Il cemento illegale devasta le coste italiane, la classifica degli abusi: quanti reati in Sicilia
L'anteprima del report di Legambiente "Mare Nostrum": la media è di 28 illeciti al giorno, Palermo nella top ten delle province. La battaglia del sindaco di Carini

Ruspe in azione sul lungomare di Carini
Il dato complessivo dice che nel 2024 nelle regioni costiere italiane si sono verificati 10.332 reati (+0,7% rispetto al 2023). La media è di circa 28 reati al giorno (1,2 ogni ora), frutto dei 534.008 controlli (+6% rispetto al 2023) effettuati dalle forze dell'ordine e dalle Capitanerie di porto.
Diminuiscono le denunce (10.982, -5,7%), gli arresti (8 persone, -42,9%) e i sequestri (1.041, -35,5%), ma aumentano gli illeciti amministrativi (27.960, +85,6% rispetto al 2023).
In crescita anche l'efficacia delle sanzioni amministrative: 28.030, il cui valore economico supera i 53 milioni di euro, +46,2% rispetto al 2023. Nel complesso, tra reati e illeciti amministrativi, sono oltre 38.000 le infrazioni accertate nel 2024 (erano 25.319 nel 2023).
Tra le regioni italiane al primo posto si conferma la Campania con 1.840 reati accertati, il 17,8% del totale nazionale e con un aumento rispetto ai 1.531 reati rilevati nel 2023.
La Campania detiene anche il primato per persone denunciate (2.073) e arrestate (4) e per numero di sequestri (343). Anche se ha registrato un calo rispetto all'anno precedente, al secondo posto della classifica c'è la Puglia con 1.219 reati accertati, l'11,8% del totale nazionale.
Sul podio c'è anche la Sicilia. Non bastano le discussioni all'Ars, nè le battaglie di alcuni amministratori, come il sindaco di Carini Giovì Monteleone: l'isola fa registrare 1.180 reati che corrispondopno all'11,4% del totale nazionale.
Le iniziative di Monteleone, però, sono una cattedrale nel deserto. Lo dimostra - come lo stesso sindaco ha raccontato - il fatto che l'80% dei fondi pubblici destinati alle demolizioni (un milione di euro) sono stati impiegati da un solo Comune, quello di Carini.
Nella classifica degli abusi delle regioni c'è la Toscana al quarto posto con 946 reati (il 9,2% dei reati nazionali) che scavalca la Calabria che, invece, fa registrare 869 reati (8,4%).
Secondo Legambiente, il dato che deve allarmare riguarda la posizione nella graduatoria delle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. In Sicilia, Campania, Calabria e Puglia, infatti, si concentra quasi la metà dei reati, per un totale di 5.108 illeciti gravi (49,4%), con 5.377 denunce e 6 arresti.
La classifica delle regioni vede poi al sesto posto il Veneto (746 reati, il 7,2% del totale) e al settimo il Lazio (649 reati, il 6,3% del totale) ma che detiene il primato negativo sugli illeciti amministrativi (7.089, rispetto ai 1.110 del 2023).
Per quanto riguarda le province, il primo posto spetta a Napoli con 1.890 reati (+39,1% rispetto al 2023). Un'altra città campana sul podio, ovvero Salerno, che dal quinto posto sale al secondo, con 1.055 reati (+86,7% rispetto all'anno prima).
A seguire ci sono Bari, con 724 illeciti gravi, Roma con 690 reati (in calo rispetto al secondo posto relativo al 2023), Genova (che entra fra le prime dieci con 593 reati), Palermo (al sesto posto con 544 reati), Sassari (522), Foggia (514).
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