Il restyling della Bandita: dai parcheggi agli alberi, i residenti dicono no al progetto
Il comitato civico Bandita-Costa Sud boccia parte del piano di riqualificazione del Comune su porticciolo e lungomare, perché "non risolve i problemi della borgata"
Il porticciolo della Bandita com'è oggi e come diventerà - Il rendering
Secondo i residenti,nel testo approvato dal Comune sarebbero assenti elementi ritenuti fondamentali «per risolvere i reali problemi della borgata». Le parti si sono incontrate nei mesi scorsi, ma non è stato trovato alcun punto d'incontro: il Consiglio comunale ha infatti respinto le osservazioni del comitato sul progetto di riqualificazione ecosostenibile del litorale.
Il primo ricorso al Tar sarebbe partito per contestare il progetto di riqualificazione approvato dal Consiglio comunale; per quanto riguarda il secondo, l’assessorato regionale all’Ambiente, secondo il comitato, avrebbe dato il via libera al progetto redatto dal Comune senza che quest’ultimo abbia prima approvato il Piano di utilizzo del demanio marittimo (Pudm).
«Il Comitato è concorde alla riqualificazione dell’area – spiega Antonio Tomaselli, presidente del comitato – ma il progetto deve nascere dalle esigenze reali della borgata». Secondo i residenti, il progetto attuale non affronterebbe i reali problemi della zona né valorizzerebbe il rapporto tra borgata e mare ma soprattutto, ignorerebbe il fatto che l’area ricade in un'area di demanio marittimo.
«Il progetto di riqualificazione del Comune riguarda principalmente interventi previsti su area demaniale – spiega Tomaselli – e secondo le norme tecniche, qualunque opera pubblica realizzata in una zona di questo tipo deve essere supportata da uno strumento attuativo specifico che in questo caso è il Pudm – aggiunge – È il momento di tornare ad agire e cercare nuovamente di riaprire il dialogo con le istituzioni».
Uno dei punti su cui i cittadini vogliono fare chiarezza riguarda le abitazioni storiche e le case presenti sul lungomare: «Nessuno provvedimento di demolizione è stato emesso – chiarisce il presidente – né esistono i presupposti per farlo. Creare una zona alberata, così come prevede il progetto del Comune, davanti a queste abitazioni creerebbe una barriera tra il litorale e gli abitanti. Piuttosto avevamo previsto una distanza di alcuni metri, tra le case e gli alberi, che avrebbe risolto tutte le eventuali difficoltà».
Ciò che i residenti intendono ribadire in Consiglio comunale è la necessità di intervenire sulla qualità della vita e sulla funzionalità della viabilità interna alla borgata. Secondo il comitato, i due progetti risultano tra loro contrastanti su più punti: «la scarsità di parcheggi e il restringimento della carreggiata di via Messina Marine finirebbero per aggravare ulteriormente il traffico già pesantemente compromesso – aggiunge - gli eventuali casi di abusivismo non sanabile sarebbero stati oggetto di approfondimento con gli uffici preposti e non certamente oggetto di discussione all’interno del progetto di riqualificazione», conclude Tomaselli.
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