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Come in "The Big Bang Theory" ma in Sicilia: Silvia, l'astrofisica che vola alle Hawaii

Ha 29 anni e ci tiene a dire che è ben lontana dall’essere una "nerdona", cosa che si potrebbe invece facilmente immaginare dato il tenore dei suoi studi. La sua storia

Sara Abello
Giornalista
  • 3 dicembre 2025

Silvia Onorato

Poeti, pittori di carretti, musicisti e ora pure un’astrofisica. Bagheria non si fa mancare proprio nulla! Con la storia di Silvia Onorato, condivisa con noi mentre volava per le Hawaii, possiamo sognare ad occhi aperti un po’ tutti…pensando a quanto in alto sia arrivato questo giovanissimo orgoglio siciliano. Silvia ha appena ventinove anni ma ha già alle spalle una carriera, in ulteriore ascesa, da far invidia a molti. Il liceo scientifico a Bagheria, la laurea magistrale in Astrofisica e Cosmologia a Bologna, il dottorato di ricerca a Leiden, nei Paesi Bassi, dove ha vissuto per quattro anni, e ora persino le Hawaii dove resterà per i prossimi due.

Ci tiene a dire che è ben lontana dall’essere una “nerdona”, cosa che si potrebbe invece facilmente immaginare dato il tenore dei suoi studi sui “buchi neri supermassicci un miliardo di anni dopo il Big Bang”, oggetto proprio del suo recente dottorato.

Silvia è invece una ragazza con interessi comuni ai coetanei, come la lettura, la musica, e le serie Netflix, appassionata di pallavolo, tanto che in ogni città in cui abbia vissuto è riuscita a praticare questo sport iniziato quando era ancora una ragazzina, e che ha un po’ di punti di riferimento affettivo sparsi per il mondo: a Bagheria i genitori ed il fratello minore di Simone, che definisce il suo migliore amico, un fidanzato e tanti amici tra la Sicilia, la Romagna, il Veneto e il nord Europa, senza trascurare i bei legami nati nel corso dei suoi viaggi di studio/lavoro per le conferenze che l’hanno portata a visitare diverse nazioni.

Eppure, con i suoi ritmi tipicamente italiani, non ha difficoltà a confessare che è meno mattiniera degli ex colleghi dei Paesi Bassi, ma anche abituata a tirar più tardi di loro in ufficio la sera, si è fatta strada, riconoscendo sempre una bella fetta del proprio tempo a quella passione che è anche il suo lavoro, ma col bisogno di concedersi degli spazi dove non parlare solamente di buchi neri e scienza…forse è proprio questo il segreto di Silvia.

Di passione del resto si tratta, iniziata proprio quando era una bambina davanti ai documentari di astrofisica che seguiva con occhi stupefatti e curiosi su tutto ciò che c’è là fuori intorno a noi, e lassù. Poi la matematica e la fisica sono divenute le sue discipline preferite al liceo, tanto che proprio alla facoltà di fisica stava per immatricolarsi dopo il diploma.

Qualche dubbio però albergava in lei, su Palermo innanzitutto, come sede dei suoi studi, e sulla fisica, che forse non era il cammino principale da intraprendere. I suoi interessi volgevano già verso l’astrofisica, e un incontro illuminante in una sera d’estate con un amico più grande che studiava proprio a Bologna ha fatto il resto. È stata fortunata Silvia, perché nonostante il “trauma” dell’imminente distacco, ha trovato l’appoggio dei familiari che l’hanno subito aiutata a definire il suo trasferimento. Il primo di una lunga serie.

Ma all’epoca chi l’avrebbe detto?! Un percorso in crescendo quindi, fatto di tanto studio, impegno, sacrificio ma anche un bel po’ di soddisfazioni. Lo studio dell’astrofisica, infatti, l’ha portata dopo la laurea ad ottenere un dottorato nei Paesi Bassi, da dove è appena partita lasciando alle spalle molti legami nati in questi quattro anni, per andare alla volta di Halo, il più importante centro abitato dell’isola di Hawaii. Proprio quelle Hawaii, meta vacanziera per lo più solo nei sogni di tanti...per Silvia saranno invece casa per un po'.

Un viaggio importante intrapreso alla fine di novembre, insieme al fidanzato Elia, anche lui astrofisico, che li ha visti separarsi a Boston, dove lui resterà per un dottorato niente meno che ad Harvard. Silvia è chiaramente “gasata”, per restare in tema di astrofisica, ma è innegabilmente un viaggio con tante incognite, a cominciare da quello che sarà il suo lavoro ad Halo.

Stesso topic del dottorato, quindi quasar ad alto redshift ma, come in ogni ricerca che si rispetti, i risvolti sono sempre imprevedibili, oltre che complessi da spiegare a noi comuni mortali, per cui la massima conoscenza astronomica è “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti. Intanto di certo c’è che tra poche settimane tornerà in Italia, dove trascorrerà il Natale in Veneto con il fidanzato e il Capodanno in Sicilia con la famiglia. Poi nei prossimi mesi forse qualche conferenza in giro per il mondo, come quella in Giappone a cui le piacerebbe partecipare in primavera. Occasioni, tra l’altro, che le permetterebbero di incontrarsi con il suo Elia. Un futuro incerto come quello di chi sceglie di dedicarsi agli studi accademici, le piace ciò che fa ma è consapevole che arriverà il giorno in cui vorrà sistemarsi, fermarsi e mettere radici, difficilmente in Italia ma sicuramente in Europa.

Innegabilmente è fiera dei propri traguardi Silvia, e fa più che bene aggiungerei, ma non vuole continuare a viaggiare per tutta la vita, per quanto sia stimolante. Fermarsi vuol dire però aver certezze, magari nell’insegnamento, per il quale è ancora troppo giovane. Per il momento, quindi, prosegue con la gavetta, ma non manca di pensare al domani, alla famiglia con il suo fidanzato al quale è legata da tre anni e con il quale la relazione a distanza sarà certo un bel banco di prova. Noi intanto non possiamo che augurare buona sorte a questa nostra conterranea che gira il mondo con gli occhi all’insù ma i piedi ben saldi per terra.
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