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Una striscia di ciottoli neri bagnati dal mare: l'Isola (che non ti aspetti) in Sicilia

Tra le isole meno turistiche questo luogo vive un'atmosfera quasi incontaminata lontana dal turismo di massa, tra panorami spettacolari e tramonti suggestivi

Jana Cardinale
Giornalista
  • 24 giugno 2025

Filicudi

A Filicudi, tra le isole meno turistiche dell'arcipelago delle Eolie, graziosa e solitaria, ideale per gli amanti della tranquillità, del mare e della natura, il quartiere Canale (il cui nome deriva da una corrente d'aria fresca che riesce a ventilare la zona, specialmente durante le caldi notti estive) è pronto ad ospitare, nelle terrazze delle sue abitazioni, e in forma itinerante, una rassegna letteraria che è stata battezza ‘Transiti’ e che si svolgerà dall’8 al 12 luglio.

A volerla e idearla sono stati la palermitana Ivana Margarese, docente di Filosofia in un Liceo di Capaci, fondatrice e direttrice editoriale della rivista culturale ‘Morel, voci dall’isola’ nonché appassionata di letteratura femminile, e lo scrittore, e avvocato, Paolo Domenico Maria Chicco.

Un modo per dare un’identità a questo luogo immaginato come una striscia di ciottoli neri, bagnata da un mare limpido e profondo, con alle spalle le tipiche casette eoliane e la spiaggia occupata dalle barche colorate dei pescatori; luogo di approdi e partenze, e quindi significativo dell’essere in transito, con gli attraversamenti, le soglie di passaggio verso piccoli e grandi cambiamenti.

Filicudi, famosa per il suo mare limpido, dai colori che variano dal blu cobalto al verde smeraldo. Offre spiagge piccole e tranquille, perfette per chi cerca relax e tranquillità, alcune delle quali sono raggiungibili solo via mare, offrendo un'esperienza di scoperta e avventura.

L'isola offre diversi punti panoramici da cui ammirare tramonti spettacolari, come il belvedere Stimpagnato, che regala una vista impareggiabile sulle acque e sul tramonto, e la possibilità di vedere la luna piena sorgere dalla parte opposta durante le serate giuste.

Si tratta di un’isola che invita al relax e alla contemplazione, con un'atmosfera calma e silenziosa, dove il tempo sembra rallentare.

«L’isola è possibilità. Ancoraggio e desiderio, tenere insieme lo stare qua con il vagheggiare l’altrove. È andanza. È pervicacia di memoria, attenzione al vuoto, al pieno, allo scarto. Silenzio, echi, forme», dice Ivana Margarese, che ha voluto fortemente realizzare quest’evento in questa sua contrada nota per la sua particolare corrente d'aria fresca che si crea tra le case, lungo la mulattiera.

L’ha volute da turista innamorata del territorio, e curatrice di progetti editoriali di scritture femminili aderente alla Società delle Letterate, che patrocina il Festival assieme alla rivista "Morel, voci dell’isola".

«Filicudi – dice ancora - è un’isola che mi ha incantata sin da subito. È un luogo in cui il tempo sembra fare un’inversione di rotta e prendere spazio, una dimensione evocativamente letteraria, e la rivista che ho creato e di cui sono direttrice editoriale non a caso si ispira proprio a un romanzo ambientato in un’isola, ‘L’invenzione di Morel’ di Bioy Casares.

Qua ho incontrato qualche anno fa Paolo Chicco, avvocato e scrittore, che da tantissimi anni si muove tra Torino e Filicudi, ed è autore di alcuni romanzi dedicati all’isola, e così dal desiderio di condividere l’amore per i libri e per l’isola è nata l’idea di questa rassegna che, insieme al fotografo Fabio Sorano, abbiamo chiamato ‘Transiti’ per omaggiare l’essere da sempre luogo di approdi e partenze e per riferirci al viaggio e alla sua vocazione narrativa.

Transitare è anche fare un’esperienza a zigzagare, dislocarsi, sperimentare l’imprevisto e il rischio. Tutti elementi certamente letterari». Filicudi piace per la sua bellezza selvaggia e autentica, che la rende un'isola ideale per chi cerca relax, natura e un'atmosfera ‘slow’ ed è apprezzata per i suoi paesaggi incontaminati, le acque limpide, le possibilità di trekking e le formazioni rocciose, come i faraglioni e le grotte marine che aggiungono valore all'isola.

