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Torna a rivivere dopo anni di oblio: è di nuovo in libreria (con illustrazioni) "La Baronessa di Carini"

Grazie al progetto editoriale ideato dalla catanese Lunaria tornano in libreria alcune tra le penne più rappresentative della narrativa e della saggistica italiana

  • 21 luglio 2021

Una delle illustrazioni del La Baronessa di Carini di Natoli edito da Lunaria (foto Balarm)

Si chiama Collana Satellite: Piccola biblioteca dei classici ritrovati il progetto editoriale ideato da Lunaria, che mira a riscoprire classici raccogliendo, e illustrando, alcune tra le penne più rappresentative della narrativa e della saggistica italiana, con un occhio di riguardo alla Sicilia e ai suoi autori compresi tra il XIX e del XX secolo.

Il progetto nasce, due anni fa, da un itinerario di ricerca e di riscoperta dell'universo letterario italiano, per approfondire gli aspetti meno conosciuti dei grandi scrittori del XIX e del XX secolo, all'interno dell'Associazione Gammazita, che si occupa a Catania di

La Collana raccoglierà romanzi, saggi, storie, novelle, fiabe che consentiranno di conoscere più a fondo importanti autori, spesso introvabili o fuori catalogo ormai da troppo tempo che, come satelliti appunto, orbitano attorno ai titoli più celebri nell’universo letterario italiano.

Ad arricchire ogni testo le illustrazioni di artisti contemporanei, che cambiano di volta in volta, oltre ad una breve prefazione redatta da studiosi, letterati ed esperti di ogni autore.
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«Abbiamo pensato a quale potesse essere quel tocco di diversità - ci ha detto Daniele Cavallaro, editore di Lunaria - che avrebbe reso l'oggetto libro ancor più prestigioso; la risposta è nelle isllustrazioni che accompagneranno ogni titolo».

Satellite è una collana tascabile, accessibile a tutti e curata, infatti, in ogni dettaglio: dalla scelta della carta materica ai particolari grafici, dalla dovizia delle illustrazioni alla copertina ricercata, per dare giusto risalto ad opere che hanno segnato il panorama letterario nazionale.

Ad inaugurare la Collana, in libreria dal 15 luglio, c’è una delle opere più importanti del siciliano Luigi Natoli.
Stiamo parlando de "La Baronessa di Carini", per il quale Pier Paolo Pasolini così scrisse: «Una narrativa lirica: tutto pathos e canto».

«Abbiamo pensato di inaugurare il progetto con questa opera perché, al di là di gusti personali, è la storia delle storie siciliane, andata. Il suo autore è giustamente ricordato sempre per la grande opera I Beati Paoli che, con il suo successo, ha quasi offuscato il resto della sua produzione. In più La Baronessa di Carini era, da qualche anno, fuori catalogo e dunque di difficile reperimento».

Il romanzo è un tragico caso di cronaca tramandato per più di cinque secoli dalla cultura popolare, divenuto un classico della letteratura italiana che in questa edizione viene introdotto da una prefazione a cura di Salvatore Ferlita.

Nella Sicilia del XVI secolo, a tratti nobiliare, conosciuta e solare, a tratti rurale, lunare e impenetrabile, si muovono i personaggi di questa intricata vicenda di amore e morte: la giovane e delicatissima Caterina, il colto e sensibile Vincenzo Vernagallo, il violento e spietato barone La Grua, l’urticante e libidinoso frate Arcangelo, insieme ad un coro di personaggi secondari.

Sono tutti vittime e artefici di un efferato delitto. In un centinaio di pagine dal ritmo incalzante, si consumano il fuoco ardente della passione, una romantica storia d’amore clandestina, sordide vicende di invidie, interessi e gelosie che culminano in tragico femminicidio.

Un racconto popolare ricco di fascino che mancava da troppi anni in libreria, in cui emerge una terra viva, fatta di alberi, fiori, distese verdi, quasi esotica che ritroviamo, oltre che nella descrizione dell’autore, anche nelle illustrazioni di Tamara Bellezza.

«Per il futuro abbiamo già le idee chiare - ha concluso Cavallaro - pubblicheremo La storia del Castello di Trezza di Giovanni Verga, e poi tutta la produzione più "horror" di Luigi Capuana e, soprattutto, dedicheremo diversi volumi alla letteratura siciliana femminile».
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