha stipulato un accordo decennale.
Civita ha ideato e curato interamente il progetto costruendo un dialogo integrato tra tecnologie e allestimenti d’avanguardia per “mettere in scena il patrimonio vivente” della Città.
Il progetto è stato reso possibile anche grazie al supporto finanziario dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. che ha
sostenuto Civita Sicilia con un finanziamento.
«Siracusa ha un patrimonio culturale straordinario ma è talmente vasto che cittadini residenti e viaggiatori apprezzeranno di essere accompagnati per goderne e conoscerlo pienamente – ha sottolineato Renata Sansone, amministratore delegato di Civita Sicilia –.
Per questo motivo abbiamo realizzato un museo della narrazione che, interpretando le linee guida di organismi internazionali come Unesco e Icom, vuole essere fortemente inclusivo e partecipato.
Partendo dai contenuti storici più lontani e più recenti abbiamo anche voluto stimolare una riflessione su grandi temi di attualità come la violenza sulle donne e la tutela dell’ambiente con l’ambizione di contribuire a un turismo sostenibile».
Sei aree espositive tematiche, dunque, dove otto personaggi e personalità raccontano la Città.
Gli spazi sono dedicati alla “Luce e all’apparizione” con l’immersione nell’opera di Caravaggio “Seppellimento di
Santa Lucia” e il racconto del culto per la Santa.
La scienza con l’esperienza di Archimede, il Teatro e la Tribuna politica dove interpretazione attoriale e tecnologie fanno incontrare Platone ed Eschilo.
Le campagne di scavo attraverso il racconto del grande archeologo Paolo Orsi. E ancora “Il Volo del Falco”, dedicato a Federico II e alla falconeria, nonché al Castello Maniace.
E infine il ricordo di Enzo Maiorca con “Il Profondo Blu” un omaggio al mare e al legame profondo che unisce Siracusa attraverso la memoria delle imprese straordinarie del grande campione di apnea.
E sono stati in tanti a collaborare alla realizzazione di queste sale espositive.
Dalla museologa e storica dell’arte Anna Villari, la consulenza nella fase progettuale di un Comitato scientifico composto da Monica Centanni, studiosa di teatro antico, Giovanni Di Pasquale, vice Direttore scientifico del Museo Galileo di Firenze, l’archeologo Lorenzo Guzzardi; Patrizia Maiorca, Presidente dell’Area marina protetta del Plemmirio e figlia di Enzo Maiorca.
Anche Giuseppe Piccione, a lungo Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia; Lucia Trigilia, Direttore del Centro Internazionale di Studi sul Barocco; Cettina Pipitone Voza, saggista e scrittrice, autrice di studi su Archimede.
Il progetto di brand identity è stato curato dalla Graphic Designer Francesca Pavese che ha coinvolto in un workshop dedicato gli allievi del Corso di Graphic Design di Made Program, l’Accademia di Belle Arti Rosario Gagliardi di Siracusa.
Inoltre Siramuse vede la collaborazione dell’Associazione Sicilia Turismo per tutti e della sua Presidente Bernadette Lo Bianco, per garantire l’accessibilità sia fisica che cognitiva e sensoriale per tutti curato dalla Disability Manager Michela D’Agata.
Come una macchina del tempo che riporta indietro alla scoperta di un territorio, patrimonio Unesco, tra i più belli della Sicilia. Siamo a Siracusa, nel cuore del centro storico di Ortigia, a pochi passi da piazza Duomo.
Da alcuni giorni è stato inaugurato “Siramuse” un Museo multimediale delle storie di Siracusa, negli spazi di Montevergini.
Passato e presente si incrociano attraverso le voci di illustri personaggi in un viaggio unico.
Ed è così che la Siracusa di un tempo e quella di oggi rivivono attraverso i racconti del grande Archimede, Caravaggio, Santa Lucia, ma anche da Eschilo e Platone ad Enzo Maiorca, da Federico II a Paolo Orsi.