In quest’atmosfera quasi incontaminata lontana dal turismo di massa, tra panorami spettacolari e tramonti suggestive, si svolgerà questa prima rassegna che ha l’obiettivo di concorrere a rafforzare la qualificazione dell’isola, particolarissima, in termini di ‘altrove’ capace di comunicare suggestioni.

L'isola custodisce importanti siti archeologici, come il villaggio dell'età del Bronzo a Capo Graziano, che testimonia la sua lunga storia e le sue antiche relazioni commerciali. I fondali marini di Capo Graziano, inoltre, ospitano un'affascinante area archeologica sottomarina con relitti di navi antiche.

Oltre al relax e alla scoperta dei tesori naturali, Filicudi offre anche la possibilità di praticare attività sportive come trekking, immersioni subacquee e snorkeling, alla scoperta dei fondali ricchi di vita marina e reperti archeologici.

La sua cucina è semplice e genuina, basata su ingredienti freschi e di stagione, con un'ampia scelta di piatti a base di pesce e specialità locali. I sapori autentici dell'isola conquistano il palato di ogni visitatore.

A Filucudi, quest’anno è stato deciso di portare libri pubblicati nel 2024 che più o meno esplicitamente parlano di riti di passaggio, di attraversamenti, e scardinano alcuni luoghi comuni permettendo al pubblico di incontrare altri punti di vista.

Verrà inaugurata l’8 luglio con ‘Mal di Sicilia’ di Francesco Terracina che, oltre a sottolineare l’ambiguo sentimento di attrazione e bisogno di fuga che dà il titolo al libro, lascia voce a straordinarie figure di outsider come Goliarda Sapienza, Franco Scaldati, Mauro Rostagno e altri, per proseguire con ‘Afrodite viaggia leggera’ di Francesca Sensini, testo ricco di rimandi letterari e iconografici, che con leggerezza scardina anche alcuni stereotipi sulla dea.

In programma ancora ‘Paleoestetica’, di Michele Cometa, indagine sulla relazione tra il fare-immagine del Paleolitico e la moderna cultura visuale che propone un’articolata riflessione sulle nostre maniere di vedere e rappresentare il mondo, e infine, concluderà la manifestazione ‘Sea Paradise’, di Eleonora Lombardo, storia di un’amicizia e di un viaggio molto singolare, che contiene anche una riflessione sulla vecchiaia, sulla decadenza del corpo, sulla morte e sulla possibilità di accettarla.

La giornata sulle scritture femminili è dedicata a due maestre dell’ibridazione e della sovversione dei punti di vista: Hélène Cixous e Anna Maria Ortese. A dare voce ai testi saranno l’attrice Nunzia Lo Presti e Italia Carroccio (che ha lavorato con Emma Dante sia in teatro che al cinema), accompagnate dal musicista Luca Scalisi.

Presenti all’evento anche il regista Dario Martinez e il fotografo Fabio Sorano. Per arricchire il tutto sono in programma delle degustazioni di vini biologici di aziende del territorio. «Si tratta di una prima edizione – dice Ivana Margarese - ma contiamo di fare anche delle altre iniziative dedicate ad altri temi. Inizieremo i nostri incontri nel tardo pomeriggio, alle 18.30 circa».

Le conversazioni si svolgeranno tra pulere e bisuoli, ossia le tipiche colonne eoliane e i sedili in muratura identificativi dell’architettura isolana; quegli elementi che definiscono gli spazi esterni, come quelli dedicati al relax.

Relax che a Filicudi è di casa, perché l’isola ancora selvaggia gode di una natura che la fa da padrona e gli abitanti che vivono lì tutto l’anno, che sono appena 200, apprezzano particolarmente il loro breve lungomare dove hanno sede alcuni negozi e un bar che sembrano rimasti fuori dal tempo.

L'anno scorso a fine agosto – dice Paolo Chicco - transitata sull'isola la Scossura di San Bartolo, cioè la ‘rottura’ del tempo che generalmente investe le Eolie con temporali e burrasche, che l'aveva, appunto, liberata dal caldo estivo e con esso dagli ultimi vacanzieri, invitai per cena quattro amici sulla mia terrazza.

Complice la luna piena e il vino bianco che ne aumentava a dismisura l'alone, decidemmo di costituire l'associazione ‘Il Bisuolo’, per portare sull'isola ogni anno nuove parole, suoni e immagini. ‘Transiti 2025’ fa parte di questa nuova avventura».
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