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Gli "anni del diamante" di Ustica: quando sull'isola si viveva per giocare a baseball

La prima partita è datata 1972: siamo a febbraio e si tratta di un match di esibizione inserito nella cerimonia inaugurale dei Giochi della Gioventù

Balarm
La redazione
  • 1 novembre 2021

(foto dal documentario Ustica - Gli anni del diamante)

Il baseball è il gioco della vita”, racconta Vito Ailara che, ad inizio degli anni ’70, si ritrovò ad essere protagonista della storia che lega questo sport con l’isola di Ustica.

Tutto ebbe inizio dalla presenza sull’isola, considerata una delle perle del Mediterraneo, di Bruno Beneck, talentuoso giocatore di baseball appunto. Soggiornando, tra un tuffo e l’altro, osservando i ragazzi giocare, pensò di condividere con loro la sua passione coinvolgendo lo stesso Ailara, gestore all’epoca di un albergo sul posto.

Ciò che lo colpì fu proprio il fatto che questi ragazzi, senza saperlo, riproponessero, dinamiche proprie del baseball.

È il 5 giugno 1971 e, senza grande consapevolezza, questa data segna la nascita dell’Ustica Baseball Club, ma Vito ancora non lo sa.

Poco dopo Ailara, d’accordo con Beneck, ricevette un rifornimento di mazze, guantoni e palline. Successivamente arrivò a Ustica anche il tecnico federale Gianni Sbarra è così si cominciò a giocare.
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La prima partita è datata 1972: siamo a febbraio e si tratta di un match di esibizione inserito nella cerimonia inaugurale dei Giochi della Gioventù, da giocare ad Agrigento. In questa occasione i ragazzi di Ustica vinsero contro Palermo, Catania e Messina, divenendo campioni regionali. Seguirono anche le finali nazionali dove ottennero la medaglia di bronzo.

La partecipazione e la passione intorno a questo sport crebbe in men che non si dica e emerse l’esigenza della partecipazione femminile. Negli anni Ottanta la squadra locale partì per gli USA per ben due volte; nel frattempo si organizzò annualmente il Trofeo delle Isole, appuntamento internazionale.

La squadra femminile, che si chiamò Ustica Softball Club, nacque nel 1985. Furono anni d’oro per questo sport in Sicilia e, negli anni ‘90, ampliatasi la fama a livello internazionale, giunsero anche degli allenatori da Cuba.

Tra i nomi più celebri degli atleti, quello di Clelia Ailara, figlia dell’albergatore che, nel 1971, aiutò Bruno Beneck. Nel periodo migliore a Ustica c’erano ben 230 tesserati, su una popolazione di circa mille abitanti.

Seguirono decenni di successi e campionati fino al 2000 quando la società Ustica Baseball Club decise di non iscriversi al campionato di A2 a causa dell’impegno economico, difficile da sostenere. Il destino del softball non fu molto diverso: è sopravvissuto un po’ di più, ma non oltre il 2004.

Da allora, nella memoria di tutti, questi anni sono rimasti come un sogno internazionale oggi reso immagine da custodire anche grazie ad un breve documentario, intitolato “Gli anni del diamante” , opera di Stefano e Mathia Coco, che ripercorre, anche attraverso squarci dell’epoca, questa bella parentesi sportiva che ancora tutti ricordano.
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