Siramuse, dunque, non è un classico museo, ricco di opere e reperti, la città aretusea ne ha già tanti. Bensì un museo unico nel suo genere creato proprio per accompagnare il visitatore, come una porta d’ingresso da cui partire “per scoprire Siracusa”.
E non a caso l’apertura di questo nuovo museo nell’anno in cui la città celebra il ventennale dell’iscrizione nella lista di patrimonio Unesco.
Ed è stato ambizioso il progetto, nato da un partenariato speciale tra pubblico e privato: da una parte il Comune di Siracusa e dall’altro Civita Sicilia, con cui l’ente pubblico ha stipulato un accordo decennale.
Civita ha ideato e curato interamente il progetto costruendo un dialogo integrato tra tecnologie e allestimenti d’avanguardia per “mettere in scena il patrimonio vivente” della Città.
Il progetto è stato reso possibile anche grazie al supporto finanziario dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. che ha
sostenuto Civita Sicilia con un finanziamento.
«Siracusa ha un patrimonio culturale straordinario ma è talmente vasto che cittadini residenti e viaggiatori apprezzeranno di essere accompagnati per goderne e conoscerlo pienamente – ha sottolineato Renata Sansone, amministratore delegato di Civita Sicilia –.
Per questo motivo abbiamo realizzato un museo della narrazione che, interpretando le linee guida di organismi internazionali come Unesco e Icom, vuole essere fortemente inclusivo e partecipato.
Partendo dai contenuti storici più lontani e più recenti abbiamo anche voluto stimolare una riflessione su grandi temi di attualità come la violenza sulle donne e la tutela dell’ambiente con l’ambizione di contribuire a un turismo sostenibile».
Sei aree espositive tematiche, dunque, dove otto personaggi e personalità raccontano la Città.
Gli spazi sono dedicati alla “Luce e all’apparizione” con l’immersione nell’opera di Caravaggio “Seppellimento di
Santa Lucia” e il racconto del culto per la Santa.
La scienza con l’esperienza di Archimede, il Teatro e la Tribuna politica dove interpretazione attoriale e tecnologie fanno incontrare Platone ed Eschilo.
Le campagne di scavo attraverso il racconto del grande archeologo Paolo Orsi. E ancora “Il Volo del Falco”, dedicato a Federico II e alla falconeria, nonché al Castello Maniace.
E infine il ricordo di Enzo Maiorca con “Il Profondo Blu” un omaggio al mare e al legame profondo che unisce Siracusa attraverso la memoria delle imprese straordinarie del grande campione di apnea.
E sono stati in tanti a collaborare alla realizzazione di queste sale espositive.
Dalla museologa e storica dell’arte Anna Villari, la consulenza nella fase progettuale di un Comitato scientifico composto da Monica Centanni, studiosa di teatro antico, Giovanni Di Pasquale, vice Direttore scientifico del Museo Galileo di Firenze, l’archeologo Lorenzo Guzzardi; Patrizia Maiorca, Presidente dell’Area marina protetta del Plemmirio e figlia di Enzo Maiorca.
Anche Giuseppe Piccione, a lungo Presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia; Lucia Trigilia, Direttore del Centro Internazionale di Studi sul Barocco; Cettina Pipitone Voza, saggista e scrittrice, autrice di studi su Archimede.
Il progetto di brand identity è stato curato dalla Graphic Designer Francesca Pavese che ha coinvolto in un workshop dedicato gli allievi del Corso di Graphic Design di Made Program, l’Accademia di Belle Arti Rosario Gagliardi di Siracusa.
Inoltre Siramuse vede la collaborazione dell’Associazione Sicilia Turismo per tutti e della sua Presidente Bernadette Lo Bianco, per garantire l’accessibilità sia fisica che cognitiva e sensoriale per tutti curato dalla Disability Manager Michela D’Agata.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
SCUOLA E UNIVERSITÀ
Studenti siciliani "asini", Crepet sulle prove Invalsi: "Ecco perché è colpa dei genitori"